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Marche, Salvini: centrodestra vincerà e non per le inchieste su Ricci

di TMNews lunedì 4 agosto 2025
1' di lettura

Ancona, 4 ago. (askanews) -"Il centrodestra vincerà nelle Marche non per l'inchiesta che riguarda il Partito democratico e il sindaco Ricci, noi non chiediamo a differenza di altri voti per noi per i problemi in casa dell'avversario, di cui ci interessa meno che zero e di cui spero si arrivi alla completa innocenza. Noi gli auguriamo le migliori fortune. Chiediamo voti per noi perché in cinque anni abbiamo cambiato le Marche. Abbiamo fatto quello che tanti altri non hanno fatto. A differenza di certi garantisti a corrente alternata, non spenderò mezza parola sollevando un dubbio sull'operato del candidato Ricci, a differenza di Pd e M5s fanno". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in collegamento con Ancona per la presentazione degli interventi del governo per lo sviluppo delle Marche.

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Cosa dicono gli ex capi di Mossad, Shin Bet nel video "stop alla guerra"

Roma, 4 ago. (askanews) - Oltre cinquecento ex funzionari della sicurezza israeliana, tra cui ex capi delle agenzie di intelligence, hanno esortato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a fare pressioni sul governo israeliano affinché ponga fine alla guerra a Gaza. "È nostro giudizio professionale che Hamas non rappresenti più una minaccia strategica per Israele", hanno scritto gli ex funzionari in una lettera aperta diffusa ai media lunedì. "I capi delle agenzie devono avere il coraggio di stare di fronte al primo ministro e al gabinetto e dire la loro nel modo più veritiero possibile su questa guerra, sulla sua inutilità", afferma l'ex capo dello Shin Bet, Nadav Argaman, in un video che raduna ex capi di Stato maggiore, direttori dello Shin Bet, capi del Mossad, capi della polizia e dell'intelligence; tutti chiedono al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di aiutare a porre fine alla guerra iniziata nell'ottobre 2023 in risposta all'attacco del gruppo militante palestinese Hamas.

Compaiono Nadav Argaman, ex capo dello Shin Bet (servizi di sicurezza interna), Shlomo Aharonishki, ex capo della polizia; Efraim Halevy, ex capo del Mossad (i servizi segreti esteri); Tamir Pardo, ex capo del Mossad; Uri Sagi, ex capo dell'intelligence militare; Dani Yatom, ex capo del Mossad; Moshe Ya'alon, ex capo di stato maggiore; Dan Halutz, ex capo di stato maggiore; Amos Malka, ex capo dell'intelligence militare; Ami Ayalon, ex capo dello Shin Bet; Yoram Cohen, ex capo dello Shin Bet.

"Qui sono riuniti la vasta maggioranza degli ex capi di Stato maggiore, direttori dello Shin Bet, capi del Mossad, capi della polizia e dell'intelligence. Tutti sono stati in riunioni di gabinetto, hanno operato al centro del potere e negli incontri più delicati. Insieme hanno più di mille anni di esperienza nella sicurezza nazionale e in diplomazia. Abbiamo il dovere di dire quello che dobbiamo dire" dicono.

E ancora:

Tamir Pardo: "Siamo sull'orlo della sconfitta".

Amy Ayalon: "Questa guerra è cominciata come una guerra giusta, una guerra di difesa, ma quando abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi militari, quando abbiamo raggiunto la vittoria militare dall'inizio contro tutti i nostri nemici, questa guerra ha smesso di essere giusta e sta portando lo Stato di Israele alla perdita della sicurezza e dell'identità".

Amos Malka: "Siamo oltre un anno dopo il punto in cui avremmo potuto smettere con un buon risultato operativo. L'operazione Carri di Gideon non ha avuto quasi risultati".

Yoran Cohen: "Abbiamo pagato il prezzo in morti, in feriti, troppi. I nostri risultati sono molti limitati. Internazionalmente il danno è grave e non abbiamo fatto passi avanti per gli ostaggi".

Tamir Pardo: "Quello che il mondo ci dice oggi lo abbiamo creato noi. Ci nascondiamo dietro una bugia creata da noi. Questa bugia viene venduta al pubblico israeliano e con nostro grande rammarico il mondo ha capito che non corrisponde alla verità".

Mosge Yaalon: "Adesso abbiamo un governo con bigotti messianici che spingono in una direzione irrazionale".

Yoram Cohen: "Sono una minoranza ma controllano la strategia".

Nadav Argaman: "Il governo si sta muovendo verso una visione del mondo estremista e fondamentalista, ma non è stato eletto con questo mandato e ci ha preso tutti in ostaggio"

"Adesso spetta ai capi militari andare a battere i pugni sul tavolo".

Nadav Argaman: "I capi delle agenzie devono avere il coraggio di affrontare il primo ministro e il governo e dire con parole franche che questa guerra è futile".

"È il momento di fermare la guerra", "Fermiamo la guerra", "Avremmo potuto fermarla ieri", "Ritiriamoci ai confini e fermiamo la guerra", "Fermiamo la guerra immediatamente", "Riportiamo a casa gli ostaggi e tutti in un colpo solo", "Riportiamo a casa gli ostaggi in un colpo solo! Questa guerra deve essere fermata, dobbiamo riportarli a casa il prima possibile"

TMNews

Incendi boschivi, Pecoraro Scanio: sfida attiva da 25 anni

Roma, 4 ago. (askanews) - "La sfida contro gli incendiari, contro gli incendi boschivi resta attiva da ormai 25 anni". Così Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde in occasione della conferenza stampa "Tutela dei boschi e contrasto agli incendiari: a 25 anni dal Decreto Legge 4 agosto 2000, n. 220: Disposizioni urgenti per la repressione degli incendi boschivi", promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Federparchi, TeleAmbiente e con l'adesione del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA).

Pecoraro Scanio. già Ministro delle Politiche Agricole e Forestali), ha fatto il bilancio a 25 anni dall'introduzione del reato di incendio boschivo nel Codice penale: "Quella norma ha dato finalmente protezione giuridica ai nostri boschi dagli incendiari e ha fornito alle forze dell'ordine e alla magistratura uno strumento normativo contro questi criminali. Ringrazio le unità specializzate nella salvaguardia del patrimonio naturale, in particolare il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, per l'impegno crescente nella difesa dei nostri polmoni verdi e il sostegno alle attività del Nucleo Informativo Antincendi Boschivi. Occorre potenziare il monitoraggio e favorire interventi sempre più tempestivi e sicuri per il personale coinvolto. Tutto questo è possibile con strumenti sempre più innovativi e tecnologici, come droni che integrano l'intelligenza artificiale, capaci di fornire sistemi di supporto sia in tempo reale che predittivi. La transizione ecodigital ha il potenziale di rivoluzionare le operazioni di controllo dei territori, anche delle aree più difficili da gestire. È importante supportare le Aree protette e i Comuni con vaste superfici boscate, e quindi più vulnerabili, a ridurre i rischi e rafforzare l'efficacia di tutte le operazioni, ma anche che le forze dell'ordine e la magistratura agiscano con fermezza per contrastare efficacemente gli incendi dolosi e impedire agli incendiari di nuocere ulteriormente".

TMNews

Incendi boschivi, Santini (Federparchi): aumentata sensibilità

Roma, 4 ago. (askanews) - Per Luca Santini, Presidente di Federparchi, intervenuto alla conferenza stampa "Tutela dei boschi e contrasto agli incendiari: a 25 anni dal Decreto Legge 4 agosto 2000, n. 220: Disposizioni urgenti per la repressione degli incendi boschivi", promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Federparchi, TeleAmbiente e con l'adesione del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA), "E' aumentata la sensibilità verso il mondo vegetale. La norma sugli incendi boschivi è stata un grande passo in avanti per cercare di arginare questo fenomeno che spesso è opera di mani criminali e colpisce anche le Aree Naturali Protette. Oggi è importante aumentare l'attenzione per prevenire più che reprimere. Far diventare le nostre foreste boschi evoluti significa anche avere meno incendi".

"Voglio sottolineare l'importanza, la professionalità e l'esperienza delle Unità dei Carabinieri Forestali Ambientali e Agroalimentari per quanto riguarda tutti gli aspetti legati alla sorveglianza delle Aree Protette sia in termini di prevenzione che di repressione delle attività illecite e la particolare attenzione al contrasto agli incendi, grazie all'operato dei Nuclei Antincendi Boschivi. Per un'azione efficace, anche in termini di prevenzione, è necessario un forte coordinamento fra tutti soggetti in campo e, come Federparchi, siamo certi di poter proseguire la proficua collaborazione con il CUFAA che negli ultimi anni si è positivamente rafforzata", ha detto poi Santini.

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Incendi boschivi, Ten. Col. CC Roseti: balzo in avanti indagini

Roma, 4 ago. (askanews) - Il Ten. Col. Angelo Battista Roseti (Comandante del Nucleo Informativo Antincendio Boschivo dipendente dal Tutela Forestale e Parchi del CUFAA), intervenuto in occasione della conferenza stampa "Tutela dei boschi e contrasto agli incendiari: a 25 anni dal Decreto Legge 4 agosto 2000, n. 220: Disposizioni urgenti per la repressione degli incendi boschivi", promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Federparchi, TeleAmbiente e con l'adesione del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA), ha ricordato come "il N.I.A.B. ha raccolto le varie attività di polizia amministrativa e penale scaturenti dall'applicazione della norma e condotte da tutte le articolazioni territoriali del CUFAA quali i Gruppi, i NIPAF, i Reparti Parco e i loro dipendenti nuclei".

Importante innovazione, derivante dall'applicazione della norma, è stata l'introduzione del catasto degli incendi boschivi con onere in capo ai Comuni e la possibilità di utilizzare, per gli stessi, i rilievi realizzati dai Carabinieri Forestali. Il tutto, messo a sistema, consente di far emergere le violazioni ai vincoli imposti dalla norma facendo venir meno l'interesse a realizzare le condotte criminose. La norma risulta di particolare importanza e mette in risalto la duttilità d'impiego dei Carabinieri Forestali nell'applicarla, da cui emergono capacità di applicare metodi scientifici, (MEF) Metodo delle Evidenze Scientifiche, in maniera empirica, affidandosi all'esperienza. Il futuro vede il potenziamento di ulteriori tecnologie e l'implementazione dell'esperienza attraversi metodi di addestramento evoluti quali le sale immersive. "Anche le indagini subiranno un ulteriore balzo in avanti con il sistema integrato di controllo del territorio chiamato SDIMA, in fase di realizzazione. Le indagini sul campo degli incendi vedranno l'applicazione, direttamente sul luogo dell'incendio, del (MEG) Metodo delle Evidenze Geometriche attraverso tablet e software dedicati che consentiranno una semplificazione e una migliore precisione della ricerca dell'area di insorgenza dell'incendio e quindi della migliore capacità di individuare il punto d'inizio, là dove è probabile che ci siano i segni (DNA, impronte e/o oggetti) riconducibili all'incendiario", ha aggiunto.

TMNews