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Emmanuel Macron, la pagliacciata: il video con cui si fa ridere dietro dal mondo intero

lunedì 10 febbraio 2025
1' di lettura

Ormai siamo alle pagliacciate. Emmanuel Macron, alla disperata ricerca di visibilità mediatica visto che la sua esperienza politica da leader europeo sembra ai titoli di coda tanto in Francia quanto a Bruxelles e dintorni, si butta sull'Intelligenza artificiale.

Il presidente francese gioca in casa, visto che al Grand Palais di Parigi si è aperto il Vertice sull'intelligenza artificiale. Una due giorni con leader politici e dell'industria tecnologica chiamati a riflettere sugli influssi e i riflessi dell'IA sui commerci, le relazioni e la società. Roba sera, serissima. Macron ha organizzato il summit in tandem con il primo ministro indiano Narendra Modi e l'obiettivo è ambizioso: la "mappatura" della governance dell'IA nel mondo e la promozione dell'idea di un'IA più etica e accessibile.

Davanti a ospiti di rilievo come il primo ministro uscente canadese Justin Trudeau e il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance (in arrivo anche il vicepremier cinese Zhang Guoqing, il leader di OpenAI Sam Altman e quello di Google Sundar Pichai) Macron ha pensato bene, forse su spinta di qualche consigliere fidatissimo, di rendersi protagonista di una boutade: dopo aver annunciato in tv "109 miliardi di euro di investimenti nell'intelligenza artificiale nei prossimi anni", ha condiviso un video sui social in cui si trasforma grazie all'IA: diventa MacGyver, balla hit anni '80 e fa il rapper Nekfeu, mettendo in guardia su potenziali abusi e i rischi a cui si va incontro se non si regolamenta questa rivoluzione. Per ora, il rischio vero è di finire derisi, 

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Fausto Carioti

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Papa, Salvini: “Ho apprezzato l'uso del termine mamma"

“Ero oggi in piazza San Pietro per il primo Regina Coeli di Leone XIV ma lo ero da credente non da segretario della Lega. Ho apprezzato che il papa oggi abbia fatto gli auguri alle mamme, usando proprio questo termine anziché come vorrebbe qualcuno della sinistra genitore 1 e genitore 2”. Lo ha detto Matteo Salvini a margine della scuola di formazione della Lega a Roma. "Anche le parole hanno un peso, sono emozionato che il Conclave abbia scelto una figura autorevole"

Papa Leone XIV si rivolge ai potenti della Terra: "Mai più la guerra"

Papa Leone XIV si è affacciato dalla Loggia delle benedizioni di San Pietro per il suo primo Regina Coeli e ha ricordato "l’immane tragedia della Seconda della seconda guerra mondiale, terminata 80 anni fa, l’8 maggio". Il pontefice ha quindi rivolto un accorato appello per la pace nel mondo: "Nell’odierno scenario drammatico di una terza guerra mondiale a pezzi, mi rivolgo anche io ai grandi della terra: Mai più la guerra", le parole di Prevost.

Putin: "Proponiamo negoziati diretti a Kiev dal 15 maggio a Istanbul"

Il presidente russo Vladimir Putin ha proposto di riavviare i colloqui diretti con l’Ucraina a Istanbul il 15 maggio, “senza precondizioni”. L’offerta è arrivata in risposta alle pressioni esercitate da parte dell’Ucraina e dei suoi alleati, che hanno chiesto a Mosca di accettare un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni. Putin ha fatto riferimento ai colloqui di pace falliti del 2022, tenutisi a Istanbul nel primo mese dell’invasione su larga scala da parte di Mosca, proponendone la ripresa senza condizioni preliminari, in dichiarazioni rilasciate ai giornalisti nelle prime ore di domenica. "Nonostante tutto, proponiamo alle autorità di Kyiv di riprendere i negoziati che hanno interrotto alla fine del 2022. Di riprendere i negoziati diretti, e sottolineo, senza alcuna precondizione. Proponiamo di iniziare senza indugio giovedì prossimo, 15 maggio, a Istanbul, dove si sono già svolti in precedenza e dove sono stati interrotti" ha detto.

 

Albania, urne aperte per le elezioni generali

Domenica, gli albanesi si sono recati alle urne per le elezioni generali: seggi aperti di prima mattina. Il primo ministro Edi Rama punta a ottenere un quarto mandato, dopo una campagna elettorale accesa incentrata soprattutto sull’impegnativo percorso del Paese verso l’adesione all’Unione Europea. Il principale sfidante di Rama è Sali Berisha. Berisha, ex presidente e primo ministro, guida il Partito Democratico d’Albania di orientamento conservatore fin dalla sua fondazione nel 1990, anno in cui le proteste studentesche segnarono la fine dell’isolamento comunista. Nel Paese, che conta 2,8 milioni di abitanti, sono 3,7 milioni gli aventi diritto al voto, includendo per la prima volta anche la diaspora, che ha potuto esprimere la propria preferenza per posta. Gli elettori sono chiamati a eleggere 140 deputati per un mandato di quattro anni, scegliendo tra 2.046 candidati appartenenti a 11 schieramenti politici, inclusi tre coalizioni.