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"I due killer di origine araba". Strage in California: "Lanciavano bombe dal suv"

Andrea Tempestini
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Strage al centro per disabili Inland Regional Center di San Bernardino, in California: 14 le vittime. Uccisi due dei tre killer che componevano il commando, uno di loro era una donna. Il terzo è ancora in fuga: la polizia lo sta cercando casa per casa e sarebbe stato individuato in una chiesa. Dopo l'attacco al centro, le forze dell'ordine hanno inseguito e bloccato un suv nero usato dai killer, per poi aprire il fuoco. "Sono stati sparati dei colpi, sono stati ucciso due dei sospettati" riferisce la Cnn. Accanto al corpo di uno dei killer è stato trovata una pipe bomb, un tubo di metallo imbottito di esplosivo, per questo gli agenti hanno utilizzato un mezzo speciale blindato per rimuovere il cadavere. A riferirlo gli agenti dell'Agenzia federale. I killer - Molti i dubbi della Fbi, che spiega: "Non sappiamo se si tratta ancora a un atto di terrorismo". Dunque, una seconda fonte ha sottolineato: "Siamo di fronte a una situazione di terrorismo interno". La matrice del terrorismo islamico, dei lupi solitari, non può essere però esclusa: i due killer uccisi, infatti, erano Syed Farook, 28 anni, musulmano, originario del Qatar, e sua mogli, Tashafeen Malik, di 27 anni. Bombe dal suv - L'inseguimento dei killer è stato convulso: secondo quanto si è appreso lanciavano altre pipe bomb, ordigni rudimentali, verso gli agenti di polizia direttamente dal suv, seminando il panico per le strade. "I due killer indossavano tenute d'assalto, erano armati di fucili e di pistole", ha spiegato lo sceriffo Jarrod Burguan, capo della polizia di San Bernardino. Syed, inoltre, riferisce il New York Daily News che cita dei conoscenti, "era molto religioso". Ma l'uomo sarebbe anche in qualche modo connesso al centro di servizi sociali e all'origine della strage potrebbe esserci stato un diverbio professionale: il ragazzo, infatti, lavorava come ispettore dell'assessorato alla Salute della Contea di San Berardino La mattanza - Come detto, pesantissimo il bilancio della sparatoria: 14 morti e 17 feriti, di cui 10 in condizioni critiche. Il fuoco è stato aperto alle 11 di mattina, ora locale: maschere da sci in faccia e kalashnikov in mano, il commando ha fatto irruzione all'interno della sala congressi del centro disabili. "Un perfetto assalto in stile militare", ha spiegato la polizia. Nel centro si stava svolgendo un Christmas Party, una festa per Natale. Il fuoco è stato aperto in maniera indiscriminata, con l'unico obiettivo di mietere più vittime possibile. Dopo l'assalto, la polizia ha trovato un pacco esplosivo al secondo piano di uno degli edifici: il pacco è stato fatto brillare da un robot. Il bilancio poteva essere ancor più terrificante: "C'erano 700 persone nei palazzi", ha spiegato sempre il capo della polizia.

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