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Dimissioni di Luigi Di Maio, Di Battista, Patuanelli e (pochi) altri: le possibili alternative

di Marco Rossi domenica 26 gennaio 2020
2' di lettura

 Se non puoi deporre un leader, puoi proporne un affiancamento, nella forma di cordone sanitario. È quello che hanno fatto finora gli avversari di Luigi Di Maio. Lo scrive il Corriere della sera in edicola mercoledì 22 gennaio. La mossa del capo politico potrebbe rimettere in gioco tutto. Gli Stati generali si dovrebbero tenere dal 13 al 15 marzo, ma più di qualcuno mette in dubbio che sarà proprio quella la sede dove si sceglierà il nuovo capo politico del Movimento. Alessandro Di Battista è il fratello coltello di Di Maio. A giorni alterni i due si giurano amore eterno, per poi lanciarsi frecciate e accuse. L' ex deputato in queste settimane è teoricamente alleato, ma al momento opportuno potrebbe sganciarsi e procedere in autonomia, magari affiancandosi a Gianluigi Paragone, espulso di recente. Il fronte più variegato, con i possibili leader alternativi, è quello a sinistra, che si è rafforzato grazie al governo giallorosso. Per approfondire leggi anche: Luigi Di Maio. il M5s lo sconfessa Naturalmente c' è Giuseppe Conte, premier che ha saputo acquistare autorevolezza e credibilità, pur non essendo organico del Movimento. C' è Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, che è considerato uomo ponderato, serio e vicino al Pd. Nell' ombra ci sono due personaggi che hanno un grande peso nella storia del Movimento: Roberta Lombardi, movimentista della prima ora, che è stimata e ha concorso alla linea favorevole per la nascita del governo. E Max Bugani, che ha sbattuto la porta della segreteria di Di Maio e ora anche quella di Rousseau. L' attuale capo staff della sindaca Virginia Raggi si contrappone a Di Maio ed è stato uno dei più strenui difensori della linea di non presentarsi in Emilia-Romagna. Tra i più autorevoli senatori c' è Nicola Morra. Difficile che scenda in campo il presidente della Camera Roberto Fico, frontman dei progressisti. Qualcuno scommette proprio su Vito Crimi. Da membro anziano, diventerebbe reggente. Ma una volta in sella, dicono, potrebbe aver voglia di rimanerci.

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