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Thailandia, evacuazioni nel sud del Paese dopo le grandi inondazioni

di TMNews mercoledì 26 novembre 2025
1' di lettura

Hat Yai (Thailandia), 26 nov. (askanews) - I soccorritori evacuano i residenti dalle aree allagate della città di Hat Yai, in Thailandia: poiché decine di migliaia di persone sono state sfollate a causa delle inondazioni che hanno ucciso almeno 34 persone in Thailandia e Malesia, secondo le autorità.

Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza nella provincia meridionale di Songkhla, dove la città turistica di Hat Yai, in particolare, è stata colpita da piogge torrenziali che hanno colpito il sud del paese.

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Ludovica Martino e Giacomo Giorgio nell'Italia del Carosello

Roma, 26 nov. (askanews) - L'Italia degli anni '50 e'60 rivive nel film tv "Carosello in love" interpretato da Ludovica Martino e Giacomo Giorgio, su Rai 1 il 30 novembre in prima serata. Siamo nel 1957 e in Rai si sperimenta questa nuova forma di intrattenimento legata ad un messaggio pubblicitario. La protagonista del film diretto da Jacopo Bonvicini è una ragazza volitiva e acuta, che si affaccia al mondo della tv e cerca un proprio ruolo in quell'universo maschile dove incontra un regista con grandi aspirazioni cinematografiche.

Ludovica Martino ha spiegato: "Mi è piaciuto il fatto che fosse molto rivoluzionaria per il tempo e che combattesse per i suoi diritti, andasse persino contro la sua famiglia per potersi affermare e per poter trovare un posto felice per lei, per se stessa, nel mondo".

E se si chiede ai due giovani attori cosa invidino ai ragazzi di quell'Italia che non c'è più Martino risponde: "Sì, c'è della nostalgia a guardare quei film del passato, a guardare anche il nostro Carosello, sembravano degli anni veramente molto belli", mentre Giorgio dice: "Io invidio molto la possibilità di fare tutto sbagliato e comunque sia essere romantici e felici".

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Accesa a Olimpia la fiamma olimpica dei Giochi di Milano Cortina

Milano, 26 nov. (askanews) - La fiamma olimpica dei Giochi invernali di Milano Cortina è stata accesa durante la tradizionale cerimonia celebrata nel parco archeologico di Olimpia, in Grecia. La torcia accesa attraverserà il Paese ellenico prima di arrivare ad Atene, poi sarà portata a Roma, segnando l'inizio del suo viaggio attraverso l'Italia, che vedrà la staffetta della torcia olimpica visitare tutte le 20 regioni, 110 province e 300 comuni prima della cerimonia di apertura del 6 febbraio 2026 a Milano.

"Questi Giochi giungono in un momento critico della nostra storia - ha detto la presidente del Cio Kirsty Coventry - In un mondo diviso come quello in cui viviamo oggi, i Giochi ricoprono un ruolo davvero simbolico. Ed è nostro dovere, nostra responsabilità, garantire che gli atleti di tutto il mondo possano riunirsi pacificamente e che possano ispirare i sogni e le speranze di coloro che in tutto il mondo ci guardano. Questo è il vero spirito olimpico".

L'accensione è avvenuta a 72 giorni dal via nel luogo dove gli atleti gareggiavano 3.000 anni fa. Il primo tedoforo, cioè il canottiere greco bronzo a Parigi 2024, Petros Gkaidatzis, ha lasciato correndo il luogo della cerimonia, la sala grande del Museo Archeologico di Olimpia, portando la torcia con la mano destra e un ramoscello d'olivo, simbolo di pace, con la sinistra. All'uscita del museo ha quindi percorso un tratto insieme a Stefania Belmondo, olimpionica italiana di sci nordico. I due hanno poi proseguito affiancati e hanno ceduto infine la fiamma a Armin Zoggeler, plurimedagliato italiano nello slittino.

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1,8 mln di euro per un Renoir: ritrae il figlio Jean, futuro regista

Milano, 26 nov. (askanews) - Un quadro finora mai visto dal pubblico, esposto o venduto del pittore impressionista Auguste Renoir è stato battuto all'asta a Parigi per 1,8 milioni di euro.

"Questo quadro è un capolavoro - spiega Christophe Joron-Derem - Innanzitutto, come avrete notato, è un capolavoro di intimità. Il pittore Pierre-Auguste Renoir ha voluto mostrare tutta l'intimità che c'è tra Gabrielle, la sua tata, Gabrielle Renard, molto famosa, che è stata modella per Renoir più di 200 volte, e Jean Renoir, che è diventato il grande regista che tutti conoscono, ovviamente". Suo figlio.

Il dipinto, intitolato "Il bambino e i suoi giocattoli - Gabrielle e il figlio dell'artista, Jean", è di 54x65 cm, realizzato a olio e in perfette condizioni. Dipinto tra il 1890 e il 1895 ed è stato conservato da Jeanne Baudot, unica allieva e amica intima del maestro, fino alla sua morte, nel 1957, nella sua casa di Louveciennes (regione parigina), dove Auguste Renoir aveva installato il suo studio. Poi è passato in mano agli eredi e infine venduto.

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Famiglia nel bosco, Nordio: se ci sono profili disciplinari, agirò

Roma, 26 nov. (askanews) -"Ho provveduto subito ad approfondire con urgenza la vicenda tramite l'ispettorato chiedendo la trasmissione di copia integrale di tutti gli atti che non sono ancora pervenuti", "è chiaro che laddove dovessero emergere profili di rilievo disciplinare, eserciterei i poteri che sono stati conferiti dalla legge".

Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo alla Camera a un'interrogazione parlamentare della Lega sulle iniziative in relazione alla vicenda dei minori appartenenti ad una famiglia che vive in una casa in un bosco in provincia di Chieti.

"È chiaro che il prelievo forzoso di un minore, i presupposti che lo legittimano, non possono mai prescindere dal dovuto e difficile bilanciamento tra l'interesse del minore in prospettiva futura e quello attuale al mantenimento dello status quo. Si tratta di una misura estrema alla quale ricorrere dopo aver valutato attentamente le ripercussioni che un simile provvedimento può produrre sul benessere psicofisico del minore e sempre avendo come faro il superiore interesse sancito dalla Costituzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" ha osservato Nordio.

"Personalmente ho anche manifestato la mia perplessità derivante dalla circostanza che, dopo anni e anni di bombardamento anche mediatico contro la civiltà dei consumi, contro la modernizzazione della vita, l'industrializzazione, l'eccessivo uso delle fonti di produzione elettriche o addirittura nucleari, quando poi una famiglia decide di vivere pacificamente secondo i criteri di Rousseau a contatto con la natura, si debba poi arrivare a dei provvedimenti così estremi. Naturalmente è una situazione che va considerata con grande attenzione bilanciando gli interessi degli uni e degli altri" ha concluso Nordio.

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