Depositate in Cassazione le 52 firme dei senatori di Partito Demcratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra per l’indizione del referendum confermativo della riforma costituzionale della giustizia. Tra le principali novità la separazione della carriera del giudice da quella del pm, il sorteggio dei membri togati del Consiglio superiore della magistratura e l’istituzione di un’Alta corte disciplinare per i magistrati. In Piazza Cavour a Roma per l’atto ufficiale della deposizione delle firme i capigruppo a Palazzo Madama Francesco Boccia (Pd), Stefano Patuanelli (M5S) e Peppe De Cristofaro (Misto-Avs). “È arrivato il momento di chiamare i cittadini a dire no alla prevaricazione dell’esecutivo sugli altri poteri dello Stato” dichiara Boccia. “È già in atto nel Paese una discussione tra chi vuole difendere la separazione dei poteri dello Stato”. “Oggi parte la campagna referendaria” aggiunge Patuanelli. “Questa non è una riforma della giustizia ma una riforma della magistratura”. “Difendiamo la costituzione italiana da questo tentativo del governo di stravolgerla. Non a caso questa riforma arriva assieme a quella del premierato e dell’autonomia differenziata” conclude De Cristofaro.
Il Vietnam si prepara all'arrivo del tifone Kalmaegi, che si dirige verso il Paese dopo aver lasciato una scia di distruzione nelle Filippine. Il tifone ha causato almeno 114 vittime e più di 100 dispersi nelle province centrali delle Filippine. Cancellati o riprogrammati diversi voli, le autorità delle province centrali e montuose del Paese hanno evacuato i residenti e hanno emesso allerte disastri. Le zone costiere da Hue a Dak Lak sono state avvertite del rischio di inondazioni ed erosione. Quest'anno il Vietnam è stato colpito da una serie ininterrotta di tempeste, che hanno lasciato poco tempo per riprendersi tra un disastro e l'altro. Il tifone Ragasa ha provocato piogge torrenziali alla fine di settembre, poi il tifone Bualoi ha colpito la costa centrale e il tifone Matmo ha causato inondazioni nel nord. Insieme, le tre tempeste hanno causato più di 85 morti o dispersi in due settimane e danni stimati in 1,36 miliardi di dollari. Il Vietnam è uno dei paesi più soggetti a inondazioni al mondo, con quasi la metà della popolazione che vive in zone ad alto rischio.
Questa mattina gli attivisti di Animal Equality sono stati aggrediti davanti all’Excelsior Hotel Gallia di Milano durante una protesta pacifica per chiedere il rispetto dell’impegno cage-free da parte di Marriott International. Una cliente dell’hotel ha lanciato oggetti pericolosi, come secchiate d’acqua, bottiglie e flaconi, cercando anche di aggredire il gruppo, prima di essere fermata dai bodyguard e dalla polizia. Animal Equality denuncia che le aggressioni contro chi difende i diritti degli animali non sono rare e chiede a Marriott di rispettare l’impegno preso nel 2016: eliminare entro il 2025 l’uso di uova da galline allevate in gabbia. Secondo studi recenti dell’Università di Padova e dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, le galline allevate in gabbia soffrono gravi lesioni, fratture e piaghe, evidenziando l’urgenza di politiche più trasparenti e sostenibili. La protesta evidenzia la crescente pressione pubblica sulle grandi catene alberghiere per garantire il benessere animale e la trasparenza nelle forniture alimentari.
Il nuovo sindaco di New York, Zohran Mamdani, ha dichiarato che non si farà intimidire dalle minacce di Donald Trump e di essere pronto a fornire un “manuale” su come contrastare il capo della Casa Bianca e il suo movimento politico, anche per vie legali. Secondo quanto riporta il New York Times, Mamdani ha annunciato l’assunzione di 200 nuovi avvocati per l’ufficio legale della città, per difendere la municipalità da quelli che ha definito “eccessi presidenziali”. Il sindaco ha affermato: “Per arrivare a uno di noi, dovrete passare attraverso tutti noi”. Trump aveva criticato il neo eletto, definendo New York una città comunista e affermando che Miami diventerà rifugio per chi fugge dal “comunismo di New York”. Dopo l’elezione di Mamdani, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che, in futuro, gli americani dovranno scegliere tra “comunismo e buon senso”.
Durante il suo intervento all’America Business Forum di Miami, Donald Trump ha annunciato che non prenderà parte al vertice del G20 in programma il 22 e 23 novembre 2025 a Soweto, in Sudafrica. Al suo posto, secondo fonti ufficiali, sarà presente il vicepresidente JD Vance. Nel corso del discorso, l'inquilino della Casa Bianca ha criticato duramente il Paese ospitante, sostenendo che il Sudafrica non dovrebbe più far parte del G20, il gruppo che riunisce le principali economie mondiali. «Il Sudafrica non dovrebbe più essere nei G — ciò che sta accadendo lì è pessimo», ha dichiarato il leader di Washington, aggiungendo di aver già informato i leader internazionali della sua decisione di non partecipare. Le tensioni tra Trump e il governo sudafricano non sono nuove: i rapporti si sono già incrinati durante un incontro teso alla Casa Bianca con il presidente del Paese, avvenuto all’inizio dell’anno.