"Quanto al prezzo della benzina, se vuole aiutarci con il suo amico Mohammed bin Salman, aiuterà il Paese": Giorgia Meloni lo ha detto ironicamente a Matteo Renzi durante il question time al Senato. Tutto è partito dalla domanda del leader di Italia viva, che ha accusato la premier di "fare un disegno paradisiaco del Paese che non corrisponde alla realtà". L'ex segretario del Pd ha anche fatto degli esempi di cose che sarebbero peggiorate nell'ultimo anno e, tra le altre cose, ha citato l'aumento del prezzo della benzina.
Di fronte alle accuse, allora, la presidente del Consiglio ha risposto a tono, facendo riferimento a un aspetto personale di Renzi: "Se ci vuole dare una mano con il suo amico Mohammed Bin Salman…". Il riferimento è al principe ereditario dell'Arabia Saudita.
Prima di rispondere, tra l'altro, la Meloni ha ringraziato Renzi per "l'assist, da lei non me l'aspettavo". Dunque, ha parlato delle ottime conferme arrivate dalle agenzie di rating e dello spread che è ai livelli più bassi da anni. E ha sottolineato che l'Italia ora "può stare in Europa a testa alta". Infine, tornando sul prezzo dei carburanti, ha detto: "Non abbiamo la bacchetta magica per fare i miracoli. Per esempio, il costo della benzina come lei sa dipende soprattutto dalle scelte che fanno i Paesi che detengono il petrolio: se ci vuole dare una mano con il suo amico Mohammed Bin Salman, forse ci aiuta ad abbassare il prezzo, visto che avete buoni rapporti".
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Lo scontro a Milano tra antagonisti e centri sociali contro la Polizia
Video a cura di Alessandro Aspesi
"Bonelli e Fratoianni in piazza a Milano". Il duo si è unito alla protesta contro il Remigration Summit in corso a Gallarate e "terrà un comizio pro-Palestina e contro le destre". Il motivo? "Queste vogliono espellere i clandestini che delinquono".
Il video di Alessandro Gonzato
"L'organo ufficiale della polizia di Stato: Libero". A prendersela con il quotidiano è un manifestante sceso in piazza a Milano per protestare contro il Remigration Summit, l'incontro in corso a Gallarate. Per l'uomo "i compagni" sono "trattati come terroristi". Poi l'appello: "A fianco del popolo palestinese e dei lavoratori".
Video a cura di Alessandro Gonzato
I militari del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia hanno arrestato un cittadino spagnolo di 46 anni, ritenuto responsabile di introduzione nello Stato e detenzione illegale di armi da guerra e comuni, anche clandestine, con relativo munizionamento, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate. Dopo aver seguito gli spostamenti del sospetto i carabinieri hanno effettuato una perquisizione nella sua abitazione ad Aprilia e hanno trovato diversi borsoni e sacche che contenevano armi. Scoperti 7 fucili mitragliatori, 7 fucili, anche a pompa, 6 carabine, 23 pistole, tra semiautomatiche e revolver, 3 bombe a mano, circa 2.500 cartucce di vario calibro, silenziatori, 2 giubbotti antiproiettile e due uniformi delle forze dell’ordine complete. Rinvenute anche 189 banconote da 50 euro, per un valore complessivo di 9.450 euro, verosimilmente contraffatte, oltre 300 grammi di hashish.