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Egitto, svelate al pubblico due gigantesche statue di Amenhotep III a Luxor

domenica 14 dicembre 2025
1' di lettura

A Luxor, in Egitto, inaugurato il restauro di due statue colossali del faraone Amenhotep III, che governò circa 3400 anni fa. Si tratta dell'ultimo di una serie di eventi archeologici organizzati dal governo per attirare più turisti nel Paese. Le gigantesche statue in alabastro, note come Colossi di Memnon, sono state riassemblate nell'ambito di un progetto di restauro durato circa due decenni. Amenhotep III, uno dei faraoni più importanti, governò durante i 500 anni del Nuovo Regno, il periodo più prospero dell'antico Egitto. Il faraone, la cui mummia è esposta in un museo del Cairo, regnò tra il 1390 e il 1353, un periodo pacifico noto per la sua prosperità e le grandi costruzioni, tra cui il suo tempio funerario, dove si trovano i Colossi di Memnone, e un altro tempio, Soleb, in Nubia. I colossi furono abbattuti da un forte terremoto circa 1.200 anni fa, che distrusse anche il tempio funerario di Amenhotep III, ha affermato Mohamed Ismail, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità. Un precedente terremoto aveva danneggiato parzialmente il tempio e i colossi.

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Napoli, truffavano anziani al telefono: 17 persone arrestate

Sono 17 le persone arrestate nell'ambito dell'indagine coordinata dalla Procura di Napoli che ha permesso di smantellare un'organizzazione criminale che pianificava e metteva a segno truffe ai danni di anziani. L'inchiesta è nata a Genova, dove i Carabinieri hanno scoperto gli autori di una delle truffe poste in essere dall'organizzazione, con base logistica a Napoli; da lì è stato possibile ricostruire complessivamente 33 truffe, di cui 27 consumate e 6 tentate, perpetrate tra maggio 2024 e gennaio 2025, con profitti illeciti ancora in corso di quantificazione ma che superano di gran lunga i 300mila euro.

Il modus operandi seguiva sempre lo stesso schema: le vittime venivano contattate telefonicamente da sedicenti carabinieri o avvocati, i quali riferivano che un parente dell'anziana vittima, di solito un figlio o un nipote, aveva provocato un incidente stradale con una persona gravemente ferita, spesso una donna incinta. A quel punto, approfittando dello stato di agitazione della vittima, i truffatori gli facevano credere che, per evitare l'arresto del proprio parente, sarebbe stato necessario pagare immediatamente una "cauzione" per risarcire il ferito, spingendo la vittima a mettere a disposizione il denaro e i gioielli custoditi in casa che, entro un breve lasso di tempo, un incaricato avrebbe ritirato. Per evitare che la vittima avesse ripensamenti o chiedesse aiuto, il "telefonista" continuava ininterrottamente a intrattenerla al telefono, rimarcando la gravità dei fatti e il poco tempo disponibile per risolvere la situazione, fino a quando il "trasfertista" prelevava i beni e si dileguava.

Ucraina, Zelensky: "Siamo nel mezzo dei negoziati più intensi da inizio guerra"

Siamo “nel mezzo dei negoziati di pace più intensi e mirati dall’inizio di questa guerra. Non stiamo parlando di una pausa o di una soluzione temporanea e incerta. Stiamo lavorando a stretto contatto con i partner per porre fine finalmente alla guerra russa contro l’Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso al Parlamento dei Paesi Bassi, sottolineando che Kiev ha ancora bisogno "dello stesso forte sostegno politico" di cui gode dall'inizio del conflitto.

Messico, brutale rissa in Aula: le deputate si strappano i capelli

Una normale seduta del lunedì al Congresso di Città del Messico è degenerata in una rissa tra deputati, durante il dibattito sull'abolizione dell'agenzia per la trasparenza. Il video della camera mostra alcune delle deputate che si spintonano, urlano e si tirano i capelli sul podio davanti alla camera. La disputa è scoppiata durante la discussione di una proposta per eliminare l'agenzia per la trasparenza della città e sostituirla con un nuovo organismo di controllo. Lo scontro ha portato a una sospensione temporanea della seduta. L'opposizione ha abbandonato l'aula mentre la coalizione di governo ha approvato le riforme in loro assenza. Nello scontro, la legislatrice Claudia Susana Pérez Romero (Pan) ha riportato ferite che l'hanno costretta a indossare un collare ortopedico. 

Secondo le ricostruzioni, tutto è iniziato quando le deputate del Pan hanno occupato la tribuna per bloccare i lavori, accusando la maggioranza di aver tradito gli accordi politici per imporre un "super controllore" al posto di un organo autonomo tripartito. La parlamentare panista Daniela Álvarez ha dichiarato che non avrebbero ceduto il passo, denunciando un attacco al diritto all'informazione dei cittadini. La tensione è esplosa quando le esponenti di Morena hanno tentato di riprendere il controllo del podio. Da lì la rissa.

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L'esercito degli Stati Uniti ha annunciato che la Joint Task Force Southern Spear ha condotto un attacco in acque internazionali contro tre imbarcazioni ritenute coinvolte in attività di narcotraffico nell'Oceano Pacifico orientale. Nell'attacco, fa sapere l'Us Southern Command in un post pubblicato su X, "sono morti 8 narcoterroristi, 3 sulla prima nave, 2 sulla seconda e 3 sulla terza". L'attacco è stato condotto "sotto la direzione del Segretario Pete Hegseth" e, si legge ancora nel post, "l'intelligence ha confermato che le imbarcazioni stavano transitando lungo note rotte del narcotraffico nel Pacifico orientale ed erano coinvolte in attività di narcotraffico".