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Manovra, tributaristi: tutela malattia per tutti i professionisti

di TMNews giovedì 20 novembre 2025
1' di lettura

Roma, 20 nov. (askanews) - "Nella memoria depositata presso la Commissione Bilancio e Tesoro del Senato, in relazione alla manovra di bilancio per il 2026, abbiamo ribadito una proposta emendativa sulla tutela del professionista in malattia, che oggi è limitata ai professionisti ordinistici, e non include i professionisti associativi di cui alla legge 4 del 2013. Tale richiesta è stata anche formalizzata da cinque confederazioni nazionali, che hanno ribadito questa necessità: una modifica della norma che renderebbe più equa la tutela del professionista in malattia e infortunio o in maternità a rischio, oggi limitata solo a una parte del mondo professionale". Lo ha detto Riccardo Alemanno, presidente dell'Istituto Nazionale Tributaristi, a margine del XXIV Convegno INT, "Tributaristi e Intelligenza Artificiale - Regole, deontologia e opportunità", svoltosi a Roma.

"Sono stati poi presentati anche modifiche per quanto riguarda l'attività professionale, il concordato preventivo e anche la rottamazione quinquies, che speriamo sia l'ultima di questa sequela di interventi sulle cartelle e le iscrizioni a ruolo e di operare la salvaguardia dei contribuenti in difficoltà nel momento dell'accertamento del mancato pagamento, del mancato adempimento, e non aspettare l'iscrizione a ruolo", ha concluso.

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Fedriga: indecente proteste per sport, antisemitismo dilagante

Bologna, 20 nov. (askanews) - "E' qualcosa di indecente e indecoroso le proteste per una partita di sport che dovrebbe essere quello che unisce". Lo ha affermato il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine del convegno "In città" organizzato da Confcommercio a Bologna, riferendosi alle tensioni per la partita Virtus-Maccabi Tel Aviv.

"Vedo un antisemitismo dilagante, purtroppo, non solo in Europa e nel nostro paese, che non viene combattuto con sufficiente chiarezza e mascherato da antisionismo - ha detto Fedriga -. Ma in realtà è sotto è un palese antisemitismo con anche dichiarazioni aberranti sentite in televisione che richiamano quelle che diceva Hitler con la potenza economica degli ebrei che comandavano il mondo".

"Lo sentite in televisione oggi, oggi nel 2025 - ha proseguito il presidente -. Penso che sia qualcosa di inaccettabile che alimenta anche poi i fanatici che portano violenza nelle nostre città con la scusa della Palestina, ma in realtà alimentano e promuovono l'antisemitismo".

TMNews

Lepore: molto preoccupato, forte tensione in tutte città europee

Bologna, 20 nov. (askanews) - "Sono molto preoccupato perché in tutte le città d'Europa c'è forte tensione" sulla partita tra Virtus e Maccabi Tel Aviv di domani al PalaDozza. Lo ha affermato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, a margine del convegno "In città" organizzato da Confcommercio, spiegando che "la città si sta organizzando per l'evento" con "una zona interclusa, una sorta di zona rossa con un doppio filtro per far passare le persone che hanno il biglietto e garantire l'incolumità dei residenti e dei negozianti".

"Speriamo che a Bologna si riesca a tenere lontane persone che vogliono rovinare la giornata di domani" ha dichiarato Lepore. Con il ministro Piantedosi "ci siamo già parlati, ci siamo già detti cosa pensiamo. Il ministro ha deciso di andare avanti e adesso bisogna fare in modo che ci siano meno problemi possibili per la nostra comunità".

"Abbiamo già svolto due comitati per l'ordine pubblico - ha proseguito il sindaco - Il primo di una decina di giorni fa dove tutto il consesso, Virtus compreso, aveva assunto l'orientamento di individuare un'alternativa di data o di luogo. Poi il ministro che non fa parte del comitato per l'ordine pubblico intervenendo in un'intervista ha detto che secondo lui la partita andava fatta, quindi è evidente che poi il prefetto e questore hanno cambiato orientamento". Il sindaco "non può assumere un'ordinanza difforme da questa impostazione - ha spiegato Lepore - Non è possibile per me volendolo assumere una decisione diversa. Non intendo polemizzare con la comunità ebraica. Abbiamo bisogno di usare la testa da qui a domani per gestire al meglio la situazione".

Sul confronto con Milano, il sindaco ha precisato: "Il forum di Assago è molto lontano dal centro di Milano e per questo ho proposto una situazione simile, cioè di giocare all'Unipol Arena in fiera per avere una gestione dell'ordine pubblico con meno impatto sulla città. Milano sta facendo quello che si deve fare, giocare lontani da situazioni di pericolo per la cittadinanza. Non c'è un caso bolognese - ha concluso Lepore - Ci sono problematiche di ordine pubblico che vanno gestite. In Spagna le squadre italiane giocano a porte chiuse, in Turchia o a Belgrado a volte le partite non si svolgono".

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Confronto sull'evidenza scientifica sugli imballaggi in plastica

Roma, 20 nov. (askanews) - Presso il dipartimento di Economia Aziendale dell'Università Roma Tre, è andato in scena il convegno "Evidenze scientifiche e percezioni sugli imballaggi in plastica: un confronto necessario", promosso dall'Osservatorio Plastica e dalla stessa università. Un incontro che ha riunito imprese, comunicatori scientifici, associazioni ambientaliste e dei consumatori per un confronto su come si costruisce un'informazione attendibile su un materiale tanto diffuso quanto discusso. E' intervenuto così in merito Carlo Alberto Pratesi, Professore ordinario di Marketing, Innovazione e Sostenibilità dell'Ateneo: "Di plastica si parla molto, a volte a sproposito, a volte con competenza. Di certo le persone sono interessate a capire meglio quali sono le problematiche, quali sono i rischi e quali sono le opportunità legate alla plastica, in particolare al packaging. L'università ha il compito di fare chiarezza con dati scientifici, con ricerche, spiegando bene quali sono le differenze, banalmente anche tra i vari tipi di plastica e quindi i vari modi per renderla sostenibile. Quindi diciamo fa un po' da produttore di dati che poi devono essere divulgati per consentire alle persone di capire bene qual è il problema legato alla plastica".

Con IPPR è stata poi presentata un'indagine che ha permesso di fornire un'immagine aggiornata sull'impiego della plastica riciclata in Italia, confermando una filiera dinamica e tecnologicamente avanzata. A parlarne sono stati Maria Cristina Poggesi, direttore dell'Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR) e Davide Pollon, Responsabile Ricerca e Sviluppo di COREPLA: "Siamo qua per dimostrare che la plastica in Italia viene raccolta, riciclata e davvero riutilizzata per creare nuovi oggetti, in particolare nuovi imballaggi che sono oggetto di tante normative a livello europeo e nazionale. Siamo qua per creare consapevolezza su quella che è un'eccellenza italiana. Quindi non soltanto il riciclo. Noi sappiamo sempre da tante notizie che l'Italia è al top nel mondo del riciclo ma è al top anche nel mondo del riutilizzo, nell'impiego delle plastiche riciclate" ha dichiarato Poggesi. "Se vogliamo raggiungere gli obiettivi sfidanti europei, non è più sufficiente andare a raccogliere imballaggi in plastica, ma dobbiamo investire in ricerca e sviluppo. Dobbiamo comunicare in maniera corretta, dobbiamo trovare nuove applicazioni per la plastica riciclata e, specialmente, basare tutti i dati e tutta quella che è anche una cosa di comunicazione su fatti tecnici, su fatti scientifici e quindi l'importanza della ricerca e sviluppo, dell'innovazione e la collaborazione tra tutti gli enti, dalle aziende, dai comuni cittadini e dagli stakeholder. Solo così si potranno poi effettivamente raggiungere gli obiettivi e prendere delle decisioni su base tecniche e scientifiche" ha aggiunto Pollon.

Nella seconda parte del convegno, dedicata a "Comunicare la scienza", si è invece esplorato il ruolo dei media nella costruzione dell'immaginario pubblico. Come evidenziato, la comunicazione rischia troppo spesso di polarizzare il dibattito. C'è bisogno quindi di un dialogo costante tra tutti i mondi, da quello accademico a quello delle industrie, per superare percezioni distorte e agevolare scelte più consapevoli per la transizione ecologica.

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Sangalli: città bene comune, quando muore negozio muore città

Bologna, 20 nov. (askanews) - "Il declino urbano non è una battaglia di categoria, ma è una responsabilità condivisa" e serve "fare questa importante battaglia per una ragione molto semplice: perché la città è un bene comune e i beni comuni vanno difesi, vanno tutelati". Lo ha affermato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a margine del convegno "In città" promosso dall'associazione a Bologna.

"Ci sono due emergenze, due priorità - ha piegato Sangalli -. La prima è quella di fare ritornare ad essere illuminati e quindi ritornare alla vita i locali sfitti attraverso canoni più calmierati. E la seconda sostenere e incentivare l'innovazione e le nuove tecnologie".

"Il progetto che noi abbiamo presentato che richiede anche un'agenda urbana nazionale vuole proprio tutelare e difendere questo importante bene comune che è la città - ha proseguito il presidente - E nella città difendere anche, rispettando il pluralismo distributivo, il piccolo commercio, il commercio di vicinato, perché comporta sicurezza, attrattività e una valorizzazione di alcuni passaggi che rendono una città bella, viva".

"Quando si spegne un negozio, quando si spegne un'insegna, è un pezzo di città che muore" ha concluso Sangalli.

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