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Istituzioni in campo per bambini dei reparti oncologici

di TMNews venerdì 5 dicembre 2025
2' di lettura

Roma, 5 dic. (askanews) - Trasformare materiale di scarto, destinato al riciclo, in kit scolastici per i piccoli pazienti oncologici ricoverati negli ospedali pediatrici italiani. È la sfida presentata alla Camera dei Deputati di "Circular for kids" un progetto che, grazie a una donazione straordinaria di materiali di comunicazione in disuso annunciata dallo stesso Vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè, renderà possibile la realizzazione di kit scolastici, che saranno distribuiti nei reparti di oncologia pediatrica dei principali ospedali italiani. Materiali trasformati così in astucci e kit scolastici grazie al recupero della Novo Nordisk, azienda farmaceutica da sempre impegnata nel coniugare salute e sostenibilità e al laboratorio sociale Coloriage di Roma. Un contributo preziosissimo quello della Camera dei Deputati ad un progetto, che coniuga sostenibilità ambientale e sociale. Abbiamo paralto con l'On. Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei Deputati:

"C'è un problema di responsabilità sociale che aziende virtuose, non sono oramai i casi sporadici, hanno assunto su di loro. Ci sono, come dire, quote di bilancio che vengono dedicate alla sostenibilità. Bisogna intercettare progetti che partono, ad esempio, dalle richieste dell'associazione dei pazienti, che incontrano molto spesso e anzi vengono accompagnate dal Ministero della Salute, da istituzioni come la Camera, perché l'intento è comune per creare condizioni migliori di vivibilità e di sostegno, soprattutto ai soggetti più fragili".

Gesti semplici, come la donazione di kit scolastici, possono fare la differenza nella vita quotidiana di questi bambini e delle loro famiglie. È poi intervenuta l'On. Vanessa Cattoi, Coordinatrice Intergruppo parlamentare "insieme per un impegno contro il cancro":

"Un piccolo gesto che fa la differenza, sicuramente, fa sentire meno soli i bambini all'interno di un contesto ospedaliero che è sempre difficile da affrontare da parte soprattutto loro, che vengono completamente sradicati dal contesto sociale, soprattutto della socialità, della socializzazione dell'ambiente scolastico nel quale solitamente sono inseriti, e quindi un piccolo gesto che ha un grande valore sociale, soprattutto per i piccoli bambini e le loro famiglie".

Una vision innovativa quella di Novo Nordisk e di sostegno verso i più fragili, che non può prescindere dal supporto delle istituzioni. Infine abbiamo parlato con Alfredo Galletti, General Manager di Novo Nordisk Italia:

"Abbiamo cercato di abbracciare in ogni passaggio quanto più disuguaglianza sociale o fragilità sociale potessimo, quindi di scegliere il laboratorio Coriage. Secondo me è stata un'ottima idea quella non solo di riciclare il materiale, ma anche far sì che le persone che lavorano per questo riciclo e riutilizzo e conversione di questo materiale siano persone altrettanto che hanno delle fragilità e quindi cerchiamo di catturare i più possibili stakeholder e aumentare l'impatto positivo con lo spettro più ampio possibile".

Circular for Kids è un esempio di come la collaborazione tra istituzioni, aziende e società possa tradursi in azioni concrete di solidarietà e inclusione nei confronti di bambini meno fortunati.

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Autieri ha invece intonato un pezzettino del brano "Quando nascette Ninno", in napoletano.

La sesta edizione del Concerto con i Poveri, evento gratuito che unisce bellezza artistica e solidarietà, nel segno dell'incontro e della condivisione, ha come protagonista Michael Bublé, che si esibirà con parte della sua band insieme al Mons. Marco Frisina, alla Nova Opera Orchestra e al Coro della Diocesi di Roma. Serena Autieri conduce la serata.

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Settimana dopo settimana, seguendo i consigli della sua giudice Paola Iezzi, ha dominato il palco di X Factor 2025 con il suo pop-punk. Un genere che lei spera trovi nuovo spazio nella musica. "Io spero di arrivare al grande pubblico con il mio genere perché è il genere che amo e mi piacerebbe se ci fosse comunque un revival, una nuova scena del pop punk, del rock in genere, come è stato con i Maneskin che io adoro. Sarebbe fantastico far diventare il mio genere mainstream però comunque per me l'importante è fare ciò che amo, quindi continuerò bella dritta su ciò che voglio fare per un po'. Poi ho vent'anni, non si sa cosa succederà, però per adesso sono molto convinta".

Ha superato in finale eroCaddeo, della squadra di Achille Lauro, secondo classificato; sul podio anche DELIA, della squadra di Jake La Furia. Quarto in classifica PierC, della squadra di Francesco Gabbani, che per molte puntate era stato dato per favorito e che si è fatto apprezzare per le sue doti vocali.

"Chi entra Papa esce cardinale. Io sono gratissimo del percorso che ho fatto, sono felice di essere venuto per i miei compagni e per Rob, per tutti quanti. Ieri sera abbiamo vissuto il concerto, la finale, come un concerto fra colleghi, quindi non c'era nessun tipo di aspettativa, almeno da parte mia, riguardo alla posizione in cui sarei arrivato. C'era un sentimento e un clima condiviso, quindi sono contento del percorso fatto in maniera molto genuina".

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PMI italiane, gestione frammentata: Vivid spinge sulla digitalizzazione

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In Italia l'adozione di soluzioni fintech cresce, ma il ritardo rispetto alla media europea resta evidente. Solo una parte limitata delle imprese ha già integrato strumenti digitali completi. Girardi illustra la proposta di Vivid partendo dall'impostazione del servizio che oggi viene offerto anche al mercato italiano: "Vivid è una banca al 100% online che nasce nel 2019 a Berlino con l'obiettivo di supportare piccole medie imprese freelance nella loro quotidianità bancaria. Il problema principale che vogliamo risolvere in Italia, ma anche in Europa, è la frammentazione".

Ma quali sono le differenze concrete rispetto agli operatori tradizionali? "Le banche tradizionali hanno tre inefficienze strutturali principali che sono: processi lenti burocratici, prodotti non integrabili e assistenza frammentata. Noi vogliamo eliminare questa dispersione e offrire un prodotto unico dove le PMI possano amministrare in un'unica app la loro finanza in modo semplice e immediato."

Per le aziende come Vivid l'Italia è strategica perché oltre il 90% delle imprese è costituito da piccole e medie imprese. Ma solo il 15-20% delle 5 milioni di PMI utilizza ad oggi soluzioni digitali. I principali ostacoli sono la mancanza di fiducia nelle banche digitali e l'abitudine degli imprenditori ad aprire conti e interagire fisicamente con le banche tradizionali. Ma la tendenza è segnata: la previsione è che la soluzione digitale verrà adottata su larga scala.

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"Arti della Terra" una mostra che cambia le carte in tavola

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"Sono i processi ecosistemici che ci interessa portare qui dentro - ha detto ad askanews il curatore Manuel Cirauqui - prima di tutto per porre una sfida ai protocolli classici del museo, pensando che in un futuro prossimo questa sarà la nostra realtà. Dovevo essere molto più vicini ai processi ecosistemici per poterli capire e per poter esistere insieme, perché non c'è un altro modo di esistere".

Al centro della ricerca c'è il suolo, inteso come spazio materiale ed ecosistema condiviso, ma c'è anche una costante urgenza di cambiamento, perché le piante e l'erba, banalmente, crescono, e "crescita" è un'altra parola chiave, perché rimanda pure al sistema economico che ha prodotto la crisi attuale. E uno dei possibili sensi profondi dell'esposizione si può trovare proprio nella duplice lettura di questi termini, applicabili sia al progetto d'arte sia all'emergenza ambientale. E naturalmente si ragiona di trasformazione.

"Questa trasformazione del mondo, noi pensiamo con la mostra - ha aggiunto il curatore - che è venuta accompagnata da una trasformazione nell'arte e suo rapporto con i materiali. In questo contesto dei materiali entrano i processi vivi".

È chiaro che si tratta comunque di una mostra in uno dei musei più globalizzati, ed è anche vero che sono esposti artisti storici come Joseph Beuys, Hans Haacke, Richard Long, Meg Webster o Giuseppe Penone, ma è il contesto complessivo a essere in gran parte diverso, anche per la presenza di molti artisti più giovani e legati al territorio.

"L'idea del contemporaneo stesso - ha concluso Manuel Cirauqui - è una idea che vogliamo prendere non problematicamente, ma che vogliamo prendere criticamente il contemporaneo non è il contemporaneo dei social o di due ore fa, il contemporaneo è un spazio molto largo di più di 60-70 anni, possiamo pensare a dei momenti che hanno aperto questa sensazione del contemporaneo della crisi climatica come un presente allargato".

Un presente che rischia di sfuggire via e che, come gli alberi del Mediterraneo che fanno parte di una grande installazione, ha bisogno di cura. E la qualità di questa cura, alla fine, diventa l'opera stessa. Questo sì, potrebbe essere un cambiamento epocale per il sistema dell'arte. (Leonardo Merlini)

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