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Spagna, vince Rajoy ma senza maggioranza un "governo all'italiana"

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Lucia Esposito

Una mini rivoluzione c'è stata, non abbastanza per imporsi sui partiti tradizionali ma sufficiente a mettere fine a un bipartitismo che in Spagna durava da oltre 30 anni. I popolari del premier Mariano Rajoy si confermano il primo partito alle elezioni politiche del Paese con oltre il 28% dei consensi, ma non ottengono la maggioranza assoluta dei 176 seggi per governare come era nelle previsioni. La vera sorpresa è che i socialisti del PSOE restano il secondo partito al 22% , di poco sopra la rivelazione Podemos che li insidia al 20%. Delusione invece per Ciudadanos: il neo partito centrista si ferma al 13% dei consensi. Il risultato è che la Spagna esce dalle urne quanto mai frammentata, senza un vero vincitore. Probabile un governo di larghe intese che potrebbe addirittura vedere assieme socialisti e conservatori.