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Piatti Unici, il cibo per sensibilizzare sulle malattie rare

di TMNews mercoledì 19 novembre 2025
2' di lettura

Roma, 19 nov. (askanews) - Unire il tema delle malattie rare e delle disabilità con quello della nutrizione creando un parallelismo tra il cibo, come unione di più ingredienti, e la cura, come approccio multidisciplinare: questo l'obiettivo del nuovo progetto del Centro di Coordinamento Malattie Rare della Campania con il supporto di UNIAMO, Federazione Italiana Malattie Rare, e realizzato grazie al contributo non condizionante di Chiesi Global Rare Diseases. L'evento ha visto la realizzazione di quattro piatti preparati dallo chef Luca Pappagallo, ciascuno dei quali è stato affiancato dall'intervento di un esperto per raccontare, attraverso la preparazione della pietanza, un aspetto cruciale della gestione di queste malattie.

Giuseppe Limongelli, Direttore Centro di Coordinamento Malattie Rare Regione Campania, ha dichiarato: "L'Italia ha uno dei sistemi legislativi più avanzati. Il nostro ordinamento vanta una legge, la n°175 del 2021, una legge quadro sulle malattie rare, abbiamo anche un piano nazionale, il secondo piano nazionale è Malattie Rare, abbiamo un CoNaMr, un Comitato Nazionale Malattie Rare, che lavora proprio per attuare il piano, e abbiamo recentemente avuto l'applicazione di nuovi LEA. C'è veramente tanto lavoro da fare, lo stiamo facendo, lo stiamo portando avanti, proprio per cercare di attuare percorsi sempre più omogenei, ma allo stesso tempo che possano rispondere ai bisogni, anche personalizzati".

Il progetto si configura come un modo per sensibilizzare su un tema delicato, andando a trattare tutte le sfide e le dinamiche che ruotano attorno sia alla persona con malattia rara, sia alla famiglia che alle reti di supporto.

Annalisa Scopinaro, Presidente UNIAMO (Federazione Italiana Malattie Rare), ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Le associazioni dei pazienti chiedono una presa in carico che sia olistica, cioè qualcosa che dalla diagnosi accompagni in un percorso di presa in cura all'interno dei centri ospedalieri e faccia raggiungere più velocemente terapie con l'aiuto della ricerca. Chiaramente in questo percorso abbiamo delle difficoltà che sono, tra le varie, quelle della transizione e della diagnosi che è ancora troppo lenta".

L'esperienza è stata immortalata in un mini-documentario e le ricette presentate, insieme a ricette ideate per persone con esigenze nutrizionali specifiche, sono state raccolte in un ricettario speciale. Creato grazie all'aiuto di un nutrizionista, ogni piatto della raccolta ha raccontato un percorso di vita autentico, da cui prende il nome "Piatti unici", formando così non solo un ricettario, ma uno spazio di condivisione e rappresentazione, che invita a cucinare con cura, rispetto e creatività.

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Ceramica: prima riunione del tavolo, si discute di Green deal

Sassuolo (Modena), 19 nov. (askanews) - "Dobbiamo posizionare una nuova strategia per la tenuta competitiva" dell'industria ceramica italiana, che vale 7,6 miliardi di fatturato con l'80% di export ma rischia di perdere la sua identità produttiva a causa degli oneri del sistema europeo Ets. Il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, ha convocato questa mattina a Sassuolo il primo Tavolo Settoriale con Confindustria Ceramica e le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.

"Abbiamo bisogno di posizionare una nuova strategia rispetto alla tenuta competitiva di un settore così strategico per il nostro paese - ha spiegato Colla - Non dimentichiamo che le ceramiche fanno 80% di export, molto valore aggiunto, è veramente un made in Italy".

"Vogliamo aprire una nuova discussione anche rispetto a uno scenario che si sta modificando in Europa - ha proseguito il vicepresidente e assessore regionale allo Sviluppo economico -. Dobbiamo andare a fare quella discussione del nuovo Omnibus sull'ambiente europeo. Con il presidente della Regione saremo insieme a Bruxelles per dire al commissario: attenzione, non è che non vogliamo la sostenibilità ma la dobbiamo accompagnare con investimenti. La sostenibilità deve essere un fattore di competitività, quindi serve la modifica dell'Ets per permettere che quelle risorse ritornino ad avere investimenti di qualità sia in tecnologia che in sostenibilità".

"Se lasciamo l'Ets così non si dà nemmeno una risposta alla CO2 perché se non vendiamo in Italia i nostri concorrenti sono indiani, turchi, cinesi che non sanno neanche cos'è l'emission trading" ha aggiunto Colla.

Il settore, che conta 248 imprese con 25.920 dipendenti, si trova in una fase complessa con costi energetici elevati e oneri Ets che equivalgono a una maggiorazione del 15% del costo del gas. Nel 2024 gli investimenti hanno visto una riduzione del 20%, circa 80 milioni di euro in meno.

"Proviamo a difenderci perché altrimenti se perdiamo l'identità industriale dentro ci sono i lavoratori - ha concluso il vicepresidente - Attenzione che queste aziende rischiano di diventare commerciali e la produzione la vanno a fare da altre parti. Non è il modello che noi vogliamo in Emilia-Romagna".

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Restare, partire, tornare - Il roadshow, prima tappa a Macerata

Roma, 19 nov. (askanews) - Il 21 novembre il Teatro Lauro Rossi di Macerata apre le porte alla prima tappa di 'Restare, Partire, Tornare - il roadshow', un viaggio in sette appuntamenti nell'area del cratere sismico del 2016 per incontrare i giovani che vogliono essere protagonisti del futuro dei propri territori.

L'iniziativa fa parte del progetto 'Ripartiamo Insieme - area del Cratere 2016', promosso dal Commissario di Governo per la Ricostruzione e Riparazione Sisma 2016 insieme al Ministro per lo sport e i giovani, attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, e nasce in continuità con il Festival della Restanza e della Tornanza che lo scorso giugno ha posto le basi per un nuovo protagonismo giovanile nelle aree interne dell'Appennino centrale.

'Ci sono due scommesse che ci stanno a cuore: ricostruire le case e contrastare lo spopolamento', dichiara Guido Castelli, Commissario Straordinario per la Ricostruzione e Riparazione Sisma 2016. 'In entrambi i casi è fondamentale il ruolo dei giovani e delle comunità. Dal Festival della Restanza e della Tornanza dello scorso giugno a questo roadshow, la nostra missione di riparazione sociale ed economica si fa sempre più concreta. Vogliamo che fare impresa nel cratere non sia vista come una scelta eroica, ma come un'opportunità reale anche per chi vuole innovare. I dati ci danno ragione: tra il 2022 e il 2024 i nuovi posti di lavoro nell'area del cratere sono aumentati del 12,4%. La ricostruzione finalmente sbloccata, i progetti di NextAppennino, i bandi per l'autoimprenditorialità giovanile che stiamo preparando: tutto questo non è retorica, è metodo. È strategia. È una visione di rilancio economico che permette ai giovani di non andar via e alle imprese di tornare ad essere fiorenti. Il resto viene da sé.'

'Restare, Partire, Tornare' non è solo un percorso di riflessione, ma un'opportunità concreta per i giovani tra i 18 e i 35 anni di scoprire strumenti, storie e reti per costruire il proprio futuro professionale senza lasciare le proprie radici. Ogni tappa alterna talk ispirazionali con imprenditori e content creator di successo, workshop partecipativi e momenti di networking, in un format che unisce contenuti di qualità e un'atmosfera coinvolgente.

'Macerata è una città che vive dell'energia della sua Università e della sua Accademia, e che da sempre forma eccellenze', sottolinea Francesca D'Alessandro, Vicesindaco di Macerata. 'L'Università non è fuori dal centro, ma dentro il cuore della città: studenti e docenti animano le piazze, sostengono le attività produttive, costruiscono insieme a noi il tessuto culturale ed economico. Ospitare 'Restare, Partire, Tornare' al Teatro Lauro Rossi significa riconoscere che qui non si formano solo professionisti che poi devono andare altrove: qui si possono costruire imprese vere, competitive, innovative. Vogliamo che i nostri giovani capiscano che Macerata non è solo un luogo dove studiare, ma dove fare impresa, dove trasformare competenze in progetti concreti. Rafforzare queste reti di collaborazione tra formazione, territorio e imprenditorialità è la chiave per un futuro che non sia solo promesso, ma costruito giorno per giorno.'

La giornata al Teatro Lauro Rossi, condotta da Marco Carrara, giornalista e conduttore televisivo, prenderà il via alle ore 16:00 con un warm-up creativo per rompere il ghiaccio e introdurre la modalità partecipativa che caratterizza l'intero evento. L'apertura sarà accompagnata da un'esibizione live che darà il ritmo alla giornata. Seguiranno i saluti istituzionali del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, che inaugurerà ufficialmente il roadshow sottolineando il valore dell'iniziativa per il territorio e per le nuove generazioni. 'Voci in scena': dal talento al progetto concreto Il cuore pulsante dell'evento sono i talk ispirazionali: non lezioni frontali, ma racconti veri di chi ha scelto di scrivere il proprio futuro partendo dai propri luoghi. Sono storie di esperienze personali diventate successi imprenditoriali, nate dalla capacità di mettersi in gioco e trasformare un'intuizione in realtà concreta. Persone che hanno fatto delle proprie soft skills - la creatività, la resilienza, la capacità di fare rete - il motore del cambiamento, costruendo progetti solidi e scegliendo consapevolmente di restare e investire nel territorio.

Sul palco del Teatro Lauro Rossi saliranno quattro voci che incarnano modi diversi di stare al mondo e di fare impresa: Cesare Catà è filosofo, performer e scrittore. La sua storia dimostra che cultura e pensiero critico non hanno bisogno delle grandi città per fiorire: anzi, possono trovare terreno ancora più fertile nei territori dell'Appennino, dove il radicamento diventa scelta di valore, non limite geografico. Cesare racconta come si possa costruire una vita intellettuale intensa e connessa partendo da dove si è, trasformando la 'restanza' in una forma di resistenza creativa e produttiva. Giulia Cimarelli ha fatto della passione per il cibo una professione. Content creator e fondatrice del progetto 'Me piace magnà', Giulia ha capito che raccontare il territorio attraverso le sue tradizioni culinarie - con ironia, autenticità e un linguaggio contemporaneo - poteva diventare non solo un modo per costruire una community, ma un vero e proprio lavoro. La sua è la storia di chi ha saputo leggere i trend digitali senza perdere il legame genuino con le proprie radici, trasformando Instagram in una vetrina per l'identità locale.

Jacopo Corona ha scelto un settore antico - quello della panificazione artigianale - e lo ha riletto con occhi nuovi. Founder del microbiscottificio Frolla e Presidente di CNA Panificatori Ancona, Jacopo ha trasformato un'impresa artigianale in un modello di inclusione lavorativa: oggi il suo team conta 35 persone con disabilità che lavorano in tutte le fasi produttive, dimostrando che qualità artigianale e impatto sociale possono crescere insieme. La sua storia dimostra che l'innovazione non richiede sempre qualcosa di completamente nuovo: a volte basta saper guardare ciò che già c'è - un biscotto, una tradizione - e dargli un significato più profondo. Niccolò Cipriani ha fondato Rifò Lab, una delle realtà più interessanti dell'economia circolare e della rigenerazione tessile in Italia. Niccolò ha dimostrato che sostenibilità e business non solo possono convivere, ma devono farlo. La sua è una storia di innovazione radicale: ha preso un'industria tradizionale come quella tessile e l'ha ribaltata, creando un modello che valorizza gli scarti, riduce gli sprechi e compete sul mercato nazionale e internazionale senza perdere l'attenzione al territorio e alla comunità. Quattro percorsi diversi, quattro settori differenti, ma un denominatore comune che li tiene insieme: la capacità di leggere il proprio contesto come un'opportunità e non come un vincolo. Tutti hanno saputo valorizzare competenze trasversali - dalla comunicazione alla visione strategica, dalla capacità di innovare a quella di fare rete - per costruire progetti che generano valore economico, certo, ma anche sociale e culturale. Per sé e per la propria comunità.

A suggellare gli interventi, la partecipazione di Angelo Mellone, Direttore Intrattenimento Day Time della Rai, porta sul palco lo speech 'Vorrei ma posso', un racconto sincero e senza filtri del suo percorso professionale. Giornalista, scrittore, musicista, docente universitario: Angelo incarna la figura del professionista eclettico che ha saputo costruire una carriera nei media nazionali senza dimenticare le proprie origini. Nato a Taranto e trasferitosi a Roma per studiare, il suo è un esempio di come si possa raggiungere i vertici del sistema televisivo italiano mantenendo un legame profondo con il Sud e con i territori. Nel suo intervento affronta con ironia e lucidità il tema degli ostacoli apparenti, delle scelte difficili e di come trasformare i 'non posso' in opportunità concrete, dimostrando che la gavetta, il talento e la capacità di reinventarsi continuamente sono le chiavi per costruire un percorso professionale solido e gratificante.

Al termine degli interventi, i partecipanti saranno coinvolti in una SWOT Analysis collettiva realizzata con strumenti digitali interattivi. L'obiettivo è mappare insieme punti di forza, debolezze, opportunità e criticità del contesto giovanile e del tessuto socio-economico locale, trasformando l'evento in un momento di co-progettazione e ascolto attivo.

Non è un convegno in cui si ascolta passivamente: è uno spazio in cui le idee dei giovani vengono raccolte, valorizzate e possono diventare il punto di partenza per azioni concrete sul territorio.

'Restare, Partire, Tornare' si rivolge a chi crede che i territori dell'Appennino centrale non siano solo luoghi da cui partire, ma spazi di opportunità dove costruire progetti innovativi e sostenibili. A chi vuole scoprire come trasformare le proprie competenze in un'attività imprenditoriale. A chi è pronto a mettersi in gioco e a chi cerca ispirazione, strumenti e connessioni per dare forma alle proprie idee.

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Cambio di comando Nato al Jfc Naples, Wikoff succede a Munsch

Napoli, 19 nov. (askanews) - Si è tenuta, presso il Comando lnterforze Alleato di Napoli a Lago Patria, la 33ma cerimonia di cambio di comando durante la quale I'ammiraglio USA George M. Wikoff è succeduto all'ammiraglio Stuart B. Munsch. L'ammiraglio Wikoff si accinge a ricoprire uno dei più importanti incarichi USA in Europa visto che comanderà contemporaneamente anche le Forze Navali USA in Europa e in Africa. ll Comandante Supremo delle Forze Alleate in Europa e Comandante delle Forze USA in Europa, il generale Alexus G. Grynkewich e il comandante delle Forze USA in Africa, generale Dagvin R.M. Anderson, hanno presieduto la cerimonia. Nel suo discorso, il generale Grynkewich ha dato il benvenuto all'ammiraglio Wikoff nella NATO. "Considerato I'allineamento dei nostri avversari e I'instabilità nella nostra regione, I'ammiraglio Wikoff si unisce a noi in un momento cruciale" ha affermato, sottolineando che è I'ufficiale giusto per affrontare una qualsiasi sfida. "Hai la mia piena fiducia, così come la hanno i leader militari di tutte le 32 nazioni della NATO". Wikoff è stato in precedenza Comandante del Comando Centrale delle Forze Navali Statunintensi, della Quinta Flotta e della Forza Navale Combinata, incarico che ha avuto dall'inizio del 2O24. Accettando il comando, Wikoff ha detto: "Mi dedicherò ad accrescere incessantemente la difesa collettiva dell'Alleanza, focalizzandomi in maniera innovativa sul combattimento, la prontezza e il partenariato".

Grynkewich ha anche reso omaggio ai successi del JFC Naples durante il comando dell'ammiraglio Munsch. "Mentre I'Alleanza tornava a concentrarsi sui compiti fondamentali di deterrenza e difesa, il JFC Naples, sotto la guida dell'ammiraglio Munsch, ha risposto alla chiamata", ha dichiarato Grynkewich. "Vi siete trasformati in un quartier generale warfighting e avete mantenuto la leadership nelle missioni e operazioni più impegnative della NATO''. Durante la cerimonia, l'ammiraglio Munsch è stato insignito della medaglia di servizio meritorio della NATO che gli é stata consegnata da Grynkewich, la medaglia statunitense della Legione al Merito consegnata da Anderson e l'Ordine al Merito della Repubblica ltaliana consegnata da Luciano Antonio Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa italiana.

Munsch, che aveva assunto il comando del JFC Naples il 27 Giugno 2022, ha supervisionato la sua trasformazione in un comando "warfighting". Durante il suo periodo di comando, I'ammiraglio si è focalizzato su tre settori chiave: definizione dell' ambiente operativo, test dei piani di difesa del comando e promozione all'apprendimento istituzionale per migliorare il rendimento. "Sono enormemente fiero della squadra alleata di Napoli e anche del lavoro di vitale importanza che abbiamo fatto insieme per arrivare ad un comando "warfighting" degno di nota" ha detto I'ammiraglio. "La dedizione di noi tutti ha avuto un ruolo fondamentale nel rafforzare la capacità di dissuasione e la postura difensiva entro e al di fuori del confine del fianco Sud". Durante il suo periodo di comando, Munsch ha rafforzato sicurezza, stabilità e importanti partenariati in tutta la regione. "Fiducia, deterrenza, difesa" ha ripetuto Munsch più volte.

"La forza della NATO sta nella duratura fiducia costruita tra gli Alleati che rappresenta il fondamento della nostra sicurezza collettiva" dice I'Ammiraglio Munsch, e aggiunge "non possiamo aumentare la fiducia solo nei momenti di crisi ed è per questo che dobbiamo coltivarla quotidianamente. Questa profonda fiducia reciproca mette i nostri Comandi nella condizione di dar forma all'ambiente operativo permettendoci un'efficace azione di dissuasione e di difesa nell'intero territorio dell'Alleanza". Testando i piani di difesa, Munsch ha dato nuovo e significativo slancio alla prontezza. Ha sovrinteso alla messa a punto del Piano Regionale per il Sud Est. Ha inoltre perseguito con notevole determinazione I'integrazione dei piani di difesa nazionali degli Alleati. ll Comando ha sovrinteso alla conduzione, da parte delle Forze NATO, di rischieramenti su larga scala durante I' Esercitazione STEADFAST DART 2025 arrivando a testare con successo lo schieramento di forze lungo il fianco Est della NATO. Durante l'esercitazione, si è altresi messo in atto il primo schieramento della Forza di Reazione Rapida della NATO (ARF). lnoltre, il Comando ha gestito il primo rischieramento della ARF nei Balcani Occidentali, a supporto di KFOR, per testare la propria capacità di reazione rapida. ll Comando ha anche sovrinteso alle attività NATO di Vigilanza Accresciuta. Tra queste si annoverano quelle della serie NEPTUNE STRIKE. Munsch ha presieduto oltre cinque avvicendamenti di Comandanti delle Forze NATO in Kosovo (KFOR) e, in due occasioni, ha guidato il loro operato durante i pi gravi episodi di violenza verificatisi dalla guerra del 1999, evitando così l'allargamento del conflitto e il riaccendersi della guerra.

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Libri, "Il coraggio di scegliere" di Davide Banzato

Roma, 19 nov. - "Il coraggio, la scelta e il saper scegliere, la paura e come superarla, il discernere il meglio per dare un senso pieno alla nostra vita: queste sono le sfide più difficili, oscure e al tempo stesso luminose, dell'esistenza di tutti noi. In un'epoca segnata da incertezze e smarrimenti, questi sono i temi che sant'Agostino ci aiuterà ad affrontare". Davide Banzato, nel suo ultimo libro, "Il coraggio di scegliere. Il mio viaggio con Sant'Agostino", riflette sul tema della scelta.

Scegliere non è mai facile, soprattutto quando la vita ci mette di fronte a dilemmi complessi, situazioni spigolose, zone grigie dove il confine tra bene e male si fa sottile. Quando la tempesta ci travolge, servono discernimento, libertà interiore e una forza nuova per non restare paralizzati dalla paura. Come vincere i timori più profondi? Come optare per il massimo bene possibile quando le alternative sembrano tutte imperfette? Come non restare schiacciati dall'ansia, dal panico, da relazioni nocive? Come riuscire a essere liberi? In questo libro, Davide Banzato non ci offre risposte preconfezionate, ma spunti per avviare una ricerca personale e spirituale autentica. Con la sua voce limpida e diretta ci guida in un percorso intenso, ricco di sfide ma anche di rivelazioni, intrecciando il proprio vissuto a quello di un compagno di viaggio d'eccezione: sant'Agostino. Un uomo dalle mille sfaccettature, che ha vissuto profonde contraddizioni e che - proprio per via della sua inquietudine e dei suoi errori - è diventato per don Davide punto di riferimento nei momenti più delicati; un animo inquieto e appassionato, alla costante ricerca di verità e amore autentico, capace di parlare al cuore di tutti grazie a riflessioni che risuonano nel nostro tempo, come quella sulla guerra giusta , e di spronarci a non temere il dubbio, a non fuggire il turbamento, ad avere il coraggio di cambiare. Queste pagine non raccolgono lezioni né rigidi insegnamenti, ma ci donano preziose chiavi di lettura per orientarci nel presente e costruire la nostra libertà, senza paura di scegliere ogni giorno chi vogliamo essere.

Davide Banzato, nato a Padova nel 1981, nominato Missionario della Misericordia da papa Francesco, è a servizio dei giovani nel disagio presso la comunità Nuovi Orizzonti, fondata da Chiara Amirante, in missioni in Italia e all'estero. Scrive per varie testate giornalistiche, conduce il programma "I viaggi del cuore" su Canale 5 e rubriche radiofoniche. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il premio Moige nel 2024 e il premio giornalistico Buone Notizie , edizione speciale In Giubileo , nel 2025. È autore dei bestseller Tutto ma prete mai (2021) e Cerca il tuo orizzonte. Rialzarsi e ripartire oggi (2023) con papa Francesco, entrambi pubblicati da Piemme, e del libro per ragazzi Un pezzo di Cielo solo per te (ElectaJunior 2024).

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