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In Francia il gatto Remi condannato agli "arresti domiciliari"

di TMNews mercoledì 12 novembre 2025
2' di lettura

Milano, 12 nov. (askanews) - Si potrebbe dire che anche i gatti non se la passano troppo bene, in quella stessa Francia dove persino l'ex presidente Nicolas Sarkozy si trova in libertà vigilata, dopo il carcere e nel bel mezzo di una vicenda giudiziaria piena di incognite. I gatti appunto, o meglio un gatto: Remi, che in queste immagini vediamo sbadigliare inoffensivo come un felino qualsiasi.

"Va da questa parte, lungo il muro del giardino fino alle rose, e poi salta", dice Dominique Valdes, la sua proprietaria. Vita da gatto direbbe qualcuno, e invece no. Un tribunale francese ha ordinato alla donna di tenere il suo gatto in casa dopo che un vicino si è lamentato del fatto che l'animale continuava a saltare nel suo giardino. Insomma, libertà vigilata anche per lui e pure i danni.

"Il tribunale di Beziers mi ha condannato per la prima volta a pagare 1.250 euro, di cui 450 euro di danni al mio vicino perché il mio gatto presumibilmente gli impedisce di godersi il suo giardino, oltre a 800 euro di spese legali", dice. La signora Valdes. pensava sarebbe finita lì e non ha fatto ricorso. E invece gli è stata notificata una seconda citazione in giudizio.

Alla fine le associazioni per i diritti degli animali hanno lanciato l'allarme: "Temo che questa grave sentenza del tribunale possa creare un precedente, il che significherebbe che tutti i proprietari di gatti dovrebbero tenere i loro gatti al guinzaglio in modo che non si aggirino nei pressi dei vicini". Lo dice Anne Benezech, direttrice della Società per la Protezione degli Animali di Montpellier.

Certo per Remi e per i gatti come lui sarebbe davvero un brutto finale, ma mai sottovalutare la natura enigmatica e indipendente dei gatti. Perché come ha detto una volta l'autrice (e padrona di due gatti) Sarah Thompson, "un gatto non vede una buona ragione per obbedire ad un altro animale, anche se questo cammina su due gambe".

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