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Rinoceronti radioattivi: l'iniezione-choc in Sudafrica

lunedì 4 agosto 2025
1' di lettura

L'Università sudafricana di Witwatersrand, assieme a funzionari del settore dell'energia nucleare e ambientalisti, ha lanciato una campagna contro il bracconaggio. Il progetto prevede l'iniezione di isotopi radioattivi nei corni dei rinoceronti. Si tratta di isotopi instabili che, anche a bassi livelli, possono essere percepiti dai rilevatori negli aeroporti e alle frontiere e ciò può portare all'arresto di bracconieri e trafficanti. I ricercatori dell'ateneo di Witwatersrand hanno fatto sapere che il materiale radioattivo non è dannoso per gli animali, così come confermato dai test. L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, intanto, stima che la popolazione mondiale di rinoceronti all'inizio del XX secolo fosse di circa 500.000 esemplari, ma che ora sia scesa a circa 27.000 a causa della continua domanda di corni di rinoceronte sul mercato nero. Il Sudafrica conta ben 16.000 esemplari ma, purtroppo, registra un'intensa attività di bracconaggio con circa 500 rinoceronti uccisi ogni anno.

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