Il mondo piange l'icona Alain Delon, Macron: "Un monumento francese"
Roma, 19 ago. (askanews) - Continua l'omaggio dei fan davanti alla casa di Alain Delon a Douchy a poco più di 100 km da Parigi. Fiori, foto, biglietti, un via vai che prosegue da ore davanti ai cancelli dell'abitazione in cui è deceduto, per ricordare l'icona del cinema francese, scomparso a 88 anni.
Non solo in Francia però, tutto il mondo piange l'attore sex symbol, interprete di tanti capolavori d'autore, scoperto e lanciato da Luchino Visconti, con "Rocco e i suoi fratelli" e poi "Il Gattopardo" accanto a Claudia Cardinale. Bello sullo schermo e amato anche per le sue storie d'amore da copertina, molte nate sul set come quella con Romy Schneider. "Alain Delon rappresenta davvero il cinema francese con la C maiuscola. Ha fatto parte della storia del cinema. È una vera leggenda del XX secolo" dice commosso Victor, studente di cinema a Parigi. "Per me è l'uomo più bello e soprattutto più attraente e straordinario che abbia mai visto al cinema" afferma un fan dalla Svizzera.
Deloin era malato da tempo; negli ultimi tempi viveva appartato ma nel 2019 era apparso sul red carpet di Cannes, emozionatissimo, per ricevere la Palma d'oro alla carriera a 83 anni. Il presidente francese Emmanuel Macron lo ha definito un "monumento francese".
Non è stato previsto alcun tributo nazionale, poiché l'attore aveva chiarito di non volerne, chiedendo di essere sepolto vicino ai suoi cani nella proprietà di Douchy. I suoi tre figli, Anthony, Anouchka e Alain-Fabien, dopo aver litigato aspramente per mesi per le cure mediche, oltre che per questioni di eredità, ora devono gestire il funerale, decidendo se limitarlo ai parenti stretti o estenderlo al mondo del cinema.