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Milan, Fassone apre alla pace con Raiola e Donnarumma ma solo per incassare di più

di Andrea Tempestini domenica 25 giugno 2017
3' di lettura

«Certi amori non finiscono», cantava spesso il «vecchio» Milan. E chissà che il ritornello non possa tornare di moda anche con la nuova proprietà cinese. Perché è questa la sensazione che emerge dal giorno della grande tempesta annunciata, che si è rivelata solo un piccolo scroscio. Nel video, alcune delle migliori parate di Donnarumma «Raiola ha lasciato qualche piccolo spiraglio, saremmo felici se Donnarumma ci ripensasse. Le possibilità sono poche, ma mai dire mai fino all’ultimo. Saremmo felici se Gigio riflettesse su questa sua decisione e ci comunicasse che ha piacere in realtà di riprendere questa discussione», così Marco Fassone replica alle interviste rilasciate dal procuratore ad alcuni media di fiducia. Le spiegazioni dell’agente italo-olandese sul no di Donnarumma hanno convinto davvero poco: troppa fretta, eccessiva pressione, atteggiamento duro del ds Massimiliano Mirabelli e addirittura poca tutela nei confronti del ragazzo che avrebbe subito delle minacce. L’impressione è quella di un Mino preso in contropiede dall’intraprendenza del Diavolo, arrivato a offrire la cifra monstre di 5 milioni all’anno al portiere 18enne pur di averne il sì subito. Senza aspettare ottobre o dicembre, quando il procuratore avrebbe potuto trattare da una posizione di forza con la minaccia di un addio a parametro zero. 50% DI POSSIBILITÀ C’è, dunque, l’apertura a un nuovo contatto con l’entourage del ragazzo per riaprire la trattativa: le possibilità di un riavvicinamento al momento non arrivano al 50%, ma c’è ancora spazio di manovra per arrivare a un accordo in extremis. Un nuovo patto che dia un colpo di spugna a veleni, polemiche e contestazioni, come quelle subito da Gigio in Polonia all’esordio negli Europei Under 21. E che riapra la strada allo scenario più normale chiarito dall’ad rossonero: «Si rinnova, si mette una clausola e quando arriva un club che mette sul piatto quella cifra il giocatore può andare via». È impossibile immaginare ancora Donnarumma come una bandiera del futuro, ma non sarebbe assurdo vederlo firmare un rinnovo «a tempo». IDEE CHIARE ENTRO IL 3 LUGLIO Di sicuro, il Milan vuole avere le idee chiare già per il ritiro del 3 luglio per capire se potrà contare su un Gigio o su un capitale importante per proseguire il rafforzamento della rosa (domani potrebbe essere il giorno giusto per Biglia). Per questo l’ad rossonero non è disposto a fare sconti, né al Real né a nessun altro: «Non abbiamo bisogno dell’elemosina di qualcuno che ci porta 20 milioni, Donnarumma vale molto di più. Gigio rimane qui e andrà via l’anno prossimo a zero, se qualcuno lo vuole ci deve fare un’offerta che corrisponde al suo valore. La Juve? Spero non ci vada». Proprio questo potrebbe essere l’ostacolo maggiore ai piani di Raiola, che nega accordi con la Casa Blanca: nessun club potrebbe essere disposto a spendere una grossa cifra per un portiere in scadenza, mentre per il ragazzo sarebbe complicato rimanere un altro anno - in campo, in panchina o in tribuna - a Milanello. Mentre aumentano gli attori di questa storia - Pogba difende Gigio («merita rispetto»), la Curva Sud gli concede «la possibilità di rifarsi, ma legata all’estromissione dai suoi affari di chi lo ha spinto a farsi del male» - diventa così concreto lo scenario di un clamoroso ripensamento. Ma la premessa non cambia: bisogna fare in fretta. Mirabelli ha incontrato nuovamente l’agente di Neto e quello di Perin. «Mattia lascerà Genova solo per una società importante», ammette il diesse del Grifone Mario Donatelli, «indubbiamente c’è un forte interesse del Milan e l’affare potrebbe chiudersi già questa settimana. A meno di passi indietro clamorosi nel caso Donnarumma». di Francesco Perugini

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