Domenica scorsa, nella palestra di Rho dove sei anni fa il destino si è fermato, la vita è tornata a correre con un pallone da basket tra le mani di un bambino. Liam Allegri, cinque anni e mezzo, ha segnato i suoi primi canestri con la canotta numero 6 del papà Alessio, che chiuse gli occhi sullo stesso parquet il 15 dicembre 2019 durante una partita con la maglia del Garbagnate. Quel giorno, a 37 anni, il cuore di uno dei migliori giocatori delle minor lombarde si fermò, prima di spegnersi definitivamente il giorno dopo all’Ospedale Sacco.
«Aveva una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, una malattia ereditaria che non aveva mai dato sintomi. E' stato tutto improvviso», racconta la moglie Claudia Gabellone, oggi presidente dell’associazione “Alessio Koeman Allegri”. Alessio, soprannominato “Koeman” per la potenza dei suoi tiri e il temperamento in campo (come l’ex difensore del Barcellona), era un talento puro: più di 35 punti a partita, l’idolo dei campionati di Serie C. Quella sera di dicembre stava giocando «come sempre, con il sorriso», quando è crollato a terra senza rialzarsi più.
A casa lo aspettava Claudia, incinta di nove mesi. «Mi è crollato il mondo addosso, nel momento più felice della mia vita — ricorda — Dodici giorni dopo è nato Liam. E' lui che mi ha dato la forza di andare avanti». Sei anni dopo, nello stesso palazzetto, la storia ha trovato un piccolo riscatto. Domenica, durante una partitella amichevole del minibasket, Liam ha voluto indossare la maglia numero 6, quella del papà: «Ha segnato il suo primo canestro proprio dallo stesso punto in cui Alessio era caduto. E' stato come se ci fosse anche lui con noi».
Quattro punti totali, un sorriso grande quanto il campo e un gesto spontaneo che ha commosso tutti. «Mi ha detto che dedicava i canestri al suo papà. Non sapeva tutto, ma aveva capito che era una giornata speciale». Claudia ricorda il marito con affetto e lucidità: «Era bravo in tutto, dallo sport al lavoro, ma soprattutto era un uomo pieno di vita. Ci siamo conosciuti a una partita di basket, io accompagnavo un’amica e lui era in campo. E' stato amore subito».
Oggi quel legame continua a vivere nel figlio, che condivide con Alessio la passione per lo sport. «Liam ama tutti gli sport come suo papà. Se giocasse a calcio sarebbe felice ugualmente. In ogni suo sorriso, in ogni gesto, rivedo Alessio». Dal dolore più grande è nata anche una missione. Nel 2021 Claudia, insieme agli amici e alla famiglia di Alessio, ha fondato l’associazione “Alessio Koeman Allegri”, che unisce sport e prevenzione cardiaca. «Volevamo che la nostra tragedia potesse servire a qualcosa», spiega.
L’associazione ha già donato un ecocardiografo di ultima generazione al Palazzo della Salute di Milano, del valore di 70mila euro, e ha lanciato il progetto “Scuole cardioprotette”, dotando gli istituti del territorio di defibrillatori e formando insegnanti e studenti. «Vogliamo sensibilizzare sull’importanza dei controlli cardiologici, soprattutto negli sportivi. E' fondamentale che le visite medico-sportive vengano fatte da specialisti capaci di leggere correttamente gli esami». Oltre alla prevenzione, l’associazione promuove attività sportive e inclusive: ha riqualificato il campetto dell’oratorio di Garbagnate — con un grande disegno di delfini, l’animale preferito di Alessio — e sostiene progetti di avviamento al basket per ragazzi disabili.
«Lo sport era la sua vita. Aiutare i bambini a praticarlo in sicurezza è il modo migliore per onorarlo». Quando parla della partita di Liam, Claudia sorride ma la voce si incrina: «Rivederlo lì, con quella maglia, nello stesso posto, è stato come chiudere un cerchio — aggiunge — Ho sentito che Alessio era con noi. Liam non lo ha mai conosciuto, ma sente che suo papà è una presenza costante. Gli parlo spesso di lui, guardiamo le sue foto e i suoi video, così può crescere sapendo chi era». Il messaggio finale trasforma il dolore in speranza: «La prevenzione può salvare vite. Non bisogna sottovalutare mai i piccoli segnali, fare controlli seri e regolari. Alessio non c’è più, ma attraverso Liam e i progetti dell’associazione continua a segnare punti importanti per gli altri».