"È stata una decisione non semplice, ma dopo Torino l'obiettivo è partire col piede giusto in Australia, Non sembra, ma una settimana di preparazione in quel periodo può fare la differenza. La Coppa Davis l'abbiamo vinta nel 2023 e nel 2024 e questa volta abbiamo deciso così con il mio team". Lo ha detto Jannik Sinner a Sky Sport, in merito alla scelta di rinunciare alle finali di Davis con l'Italia a novembre a Bologna.
Anche Paolo Bertolucci ha difeso la scelta di Sinner. "Penso che Sinner, essendo un libero professionista, debba programmare la sua attività e il suo percorso nel circuito come meglio crede - ha spiegato -. Ci ha fatto vincere due volte la Davis - spiega, al telefono con l'ANSA -. Il tennis non è come il calcio, non deve rendere conto a federazione o squadre. Sì è formato da solo ed è giusto che sia lui a decidere dove e quando giocare". La leggenda azzurra ha poi concluso: "La Coppa Davis non è la manifestazione più importante, lo sono gli Slam e le Finals. La sua non è mancanza di senso di appartenenza visto che ce l'ha fatta vincere due volte".
Stesso discorso per Angelo Binaghi: "Comprendiamo e rispettiamo la decisione di Jannik, per noi comunque molto dolorosa, che arriva al termine di una stagione lunga e intensa, nella quale ha ancora una volta dimostrato di essere un punto di riferimento straordinario per tutto il movimento tennistico italiano. La Davis rappresenta per lui, e per tutti noi, un simbolo di orgoglio e di appartenenza, e siamo certi che tornerà presto a indossare la maglia azzurra con la stessa passione e determinazione di sempre", ha aggiunto Binaghi.