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Sgarbi contro Cruciani: due minuti di insulti

sabato 8 settembre 2012
1' di lettura

Vittorio Sgarbi presenta il suo Partito della Rivoluzione in Sicilia ed è show: "Se non vi siete mai drogati, se non l'avete mai preso nel culo e volete scopare ancora, votate il partito della Rivoluzione. Altrimenti votate l'udicciccì, il pipipì e tutte queste cagate di merda di nomi del cazzo di teste vuote...". E Giuseppe Cruciani e David Parenzo imbastiscono una puntata de La Zanzara quasi monotematica, dedicata al vulcanico critico d'arte e politico. E così scatta la telefonata in diretta: "Vittorio, ma cosa hai detto?". "Non me lo ricordo più, siete voi che vi occupate  di disperati come Crocetta". "Ma è una farsa, il tuo candidato Cateno De Luca è rinviato a giudizio!", lo incalza Parenzo. E Sgarbi non ci vede più: "Non so di cosa stai parlando, povero imbecille. Anche Tortora era stato rinviato a giudizio, difendete Tortora capre!". Quindi il gran finale: "Rinviato a giudizio perché, non sai neanche per cosa? Tu sei stato rinviato a giudizio nel buco del culo". Cruciani prova a cambiare argomento criticando le accuse di Vittorio a Miccichè: "Dài, l'ha detto ricordando la sua gioventù. Come se tu non ti fossi mai drogato?". "Io mai! Tu, tu ti sei drogato! Tu e tua madre troia! Questo è il tipico metodo vostro, non chiamatemi più! Volgari diffamatori, imbecilli, coglioni, drogati, pezzi di mer...". E qui, per la carità di Cruciani e Parenzo, si chiude la telefonata che passerà alla storia come una delle più volgari della trasmissione satirica di Radio24.

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