Sta diventando virale in queste ore un video di Roberto Gualtieri, sindaco Pd di Roma. In uno dei tanti "reel" che il primo cittadino pubblica sulle sue pagine social per pubblicizzare le attività della sua amministrazione ce n'era anche uno davanti alla Torre dei Conti, uno dei punti più suggestivi dei Fori imperiali. Alle sue spalle c'è un piccolo Bulldozer.
"Anche la torre medievale è in corso di restauro - annunciava Gualtieri qualche tempo fa - e diventerà un bellissimo centro culturale con aule studio per i giovani e una bellissima terrazza panoramica. E' anche così che la città di Roma si rigenera e migliora". Nel video, alle parole del primo cittadino si alternano le immagini, decisamente più recenti e drammatiche, del crollo della stessa Torre dei Conti. Un evento tragico, visto che intrappolato per oltre undici ore sotto le macerie causate dal doppio crollo è rimasto un operaio romeno di 66 anni, Octay Stroici, morto una volta estratto dai vigili del fuoco.
Con le indagini sulle ragioni che hanno causato il crollo ancora in corso, quel che resta negli occhi dei romani è l'immagine di una Città eterna letteralmente in sfacelo, spesso abbandonata a se stessa per le periferie e oggetto di un restyling solo di facciata e in ogni caso assolutamente non sufficiente nell'enorme centro storico. E in questo senso il video di Gualtieri risulta oggi ancora più stridente e vuoto alla luce di quanto accaduto lunedì scorso.
Gli inquirenti nel frattempo hanno rivolto un appello a chiunque abbia assistito ai primi momenti del cedimento o abbia girato video della scena del crollo. Materiale che potrebbe essere decisivo per comprendere le dinamiche che hanno portato al crollo. Tutti i testimoni sono invitati a contattare i carabinieri della Compagnia Roma Centro, incaricati delle indagini. La Procura di Roma intanto continua ad acquisire tutta la documentazione sui lavori di ristrutturazione, dagli atti di gara per le tre ditte appaltatrici, ai fascicoli sull’iter amministrativo seguito per l’affidamento degli interventi. Tra i documenti sotto esame figurano anche il decreto del 2022 che ha autorizzato l’opera e la relazione tecnica del 30 maggio 2025, che avrebbe attestato la stabilità dell’edificio. Oltre agli operai e ai rappresentanti delle imprese coinvolte, saranno ascoltati anche coloro che in passato avrebbero segnalato possibili criticità strutturali. L’inchiesta, coordinata dal pool di magistrati guidato dagli aggiunti Antonino Di Maio e Giovanni Conzo, con i sostituti Mario Dovinola e Fabio Santoni, procede al momento contro ignoti per disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose.
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato che il corpo restituito da Hamas appartiene al sergente maggiore riservista Lior Rudaeff, che era stato fatto prigioniero durante i combattimenti del 7 ottobre 2023. Rudaeff, vicecoordinatore della sicurezza e membro della squadra di risposta rapida Nir Yitzhak, era caduto in battaglia difendendo il kibbutz. Il suo corpo è stato successivamente recuperato dalla Jihad Islamica e restituito per la sepoltura. Rudaeff, che aveva 61 anni, è stato dichiarato ufficialmente deceduto il 7 maggio 2024. Lascia la moglie, quattro figli, tre nipoti, e altri familiari.
I carabinieri della Compagnia di Foggia hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il locale Tribunale, nei confronti di 5 persone gravemente indiziate di rapina, avvenuta il pomeriggio del 21 ottobre 2024 ai danni di una 84enne foggiana. L'anziana, era stata trascinata all'interno della propria abitazione, legata con fascette da elettricista, imbavagliata e costretta da tre persone con il volto nascosto ad aprire la cassaforte. Dopo aver preso numerosi gioielli, orologi e contanti i tre si erano allontanati a piedi, facendo perdere le proprie tracce. Grazie alle telecamere della zona i carabinieri sono riusciti a identificare anche due complici, e ad acquisire prove del fatto che la rapina fosse stata pianificata alcune settimane prima da una 31enne foggiana, stretta conoscente della vittima, che si sarebbe avvalsa del proprio compagno e di altri tre uomini legati a quest'ultimo da rapporti di parentela e amicizia.
Conduttrice e politica, Gabriella Carlucci si racconta ad Alessandro Dell'Orto nel prossimo appuntamento di Soggetti smarriti, in edicola su Libero domenica 9 novembre.
Colpito a calci e pugni a bordo di un autobus per rubargli il monopattino. La polizia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre italiani, due di 19 anni e uno di 20 anni, ritenuti responsabili della rapina aggravata di un monopattino commessa nei confronti di un gambiano. I fatti risalgono al 19 ottobre quando un uomo, mentre viaggiava a bordo di un autobus di linea M1 vicino alla fermata della metropolitana Bisceglie, è stato accerchiato da un gruppo di ragazzi che lo hanno aggredito violentemente, colpendolo con calci e pugni, per poi impossessarsi del monopattino. Le indagini degli agenti del Commissariato Lorenteggio, grazie anche alle telecamere sul mezzo, hanno individuato gli autori e il gip ha emesso nei loro confronti l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per cui i giovani sono ora San Vittore. Fonte: us polizia