Tajani (Forza Italia) a Bechis: "L'Ue mi ha tolto scorta e stipendio"
"Quando ho deciso di candidarmi al parlamento europeo dal giorno dopo la commissione Ue ha congelato il mio incarico di commissario, mi ha tolto lo stipendio, la scorta e l'auto blu. Questo non avviene in Italia per un ministro che si candida, ma io trovo che sia giusto così". Lo rivela il vicepresidente (congelato) della commissione Ue, Antonio Tajani, a L'Abitacolo, la web trasmissione di Liberoquotidiano.it. Tajani commenta anche le rivelazioni fatte a libero da un maresciallo della guardia di finanza sulla strumentalità di alcune visite fiscali fatte alle imprese: "Vogliono mostrare i muscoli? Vadano a Scampia a fare questi controlli. Sai quanto nero trovano da quelle parti? Tutta la contraffazione, la droga, l'illegalità. Lì c'è evasione vera, e oltretutto c'è anche danno alle imprese sane e all'occupazione. Le nostre città sono invase da extracomunitari che spacciano merce contraffatta. Comincino a prendere da lì, a smontare l'illegalità. Trovino i mandanti di questi poveri immigrati che sono solo l'anello finale della catena. Quelle sono cifre serie da recuperare per il fisco. Sono battaglie vere, più efficaci dello spot e della propaganda a cui assistiamo". Tajani si lamenta anche della scarsità delle misure prese dal governo di Matteo Renzi per i pagamenti dei debiti della p.a. con le imprese: "Renzi ha fatto promesse solenni. Disse che avrebbe pagato tutti i debiti della pubblica amministrazione con le imprese. E non mi pare che l'impegno sia stato mantenuto. Così le imprese continuano a sparire, mentre Equitalia e il fisco italiano le inseguono. Forse sarebbe meglio mandare controlli di Equitalia e della guardia di Finanza in qualche amministrazione pubblica o in qualche Regione del Sud dove si paga a 1.200 giorni i fornitori per vedere quel che si combina". Infine il commissario uscente della Ue torna sulle parole di Silvio Berlusconi che hanno fatto infuriare la Germania: " molti miei colleghi hanno capito benissimo il senso delle parole di Berlusconi. Altri hanno versato benzina sul fuoco, strumentalizzando quelle parole. Su questo in prima fila è stato il candidato socialista alla guida della commissione, Martin Schulz, che ha distorto Berlusconi perché vuole creare una spaccatura fra Forza Italia e il resto del Ppe, così le elezioni europee le vincono i socialisti e lui fa il presidente della nuova commissione".