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Sinner a "Che tempo che fa" dopo la vittoria alle ATP Finals

di TMNews lunedì 17 novembre 2025
1' di lettura

Milano, 17 nov. (askanews) - Al termine del match vinto contro Alcaraz grazie al quale ha conquistato le ATP Finals, Sinner è intervenuto a sorpresa in collegamento a Che Tempo Che Fa, accolto da un grande applauso del pubblico.

"Le ATP sono l'ultimo torneo dell'anno, si gioca contro i migliori otto della stagione e per me, che sono italiano, giocare davanti al pubblico italiano è stato incredibile - ha detto - È stata una settimana fantastica: ho sempre giocato ad altissimo livello, sono partito bene e finire con questa energia, con tutto questo movimento fuori dal campo, è davvero incredibile. Finire l'anno così ti godi ancora di più le vacanze dopo. Allo stesso tempo so che ci sarà tanto lavoro da fare, ma in questo momento sono tanto, tanto felice".

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Amm. Munsch: su Mediterraneo l'Italia e la Nato lavorano insieme

Napoli, 17 nov. (askanews) - Sulla sicurezza e la pace nel Mediterraneo "l'Italia e la Nato stanno lavorando insieme". Lo afferma Stuart Benjamin Munsch, ammiraglio a quattro stelle della Marina degli Stati Uniti d'America che guida le forze navali Usa in Europa e in Africa, nonché dal 27 giugno 2022 il comando alleato congiunto delle forze Nato a Napoli (Jfc Naples). In un'intervista rilasciata in esclusiva ad askanews, Munsch - che in questi anni ha avuto un osservatorio privilegiato sui problemi legati al Mare Nostrum - spiega:

"Non si può separare l'Italia dal Mediterraneo. Sono due mondi che vanno di pari passo, ed è sempre stato così. Quindi è perfettamente normale che abbiate un profondo interesse per il Mediterraneo e la Nato è un'Alleanza a 360 gradi, il che significa che guardiamo, fisicamente ma anche metaforicamente, in tutte le direzioni e a tutti i tipi di minacce".

Per secoli dice l'ammiraglio, il Mediterraneo è stato la chiave per questa parte di mondo.

"Da moltissimo tempo, è così. E se il Mediterraneo era la chiave, Napoli lo era a sua volta per il Mediterraneo. Aveva perfettamente senso che un quartier generale della NATO fosse qui in Italia fin dalla istituzione dell'Alleanza nel 1951, e il Mediterraneo rimane vitale per l'influenza economica che esercita, così come per l'accesso che rappresenta ad Europa, Africa e Medio Oriente. Lo possiamo vedere proprio ora, con i conflitti in corso nella regione, con la Russia che combatte contro l'Ucraina, e con ciò che accade nella regione del Levante e nel Mediterraneo orientale. I conflitti non mancano e c'è una reale preoccupazione, se questi dovessero confluire e diventare un unico grande conflitto. Fortunatamente, finora siamo riusciti a impedire che ciò accadesse, ma questo è solo un esempio di quanto sia importante il Mediterraneo per il resto del mondo".

Ma come si mantiene la pace in questo bacino da sempre sconvolto dalle guerre?

"Per l'Italia, data la vostra posizione, ci sono minacce provenienti dal mare, alcune delle quali anche nell'ambiente sottomarino. Alla luce di quanto accaduto nel Baltico, dove si sono verificati danni a oleodotti e cavi di comunicazione, è normale che la posizione dell'Italia nel mezzo del Mediterraneo desti preoccupazioni. Anche data l'attività economica che si svolge tra l'Italia e gli altri Paesi affacciati sul Mediterraneo, incluso il Nord Africa, il traffico che passa attraverso il canale di Suez e per l'Italia. Ci sono inoltre preoccupazioni in materia di immigrazione: le persone migrano da e verso l'Italia da sempre, e nell'era moderna, l'Italia vorrebbe che ciò avvenisse in modo controllato, ovviamente. E vogliamo che le persone siano protette in mare, e che non ci siano grandi perdite di vite umane. Tutte cose su cui Italia e NATO stanno lavorando insieme".

La Marina Militare italiana partecipa attivamente alle missioni NATO nel Mediterraneo orientale. Missioni spesso destinate anche a monitorare l'aumento delle navi russe nel bacino: una situazione descritta come allarmante e senza precedenti. Lei che, nel corso della sua lunga carriera, ha anche comandato la quinta Submarine Development Squadron (DEVRON) come valuta la situazione? La minaccia russa si sta moltiplicando solo in superficie? Siamo preparati a tutto questo?

"La Marina russa si è trasformata", spiega Munsch. "Hanno perso il 40% delle loro navi nel Mar Nero, distrutte dagli ucraini, ma hanno continuato a costruirne di nuove. Hanno costruito più navi nuove di quante ne abbiano perse. Non solo: rimangono operativi, soprattutto in ambiente subacqueo, con i loro sottomarini. Stanno passando da navi di grandi dimensioni a navi più piccole, per lo più lanciamissili. Questo è a loro favore, ma hanno avuto molti problemi con la manutenzione delle navi e il mantenimento dei loro equipaggi. Quindi la presenza dei russi nel Mediterraneo è effettivamente diminuita negli ultimi anni a causa di questa perdita di prontezza e della capacità di mantenere le loro navi. Ora vogliamo contenerli il più a est possibile, per ridurre al minimo la loro influenza. La Marina Militare italiana sta lavorando diligentemente su questo, insieme con altre marine militari che fanno parte della NATO, ma i russi torneranno quando questa guerra con l'Ucraina sarà finita. Persevereranno nel cercare di espandere la loro influenza, e quindi dobbiamo continuare a rendere la NATO sempre più forte per poter contrastare questo fenomeno in futuro".

Intervista di Cristina Giuliano

Montaggio di Linda Verzani

Immagini Nato, Askanews

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Verdone sindaco di Roma per un giorno: "Come Sordi, che emozione"

Roma, 17 nov. (askanews) - Carlo Verdone sindaco di Roma per un giorno, quello del suo 75esimo compleanno. L'attore e regista è stato accolto a Palazzo Senatorio, all'ingresso di Sisto IV, dal

sindaco di Roma Roberto Gualtieri, da cui ha ricevuto la fascia tricolore, mentre la banda della Polizia locale suonava

la colonna sonora di uno dei suoi film più amati "Un sacco bello", creata del maestro Ennio Morricone.

"Ho amato talmente tanto questa città che improvvisamente mi abbraccia", ha detto Verdone ai giornalisti, poi ha ringraziato il sindaco "mi ha fatto il più bel regalo di compleanno". "Mi emoziona molto che 25 anni fa lo ha fatto Alberto Sordi e mi disse 'ma io il sindaco manco per tre ore'", ha raccontato.

Verdone ha poi spiegato di aver scelto di andare nelle periferie perché "sono i luoghi più interessanti e creativi, bisogna dargli una bella una spinta di speranza, soprattutto puntando sui giovani".

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Blitz dei carabinieri contro la camorra: 44 arresti nel Napoletano

Milano, 17 nov. (askanews) - Una articolata operazione contro la camorra nel Napoletano ha portato all'arresto di 44 persone, 34 in carcere e 10 ai domiciliari. Ad eseguire le misure i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna su ordinanza del Gip del Tribunale di Napoli e richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Le indagini hanno fatto emergere il controllo diretto e indiretto della camorra, e particolarmente del clan Russo, sul territorio di Nola e i comuni limitrofi "di tutte le attività di carattere economico" soprattutto nel ramo immobiliare: i reati vanno dalla estorsione all'esercizio abusivo di giochi e scommesse, tutti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare i rispettivi clan camorristici di appartenenza.

C'è anche un presunto caso di voto di scambio che riguarda le elezioni amministrative nel Comune di Cicciano, maggio 2023, e quelle del Comune di Casamarciano, giugno 2022.

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In anteprima il video "Equatore" il nuovo singolo di Pollio

Milano, 17 nov. (askanews) - In anteprima il video "Equatore" il nuovo singolo di Pollio, che arriva dopo nove anni di silenzio discografico, già disponibile in digitale per Bellezza Records / Universal Music Italia.

Una canzone dal respiro cinematografico, che parla di fatica e libertà, di consapevolezza e indipendenza, segnando una nuova fase artistica, ancora più matura e libera da schemi, dopo il suo esordio solista con l'album "Humus" (Maciste Dischi 2016), e l'intenso periodo con gli io?drama.

Il cantautore alterna racconto e sfogo, intimità e slancio, su un tessuto sonoro che intreccia ritmiche anni '70, chitarre enigmatiche e archi vibranti, costruendo un suono caldo, vivo e denso di tensione emotiva.

"Equatore" è il primo capitolo di "Dopo la bomba", un EP di quattro brani che usciranno a distanza di poche settimane l'uno dall'altro fino a gennaio 2026. Un viaggio nel tempo della trasformazione, dedicato a ciò che resiste, sopravvive e rinasce dopo ogni cambiamento radicale. Un ritorno profondamente personale, in cui ogni brano diventa parte di un racconto più ampio, necessario e vivo.

"È nata nei giorni in cui cercavo di tenere insieme tutto: la vita, le canzoni, il tempo che scappa - racconta Pollio - Equatore parla di fatica e di libertà, di amor proprio e indipendenza. Di quando smetti di controllare e impari a lasciarti andare. Come l'acqua a volte ti adatti, a volte travolgi. E quando sembri fermo, in realtà sei in movimento."

Da un'idea di Pollio con la regia di Luca Kudu Anello, il video è stato girato negli interni dell'Arci Bellezza Milano.

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