"È un grande schiaffo al mondo sportivo italiano". Così Nicola Pietrangeli, ex tennista e vincitore della Coppa Davis del '76 commenta al telefono con l'ANSA il no di Sinner alla maglia azzurra per le Finals di Bologna. "Non capisco quando parla di scelta difficile - ha aggiunto -, deve giocare a tennis mica fare una guerra. Quando mi toccano la Coppa Davis smanio perché lo scopo di uno sportivo è mettere la maglia azzurra. Ma purtroppo parlo di un'altra epoca", ha aggiunto. "Spero che durante la Davis poi non vada a giocare da qualche altra parte...", ha proseguito Pietrangeli. "Oggi il mondo è troppo pieno di soldi - ha concluso -. Il cuore lo lasciano da parte…".
In effetti lo stesso Sinenr aveva proprio parlato di una scelta difficile. "È stata una decisione non semplice - aveva detto a Sky Sport -, ma dopo Torino l'obiettivo è partire col piede giusto in Australia, Non sembra, ma una settimana di preparazione in quel periodo può fare la differenza. La Coppa Davis l'abbiamo vinta nel 2023 e nel 2024 e questa volta abbiamo deciso così con il mio team".
Al contrario, Paolo Bertolucci ha difeso la posizione del numero due al mondo. "Penso che Sinner, essendo un libero professionista, debba programmare la sua attività e il suo percorso nel circuito come meglio crede - ha spiegato -. Ci ha fatto vincere due volte la Davis. Il tennis non è come il calcio, non deve rendere conto a federazione o squadre. Sì è formato da solo ed è giusto che sia lui a decidere dove e quando giocare". Bertolucci ha poi concluso: "La Coppa Davis non è la manifestazione più importante, lo sono gli Slam e le Finals. La sua non è mancanza di senso di appartenenza visto che ce l'ha fatta vincere due volte".