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Immigrazione, il ministro Lamorgese tiene ferme in mare 410 persone da 5 giorni? Tutti tacciono: se Salvini non c'entra allora va bene

Alessandro Gonzato
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È il quinto giorno che la nave di Medici Senza Frontiere "Geo Barents" staziona con 410 migranti a bordo al largo delle coste siciliane e maltesi, e se il ministro dell'Interno fosse ancora Matteo Salvini fioccherebbero di nuovo denunce per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio, com' è avvenuto (a vario titolo) nei casi Gregoretti (luglio '19) - archiviato perché «il fatto non sussiste» - e Open Arms (agosto '19), prima udienza il 15 settembre. Il ministro dell'Interno invece da due anni è Luciana Lamorgese, la quale può negare l'approdo dei richiedenti asilo senza che la sinistra né le procure dicano o facciano alcunché, e non v' è anima tra i "compagni" che si agiti per i 91 minorenni non accompagnati né per la donna incinta.

 

 

 

 

 

 

La nave della Ong battente bandiera norvegese continua a chiedere un porto sicuro per lo sbarco, la Lamorgese giustamente non vuole che a farsene carico sia esclusivamente l'Italia - anche perché gli sbarchi sono già fuori controllo e il centro d'accoglienza di Lampedusa è al collasso - dunque prende tempo, e può farlo col silenzio assenso dei media che prima randellavano il capo della Lega e oggi subordinano la Geo Barents al «porca puttena» di Lino Banfi (siti e prime pagine parlano chiaro) già tormentone della nazionale impegnata negli Europei. I 410 stranieri sono stati recuperati in sette interventi diversi. «I nostri operatori a bordo- ha scrit to su Twitter ieri pomeriggio Medici Senza Frontiere, - hanno assistito finora 40 persone con problemi medici, tra cui bruciature da carburante, disidratazione, ipotermia e infezioni della pelle.

Adesso hanno urgente bisogno di cure specializzate sulla terraferma». Sulla terraferma non ci sono sindaci che gridano allo scandalo né grandi manifestazioni di protesta, e d'altronde senza la stampa progressista a suonare la grancassa non avrebbero alcuna visibilità: quindi niente. C'è un particolare silenzio anche attorno al nome della responsabile della spedizione della Geo Barents, Anabel Montes Mier, a lungo paladina della Open Arms, esperta di sbarchi sulle nostre coste, che sbeffeggiava Salvini finito alla sbarra a Palermo per aver cercato di fermare proprio la sua nave. La giovane, la quale balzata agli onori delle cronache si era definita «la bagnina spagnola dai capelli blu», era stata idolatrata da Repubblica (novembre '20) prendiamo un giornale a caso che ne aveva raccontato vita, opere e miracoli. «Nella sua casa, nelle Asturie, la guerriera si gode la vittoria». La vittoria era l'aver mandato Salvini a processo. «Nell'estate 2017 la foto di Ana bel pubblicata da Repubblica con un bimbo piccolissimo in braccio appena salvato da un gommone...». Niente: ora che Salvini non siede più al Viminale Santa Anabel non merita altre agiografie.

 

 

 

 

 

Nel frattempo, da sabato sono sbarcate illegalmente in Italia più di 2.600 persone e la struttura di Lampedusa, dicevamo, ammucchia 1.200 stranieri a fronte di una capienza massima di 250. «Noi siamo qui a parlare di Covid e vaccinazioni ha detto Salvini durante il forum dell'Ansa, - e non possiamo permetterci un'estate di centinaia di sbarchi. Servono anche buoni rapporti con l'Egitto. Chiederò un incontro a Mario Draghi». Dall'inizio dell'anno, stando ai dati del Viminale, sono sbarcati senza permesso 18.170 stranieri, quasi 9 volte quelli del 2019 quando a gestire i flussi era la Lega. «Non ha alcun senso sospendere i voli- ha tuonato Giorgia Meloni commentando lo stop agli arrivi dall'India e dal Bangladesh, - se poi si permette a migliaia di persone di sbarcare illegalmente durante una pandemia. Se la situazione di questa variante dovesse sfuggire di mano, di chi sarà la colpa? Degli italiani "irresponsabili" o di chi ha permesso tutto ciò?». In questo senso, già dieci stranieri sbarcati in Sicilia sono stati trovati positivi alla variante Delta, ossia indiana. Tutto questo mentre Alarm Phone, il centralino delle Ong, riferisce di essere in contatto con altre 80 persone «in fuga dalla Libia». In serata la Lamorgese ha annunciato di aver firmato «il protocollo per portare dalla Libia 500 persone» attraverso un corridoio umanitario. 

 

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