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FSC Italia: cresce la certificazione forestale, +35% in un anno

di TMNews giovedì 27 febbraio 2025
1' di lettura

Roma, 27 feb. (Askanews) - "L'anno che si è chiuso ha visto un incremento della superficie forestale certificata FSC, che balza a 35% in più rispetto all'anno precedente, un dato molto interessante, trainato soprattutto dalla regione Toscana. Ciò ha rappresentato un fattore di scelta non solo per il decisore privato, ma anche per quello pubblico, perché la certificazione rappresenta uno strumento formidabile per rendicontare l'operato e la gestione responsabile del patrimonio forestale". È quanto dichiarato da Giuseppe Bonanno, Direttore di FSC (Forest Stewardship Council) Italia.

"Un patrimonio che non è solo un oggetto da guardare e contemplare, ma anche un oggetto da cui possiamo ricavare risorse che sono sempre più indispensabili al mondo d'oggi. Considerate che l'Italia è su questo campo prima in Europa, come certificati anche di catena di custodia, ciò significa che tutti quei prodotti che dalla foresta, attraverso le varie trasformazioni, arrivano sugli scaffali dove facciamo acquisti è garanzia del fatto che il prodotto che prendiamo in mano derivi da una foresta gestita responsabilmente", ha aggiunto.

"Il concetto di responsabilità è molto importante per FSC, perché è la contemperazione di tre componenti fondamentali: la componente economica, ambientale e sociale. Per poter avere un prodotto che effettivamente abbia un valore etico, economico e sociale dobbiamo contemperare questi tre elementi", ha concluso Bonanno.

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Gemelli digitali e diagnostica con Ai: a Boston il meglio del Biotech

Boston, 18 giu. (askanews) - Gemelli digitali, diagnostica metabolica con l'AI, il futuro dell'immunoterapia, sono alcuni dei campi delle aziende italiane che si occupano di "scienze della vita", presenti al Bio International Convention di Boston, dove si incontrano 20mila professionisti del settore biotech da oltre 60 Paesi. Erica Di Giovancarlo, direttrice Ufficio ICE di New York e coordinatrice Rete Uffici in USA di Agenzia ICE, che ha organizzato il Padiglione italiano insieme con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, (con il supporto di Farmindustria, Federchimica Assobiotec e Invitalia).

"Raggruppiamo aziende, centri di ricerca, regioni, università qui per incontrare potenziali investitori o anche semplicemente clienti in questo settore che è uno dei settori di punta per l'Italia", ha spiegato.

Arnaldo Minuti Console Generale d'Italia a Boston. "Boston rappresenta uno dei centri internazionali dell'innovazione. Pensate qui nella nell'area di Boston sono presenti oltre 1.000 società e compagnie di Biotech e il sistema complessivo coinvolge oltre 140.000 addetti tra scienziati, ricercatori, innovatori una momento di promozione del sistema innovativo italiano".

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Papa: la Chiesa ha il cuore straziato dalle guerre in corso

Città del Vaticano, 18 giu. (askanews) - "Il cuore della Chiesa è straziato per le grida che si levano dai luoghi di guerra, in particolare dall'Ucraina, dall'Iran, da Israele, da Gaza", ha detto Papa Leone nel suo nuovo appello alla pace venuto al termine dell'udienza generale di oggi.

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"Pertanto in nome della dignità umana e del diritto internazionale - ha concluso - ripeto ai responsabili ciò che soleva dire Papa Francesco: 'la guerra è sempre una sconfitta'. E con Pio XII: 'nulla è perduto con la pace, tutto può essere perduto con la guerra'".

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A Gorizia "Zoran Music. La stanza di Zurigo, le opere e l'atelier"

Gorizia, 18 giu. (askanews) - Zoran Music torna a casa, a Gorizia, in quella realtà di scambio, incontro, sovrapposizione di matrici culturali diverse che ne ha segnato la vita e ritorna nell'arte e nella memoria di un pittore di fama internazionale. A venti anni dalla morte avvenuta a Venezia nel 2005, al grande artista, nato nel 1909 a Bukovica (Boccavizza), un paese ora di cinquecento abitanti, a poco più di otto chilometri da Gorizia, città che con la slovena Nova Gorica sta condividendo l'impegno di Capitale Europea della Cultura per questo 2025, è dedicata - all'interno di GO! 2025 - la mostra "Zoran Music. La stanza di Zurigo, le opere e l'atelier", curata da Daniela Ferretti, che è ospitata dal 25 maggio al 31 ottobre 2025 nell'intero primo piano di Palazzo Attems Petzenstein, la sede dal 1900 dei Musei Provinciali di Gorizia.

La "Stanza di Zurigo" è il cuore della mostra proposta per celebrare Zoran Music. Il percorso espositivo si dipana intorno a un'opera magistrale, realizzata tra la fine degli anni '40 e l'inizio dei '50, su commissione delle sorelle di nazionalità svizzera Charlotte e Nelly Dornacher che, affascinante dai decori dello studio veneziano di Zoran, chiesero all'artista di riprodurli nella cantina della loro villa a Zollikon, sulle colline di Zurigo, per trasformarla in un locale accogliente di ritrovo tra amici. I luoghi di Venezia, i cavallini, i barconi carichi di bestiame, le donne dalle gonne multicolori e gli ampi parasole si intrecciano da un lato con i nudini, il ritratto dell'amatissima moglie Ida e delle committenti e dall'altro con le vedute di una Venezia trasognata.

Una mostra dedicata a uno straordinario artista come Anton Zoran Music non può che essere motivo di prestigio e di orgoglio sia per ERPAC FVG - Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, che ne è organizzatore, sia per Palazzo Attems Petzenstein, che la ospiterà nelle sue prestigiose sale. "Zoran Music. La Stanza di Zurigo, le opere e l'atelier" si propone come una sorta di prodigio, non soltanto perché riassume la produzione artistica di Music verso la fine degli anni '40, ma anche perché si tratta di opere originariamente realizzate sulle pareti e sul soffitto - ma anche su tele di lino e juta - della casa delle sorelle svizzere Charlotte e Nelly Dornacher, e poi recuperate dal raffinato restauratore, nonché cognato di Music, Paolo Cadorin affinchè potessero diventare un'esposizione itinerante - ha dichiarato Lydia Alessio-Vernì, Direttrice Generale di ERPAC FVG - Si tratta di una esposizione creata su misura per GO!2025 grazie alla collaborazione di ERPAC con la Charlotte und Nelly Dornacher Stiftung e con l'Archivio Barbarigo Cadorin Music, carica delle sue suggestioni e del percorso artistico umano e cosmopolita di un artista così evidentemente figlio delle nostre terre di confine .

La mostra propone la visione di opere con cui è documentata l'intensa ricerca artistica di uno dei pittori più raffinati ed enigmatici del XX secolo, dagli esordi a Zagabria al viaggio in Spagna, da Venezia a Dachau. Ritornato dalla prigionia alla città lagunare, nell'oro dei mosaici, nella luce di San Marco che si apre a Oriente verso la costa dalmata, Music ritrova la sua tavolozza e definisce la sua personalissima cifra stilistica.

Si divide per lunghi anni tra Venezia e Parigi. Le radici culturali di Music affondano da un lato nella nativa Mitteleuropa e nella storia millenaria di Venezia, dall'altro si nutrono delle immagini provenienti dalle grandi tradizioni pittoriche europee: El Greco, Goya, Rembrandt.

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A Fossanova ecco Vini d'Abbazia 2025 con Regione Lazio ed Arsial

Fossanova, 18 giu. (askanews) - L'Abbazia di Fossanova - tra i più significativi complessi monastici d'Italia - ha ospitato la quarta edizione di Vini d'Abbazia, manifestazione dedicata alla riscoperta del legame profondo tra vino, spiritualità e territorio. L'evento si inserisce nel progetto regionale 'Le Vie del Giubileo', promosso da Regione Lazio e Arsial in occasione dell'Anno Santo 2025, con l'obiettivo di valorizzare i luoghi della fede, dell'accoglienza e delle produzioni agroalimentari attraverso un programma diffuso di iniziative culturali, esperienziali ed enogastronomiche. Abbiamo parlato con Massimiliano Raffa, Presidente ARSIAL:

"Benvenuti alla quarta tappa delle vie del giubileo, questo importante progetto che stiamo portando avanti per tutta quanta la regione Lazio. Se vogliamo vini di abbazia è un precursore proprio del progetto le vie del giubileo. Eravamo qui anche lo scorso anno sempre con l'Arsial e in questo evento splendido si vanno ad unire insieme l'elemento religioso, la nostra rappresentazione del territorio, del prodotto e dei nostri produttori. In questo evento inoltre andiamo ancora una volta a mettere a terra il nostro modello Lazio, abbiamo dei partner straordinario, abbiamo anche la Confagricoltura con il quale stiamo portando avanti dei bellissimi progetti, la camera di commercio di Latina e Frosinone e ovviamente Slow Food. Ancora una volta insieme riteniamo che si possa vincere, che si possa vincere meglio, che si possa fare di più. Continuiamo sulla nostra strada e su questa via bellissima del giubileo, continuiamo a conoscere i nostri produttori e il nostro territorio".

Tre giorni in cui l'enologia monastica ha dialogato con la contemporaneità, accogliendo oltre 30 cantine italiane e internazionali legate a realtà abbaziali o contesti spirituali, masterclass guidate da autorevoli voci del vino, incontri culturali, talk istituzionali e un Villaggio Food & Wine dedicato ai sapori autentici del territorio laziale.

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