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Achille Lauro reinventa "Scat Men" con Ghali e Gemitaiz

di TMNews venerdì 24 luglio 2020
2' di lettura

Milano, 24 lug. (askanews) - Achille Lauro reinventa il successo anni Novanta "Scat men". Complici Ghali e Gemitaiz. Sette canzoni di successo internazionali, reinterpretate insieme con artisti storici della dance italiana e attuali. È "1990" di Achille Lauro, ultimo progetto lanciato dopo l'uscita di "16 marzo" e "Bam bam twist", primo come Chief Creative di Elektra Records/Warner Music Italy. Un omaggio agli anni che lo hanno ispirato dal punto di vista musicale e in particolare all'anno della sua nascita.

Fra le collaborazioni nel disco ci sono Alexia, Eiffel 65, Benny Benassi, per la storia della dance italiana e poi Ghali, Capo Plaza, Gemitaiz, Massimo Pericolo e Annalisa. Le canzoni "rigenerate", le definisce Lauro, sono Be My Lover dei La Bouche, Scatman s World di Scatman John, Sweet Dreams (Are Made of This) degli Eurythmics (riportata al successo proprio negli anni Novanta da Marylin Manson), Me and You di Alexia, The Summer Is Magic di Playahitty, Blue (Da ba dee) degli Eiffel 65 e Illusion di Benny Benassi.

Per lanciare l'album, Lauro si è tolto dalla scena, lasciando il posto ad un suo alter-ego giocattolo: una bambola dal look androgino creata appositamente per l'occasione da Magia 2000, il duo di designer italiani Mario Paglino e Gianni Grossi.

Già disponibile il videoclip del primo estratto da 1990, Scat Men feat. Ghali e Gemitaiz con la produzione di DIVA, DRD, Gow Tribe & Marnik. Riprendendo l estetica di tutto il progetto grafico dell'album, anche nel video - per la regia di Anthony Rosati - il protagonista è l'alter-ego bambola di Lauro.

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Politecnico di Milano ha 2 nuovi edifici con 4.600 mq di laboratori

Milano, 17 dic. (askanews) - Una porzione di città ha trovato una nuova armonia: il Politecnico di Milano ha inaugurato alla presenza della rettrice Donatella Sciuto due nuovi edifici con 4.600 metri quadrati dedicati ai laboratori; un momento storico per l'ateneo, frutto di un lungo passato. Le strutture in via Bassini ospiteranno il dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica (DCMIC) che porta il nome del premio Nobel "Giulio Natta", nonché il dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria (DEIB).

Per il primo un edificio a facciata nera a sei piani, la planimetria "a pettine" consente una netta separazione spaziale tra gli ambienti dedicati agli 88 laboratori e le aree per gli uffici, garantendo ulteriore sicurezza e condizioni igienico-sanitarie ideali. Vi si svolgeranno prevalentemente attività di sintesi, trattamento di materiali e analisi per mezzo di tecniche cromatografiche, di estrazione e separazione. Oltre a un grande laboratorio didattico a piano terra per gli studenti in grado di contenere fino a 40 cappe chimiche.

"Una nuova infrastruttura tecnologica all'avanguardia che consente al Politecnico e al dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica di affrontare nuove sfide del contemporaneo. Per noi significa anche un momento di prossimità, ricongiungiamo quattro sedi del nostro dipartimento, alcune storiche, e offriamo a giovani volenterosi e curiosi di futuro prospettive che nascono da questa nuova struttura e da queste nuove strumentazioni. Siamo qui per loro e siamo qui anche per il nostro territorio, perché è qui che nuovi imprenditori coraggiosi e visionari troveranno soluzioni ai loro problemi", afferma Marinella Levi, direttore del dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano.

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"Abbiamo pensato molto ai giovani, che oggi per noi sono una categoria importante: abbiamo avuto tanti ingressi di giovani ricercatori che hanno esigenze particolari, quindi abbiamo cercato di creare degli spazi che fossero particolarmente adatti ai loro modi di lavoro e a facilitare i momenti di aggregazione", dichiara Sergio Savaresi, dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. "Abbiamo capito che è un'esigenza importante per loro, abbiamo cercato non solo di andare verso spazi funzionali ma anche spazi che sono adatti a queste nuove generazioni che vogliamo valorizzare al massimo", chiosa.

Grande rilevanza nella progettazione è stata data anche al tema della sostenibilità: sui tetti sono stati collocati pannelli fotovoltaici che alimentano un impianto da 270 kW di picco; il condizionamento è garantito dal trigeneratore del Polo Città Studi. E l'acqua piovana sarà recuperata e riutilizzata per l'irrigazione delle aree verdi.

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Luiss BS, presentata ricerca dell'Osservatorio Auto e Mobilità

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Luigi Nasta, Ricercatore Luiss Business School, ha dichiarato: "Le evidenze principali hanno messo in luce una differenza tra le percezioni e le consapevolezze; nello specifico i possessori di auto non elettrica ragionano soprattutto sulla base di quelle che sono le percezioni, quindi i loro dubbi e le loro aspettative nascono più da una narrazione che da un'esperienza reale. Abbiamo analizzato centinaia di risposte aperte e l'AI ci ha permesso di capire quali erano i pattern tematici e ci ha permesso di classificare queste risposte in quelle che sono poi delle categorie che sono emerse dalla nostra ricerca".

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Ad esempio l'IA può analizzare milioni di composti, le interazioni farmacologiche, estrarre i costituenti rilevanti per massimizzare i benefici e ridurre al minimo gli effetti avversi.

"I progressi nelle neuroscienze - spiega - possono aiutarci a studiare la meditazione e i cambiamenti nelle onde cerebrali, e, come sapete, la risonanza magnetica funzionale ci permette di osservare i percorsi del dolore e i cambiamenti. L'intelligenza artificiale ci permette di esaminare sistemi di conoscenza codificati e non codificati".

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