Di Franco Bechis

Pd, tutti a cena che paga Ignazio Marino

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Andrea Tempestini

Nell'attesa delle dimissioni "spintanee" più che spontanee di Ignazio Marino dalla carica di sindaco di Roma il Pd vive fra larghi imbarazzi e qualche sfottò lo scandalo della carta di credito e dei vini a 80 euro messi in conto ai cittadini della capitale. Non pochi cercano di sfuggire ai microfoni per non dire quello che pensano davvero, come Alessia Morani e Lia Quartapelle. Simona Malpezzi prova una blanda difesa, piuttosto canzonatoria: "Se ha pagato cena a sua moglie con la carta di credito del Comune, ha sicuramente sbagliato. Io al posto suo? Mai avuta una carta di credito pubblica, e comunque io sono ospite di mio marito. Bottiglie di vino da 80 euro? Proprio no: mio marito è astemio, ho anche questa sfortuna". Gennaro Migliore si trincera dietro un "non ne so niente. Posso dire che Marino non mi ha mai invitato a cena...". Velenoso invece Pierdomenico Martino: "Mi sembra che la carta di credito serva a Marino per offrire cena a sua moglie, no?”. E aggiunge: "Noi parlamentari non abbiamo una carta di credito. E nemmeno con la mia comprerei una bottiglia di vino da 80 euro..." di Franco Bechis @FrancoBechis