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In anteprima il video "Fiori nell'Arco" di Agnese Contini

di TMNews giovedì 19 giugno 2025
1' di lettura

Milano, 19 giu. (askanews) - In anteprima il video Fiori nell'Arco di Agnese Contini, la chitarrista, compositrice e musicista, è tornata con nuova musica nel 2025: dopo Bright, uscito a maggio. In questo brano che attraversa vari livelli di tensione armonica alternati a passaggi più ritmici, l'artista immagina che la musica diventi una vera e propria "arma benefica" contro ogni negatività, forma di discriminazione e violenza presente al mondo. Il titolo, che riprende spunto dallo slogan "mettete dei fiori nei vostri cannoni", fa assumere alla musica un valore comunicativo molto forte, diventando messaggio universale di speranza e di resistenza.

Agnese racconta: Ognuno di noi può dare un contributo in risposta alla violenza che dilaga nel mondo. Io ho scelto di rispondere con la mia musica che - come ogni forma d'arte - è promotrice di bellezza. Il fiore che tendo nel mio arco come una freccia è il simbolo del bello e della semplicità. Queste sono le uniche armi in grado di combattere per preservare l'uomo dalla crudeltà e da ogni forma di violenza.

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L'AI consente alle PMI di raddoppiare la crescita del fatturato

Roma, 19 giu. (askanews) - "L'impresa dell'IA. Come le PMI italiane possono diventare più competitive grazie all'intelligenza artificiale" è il titolo del convegno tenutosi alla Camera dei Deputati, promosso dall'On. Alberto Gusmeroli e organizzato dall'Istituto per la Competitività I-Com in collaborazione con TeamSystem, che hanno presentato uno studio che approfondisce il ruolo strategico dell'Intelligenza Artificiale nel sistema produttivo italiano, in particolare, nelle PMI. L'impiego dell'AI potrebbe portare a ricavi aggiuntivi miliardari, ma servono le giuste condizioni. Abbiamo parlato con Daniele Lombardo Group Marketing, Institutional Relations and Communication Director TeamSystem:

"La vera sfida è come raggiungerle le nostre PMI, perché sicuramente bisogna fare un'operazione su larga scala. C'è un tema sicuramente di competenze e quindi di cultura digitale per far sì che gli imprenditori intraprendano questo percorso e c'è un tema sistemico di creare queste condizioni, su cui il decisore pubblico ha un ruolo fondamentale dal punto di vista abilitante. Bisogna per le piccole e medie imprese scegliere strumenti semplici, accessibili, che non abbiano tanta burocrazia nell'accedere eventualmente a degli incentivi, in modo tale che possano effettivamente avere accesso alle piattaforme con un po' di sostegno dal punto di vista del pubblico e poi però con l'impegno anche degli imprenditori a trasformare le loro aziende".

Un evento che accende i riflettori su come accompagnare le piccole e medie imprese italiane in un percorso di innovazione concreto, accessibile e sostenibile. È poi intervenuto l'On. Alberto Luigi Gusmeroli Presidente Commissione Attività produttive, commercio e turismo Camera dei Depurati:

"L'intelligenza artificiale è una grande rivoluzione, come tutte le grandi rivoluzioni bisogna coglierne l'aspetto innovativo, l'aspetto rivoluzionario, ovviamente gestendo le eventuali criticità. Il mondo delle piccole e medie imprese può migliorarsi notevolmente a livello di competitività, a livello di progresso dei sistemi produttivi, può essere insieme al fatto che già di per sé le piccole e medie imprese sono delle eccellenze nel mondo, aiutarsi, farsi aiutare dall'intelligenza artificiale può fargli competere ancora di più nel mondo".

Per le PMI i tempi sono ancora lenti e non si potranno raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030. Ma in che modo si può accelerare l'adozione dell'AI? Così ha risposto Stefano Da Empoli Presidente I-Com:

"A nostro avviso è indispensabile un forte stimolo da parte delle istituzioni, c'è bisogno naturalmente del contributo da parte di tutti, incluse di associazioni, delle imprese, ma senza incentivi, senza lavorare anche attraverso l'intervento dello Stato sulle competenze, che a nostro avviso è il fattore forse mancante principale, non riusciremo a raggiungere quegli obiettivi e neanche ad avvicinarci quindi crediamo sia indispensabile davvero dare uno shock positivo al sistema perché questo interesse diventi sempre maggiore".

Un'evoluzione che inaugura l'era dell'Agentic AI. È intervenuto anche Mario Nobile Direttore Generale AgID:

"L'agente cosa fa? Parla in linguaggio naturale, riesce a parlare più lingue, riesce ad avvicinare i disabili perché può usare degli strumenti di inclusione, automaticamente io posso cedergli la mia identità digitale e lui fa le attività che io devo fare. L'agente AI o intelligenza artificiale ad agenti sia per la pubblica amministrazione che per le piccole e medie imprese può cambiare i processi, non è un prodotto da comprare dallo scaffale ma è un prodotto da inserire nei processi cambiandoli per dare migliori servizi".

E, poi, la proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati per i voucher, i software che integrano l'AI e la formazione. Infine è intervenuto On. Federico Mollicone Presidente Commissione Cultura, scienza e istruzione Camera dei Deputati:

"Ho presentato questa proposta di legge proprio perché credo che sia, come prevede anche il rapporto di Icom, che sia strategico per le piccole e medie imprese incentivare l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nei processi produttivi e vedendo che siamo anche lontani dal 13,5% a livello europeo e su questo il governo sta facendo molto investendo un miliardo il che ci mette nella testa a livello europeo dei paesi che investono di più in intelligenza artificiale. Crediamo che non bisogna essere luddisti digitali ma gestire l'intelligenza artificiale in maniera etica e responsabile per lo sviluppo delle imprese".

L'AI offre opportunità straordinarie per le PMI, che però si muovono ancora lentamente. Le sfide da affrontare sono tante, legate alla transizione digitale e alla formazione di competenze specialistiche, ma la strada imboccata è quella giusta.

TMNews

Cartolarizzazioni immobiliari, un mercato da oltre 3,5 miliardi

Milano, 19 giu. (askanews) - Un mercato vivo, frizzante e in netta crescita. Quello delle cartolarizzazioni immobiliari è un settore in salute che in Italia continua la sua rapida espansione. Di questo e tanto altro si è discusso nel corso del convegno "Real Estate Securitisation for Real Estate Evolution in Banking", giunto alla sua seconda edizione e organizzato da Zenith Global, leader italiano nelle operazioni di finanza strutturata, con il contributo scientifico di SDA Bocconi e in partnership con Deloitte. Abbiamo parlato con Umberto Rasori, Amministratore Delegato di Zenith Global:

"Zenit Global è stato il primo operatore in Italia a lanciare la prima operazione di cartolarizzazione immobiliare. Sicuramente ci sono una serie di vantaggi distintivi per questa tipologia di operazione. Con le cartolarizzazioni immobiliari rendiamo liquido l'asset immobiliare, siamo in grado di ottenere la leva finanziaria, quindi fare il tranching senior, mezzanino e junior, e siamo in grado di rivendere sul mercato secondario non l'asset sottostante, ma i titoli obbligazionari".

I dati presentati poi aiutano a dipingere meglio il quadro: il numero di SPV immobiliari è cresciuto del 43%, passando da 47 a 67, mentre la dimensione complessiva del segmento ha ormai raggiunto i 3,8 miliardi di euro. Un incremento di oltre il 50% rispetto ai 2,5 miliardi del 2024. È poi intervenuto Diego Bortot, Chief Asset Manager Real Estate & Servicing di Zenith Global:

"La cartolarizzazione immobiliare è uno strumento finanziario attraverso il quale un veicolo di cartolarizzazione può acquistare un immobile attraverso le emissioni di titoli obbligazionari, così detti ABS. È uno strumento molto flessibile, con una governance molto adattabile alle esigenze degli investitori, ha vantaggi fiscali in quanto non vengono pagate imposte dirette, non c'è risk retention e quindi non c'è la necessità di uno sponsor che sottoscriva il 5% delle note, può essere utilizzata per diverse asset class e quindi anche per le istituzioni finanziarie nello specifico è uno strumento che permette la dismissione dei patrimoni immobiliari alleggerendo i bilanci e creando della liquidità conseguente".

Più vantaggi, più flessibilità e soprattutto più ricavi. E un alto impatto sul sistema finanziario. Il mercato delle cartolarizzazioni immobiliari non si ferma ed è destinato a crescere. Posizionandosi tra i settori locomotiva dell'economia italiana.

TMNews

Forbes Italia 2035, evento a Roma

Roma, 19 giu. (askanews) - Nel momento in cui esistono tensioni e conflitti è chiaro che il libero commercio ne risente così come l'approvvigionamento delle risorse, delle materie prime soprattutto sul piano energetico ma anche sulla sovranità alimentare. L'Italia ha reagito in maniera decisa con una politica estera molto più intraprendente rivolta non soltanto ai tradizionali partener come l'Europa e gli Stati Uniti ma a tutto campo. Iniziando con il Piano Mattei che è stata una grande offensiva che mira allo sviluppo dell'Africa e a farne un grande mercato ma allo stesso tempo anche una fonte sicura e vicina di approvvigionamento quindi sulla catena del valore la cosiddetta filiera corta. Contemporaneamente si punta a nuovi mercati importanti come quelli dell'Asia Centrale passando per il Caucaso determinanti per il nostro approvvigionamento energetico, si è inoltre rilanciato il rapporto economico con la Cina. La tensione internazionale è foriera di rischi e cambiamenti anche con la nuova profilazione degli Stati Uniti che vuole resettare i suoi rapporti economici con il mondo per rispondere alla sfida della competizione globale pone interrogativi anche dal nostro punto di vista ma l'Unione europea deve affrontarla nello spirito del Rapporto Draghi facendo crescere la domanda interna e riducendo le barriere artificiali come la burocratizzazione cha ha provocato dazi ben superiori a quelli che gli Stati Uniti minacciano'. Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, Viceministro degli Affari Esteri, che intervenuto nel corso della tavola rotonda 'Geopolitica, Economia internazionale', che si è svolta a Roma, nell'ambito di Forbes Italia 2035 'Strategie per un futuro di crescita e stabilità', nella sala Trilussa della Cassa di previdenza dei Geometri, presieduta da Diego Buono. 'Alcide De Gasperi settanta anni fa diceva che la politica estera era il pilastro fondamentale per lo sviluppo economico di un paese. Dopo tanti anni - ha evidenziato Maurizio Lupi, presidente nazionale di 'Noi Moderati' a Montecitorio -, ci siamo drammaticamente accorti che quanto De Gasperi prevedeva è una realtà. Abbiamo capito che, se scoppia un conflitto nel cuore dell'Europa ci riguarda non solo dal punto di vista della difesa ma anche dal punto di vista del bene comune, dell'economia, l'aumento dei costi delle materie prime incide anche sui bilanci delle famiglie. Lo scontro che è esistito tra America e Cina non era fatto di ideali ma se agli Stati Uniti mancano le materie prime per investire in tecnologia, cybersecurity e infrastrutture avanzate questo rischia di frenare lo sviluppo e la posizione geografica. Se Trump vuole conquistare la Groenlandia non è per il gioco del Risiko ma perché con il cambiamento climatico se si disgela quella tratta diventerà la tratta strategica del commercio mondiale e cambierà gli assetti di tutti. Abbiamo compreso come la logistica e l'intermodalità siano diventati assi fondanti. Oggi più che mai la sfida geopolitica determina la crescita o la decrescita di un paese e il benessere di una comunità. Non possiamo giocare da soli questa sfida perché l'Italia è piccolissima, la possiamo giocare da protagonisti in un'Europa che deve recuperare la sua funzione per il bene comune e una difesa comune'. Secondo Massimo Garavaglia, presidente Commissione Finanze al Senato: 'Le catene del valore hanno iniziato a modificarsi già in epoca Covid. Oggi accade che la politica commerciale di Trump sta determinando la fine della globalizzazione così com'era intesa e si va verso un nuovo ordine mondiale. Sicuramente non c'è più il G7, oggi abbiamo un G4 formato da Cina, Usa, l'India e i paesi Brics e il quarto protagonista è formato dalle grandi multinazionali hi-tech. Come volevasi dimostrare oggi Usa e Cina hanno trovato un accordo tra loro, all'interno del G4. L'Europa è fuori, si è autoesclusa perché noi siamo campioni del mondo in una sola cosa: la burocrazia. Finché l'UE non capisce che il suo ruolo non è produrre carta ma fare pil siamo tagliati fuori. Esiste un tema di competitività. L'Europa è una cosa con attori globali importanti, l'UE è un enorme foglio di excel che non riesce mai a prendere una decisione. Per tornare a essere competitivi dobbiamo cancellare tutta la burocrazia. In Italia dobbiamo sostenere la nostra forza, le pmi, dobbiamo solo lasciarle lavorare in pace eliminando tutti i lacci e lacciuoli che arrivano dall'Europa'. Sul ruolo dell'Italia in Europa si è soffermato Marco Osnato, numero uno della Commissione Finanze alla Camera: 'Viviamo un disordine globale ci sono potenze ormai stabilizzate come la Cina e l'India, ci sono i paesi del Brics che sono sicuramente molto incombenti sullo scenario internazionale, gli Stati Uniti che fanno discutere con il tema dei dazi e un grande assente che ha l'occasione di diventare di nuovo protagonista che è l'Europa e all'interno di essa ovviamente l'Italia. Bisogna cercare di superare una sorta di supponenza psicologica dell'Europa quella di ritenere ciò che si decide a Bruxelles valido per tutto il mondo ormai variegato e spezzettato. Bisogna ragionare creando una massa critica molto forte e riuscire a tornare protagonisti dal punto di vista economico e sociale. Per fare questo bisogna abbandonare le bandierine ideologiche una su tutte il Green Deal rafforzando il mercato dei capitali rafforzando anche un'identità fiscale che non crei una sorta di damping interno all'Europa stesso. In tutto questo l'Italia mantiene una solidità economica rilevante riconosciuta dalle agenzie di rating e anche la nostra produzione regge meglio di altre'. Lo scenario globale è stato illustrato da Renato Loiero, consigliere del Presidente del Consiglio dei ministri: 'Viviamo una fase di transizione globale particolarmente pericolosa. Le transizioni green e quella digitale si accompagnano con le tensioni della transizione per così dire politica connesse alle mosse protezionistiche dell'amministrazione Trump. Eravamo abituati a un mercato tendenzialmente liberista un G7 al centro dell'agorà mondiale con gli Usa al centro con il dollaro unica valuta per gli scambi internazionali. Oggi l'Italia, come l'Europa, deve confrontarsi con diverse autocrazie spesso a capitalismo di stato, al G7 si è aggiunto il patto dei paesi Brics, gli Usa sono sempre più attentati nella loro supremazia dalla Cina che vanta diversi monopoli come, ad esempio, quello delle terre rare. Le trattative per la revisione dei dazi vedono al centro proprio questo tema. Uno scenario complesso e molto pericoloso nel quale l'Italia cerca di ritagliarsi un ruolo all'interno dell'Europa. Fino agli inizi di luglio non conosceremo tuttavia gli esiti e gli effetti di questa trattativa'. Nel suo intervento Gennaro Sangiuliano, corrispondente della Rai da Parigi, ha tracciato il profilo dei protagonisti di questa fase storica: 'Il 900 è davvero finito, con le sue contrapposizioni storiche dove due modelli ideologici, il liberal capitalismo e il comunismo, si sono confrontati per decenni. E siamo entrati in un'epoca nuova, multipolare, dove il vero antagonista dell'occidente è la Cina con il suo modello assolutistico. Xi Jin Ping è l'uomo più potente al mondo perché riassume il potere di Presidente della Repubblica, Segretario del partito e anche il comandante delle forze armate. Governa una nazione che si avvia a diventare potenza tecnologica oltre che manufatturiera. Trump si è posto come leader che vuole riscattare il declino occidentale. I decenni che verranno saranno segnati da questo confronto. L'Europa è un gigante culturale ma un nano politico perché ha delegato per decenni la propria sicurezza agli Usa. Questo quadro non è più sostenibile. L'Europa deve riappropriarsi della guida del proprio destino. L'accordo tra Usa e Cina dà ragione a Trump perché ha visto la sua tattica prevalere, quella di trattare il prezzo più alto per poi mediare'. Per Marco Rago, consigliere per la diplomazia economica del Ministero degli Esteri: 'I due conflitti armati in Ucraina e a Gaza stanno influenzando moltissimo la catena di valori che le imprese sono destinate ad analizzare per calcolare il rischio geopolitico dell'area. Un rischio che aumenta e influenza anche l'export. Il governo è impegnato già da tempo a introdurre una serie di misure nuove di sostegno alle aziende italiane che vogliono internazionalizzare il loro business. Lo facciamo attraverso i tre pilastri Ice, Simest e Sace. La Simest ha messo a punto misure speciali per i Balcani e per l'Africa all'interno del Piano Mattei e da poco anche in America latina. Misure di premialità che consentono alle imprese di affrontare nuovi mercati con rinnovato slancio. Grandi sostegni per piccole e medie imprese che stanno registrando già un grande successo. L'UE è impegnata a trovare quell'equilibrio che tutto il sistema economico chiede. Il negoziato con gli Usa volto a normalizzare la situazione ne è una prova. Ma esistono anche altri mercati, ad esempio il Mercosur, nel quale l'UE ha trovato un dialogo che porterà vantaggi per tutte le imprese europee'. Francesco Sciaudone, managing partner Grimaldi Alliance ha sostenuto che 'la numerosità delle regole rilevanti per poter continuare nello svolgimento dell'attività economica delle imprese italiane che sono le principali esportatrici al mondo non a caso siamo quarti nella classifica delle esportazioni internazionali sono un tema assai delicato. Occorre sapere che non ci sarà a breve uno scenario di ritorno alla normalità ma che questa situazione di tensione nel mondo legata alla crisi geopolitica, alle sanzioni, ai dazi e quindi alle difficoltà nel mondo del trade sarà una situazione che durerà ancora molto tempo. Le imprese possono solamente attrezzarsi anche con il supporto di realtà professionali presenti in questi numerosi mercati nei quali sono chiamati ad operare per mitigare il rischio e rendere sostenibile la prosecuzione della loro attività economica sapendo che non è qualcosa che potrà scomparire nei prossimi giorni'.

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Ministro Interno a migranti: "Non venite in Francia, tolleranza zero"

Parigi, 19 giu. (askanews) - "Il messaggio è dire a chiunque cerchi di immigrare illegalmente, e quindi di commettere frodi, che non dovrebbe venire in Francia. 'Non venite in Francia'. È tolleranza zero". Lo ha affermato il ministro dell'Interno francese Bruno Retailleau, in visita alla stazione Gare du Nord di Parigi, dove le forze dell'ordine sono state mobilitate a livello nazionale per effettuare controlli contro l'immigrazione illegale nelle stazioni e sugli autobus.

"Il messaggio è molto chiaro. Voglio scoraggiare l'immigrazione illegale. Senza questo, non sarà possibile controllare l'immigrazione. Questo è un impegno che ho preso con il popolo francese. Il messaggio, il segnale, è dire a chiunque cerchi di immigrare illegalmente, e quindi commettere frodi, 'non venite in Francia'. Non lo accetteremo. La nostra strategia è tolleranza zero, molto chiaramente. Abbiamo una strategia, la strategia è di riprendere il controllo delle nostre frontiere. Qualche mese fa, ho inviato alla Commissione Europea la 25esima richiesta della Francia dagli attentati del 2015 per ripristinare i controlli alle frontiere interne. La Germania lo ha fatto molto di recente. La Germania sta riprendendo il controllo delle sue frontiere, come molti altri paesi europei. Non siamo soli".

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