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Battista: aboliamo l'apologia del fascismoE' un residuo del passato

L'editorialista propone di cancellare anche il vilipendio alla bandiera e alla religione

Lucia Esposito
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Abolire i reati d'opionione, considerati residui autoritari. Lo sostiene Pierluigi Battista sul Corriere della Sera in edicola oggi, lunedì primo ottobtre. Da l vilipendio alla bandiera al reato di apologia del fascismo: secondo l'editorialista di via Solferino dovrebbero essere abrogati perché ci dovrebbe essere un'azione di contrasto alle opinioni considerate aberranti, ma questa lotta dovrebbe essere affidata al mondo politico, culturale, non certo giudiziario. Scrive Battista: "Il contrasto deve essere affidato agli argomenti, non ai carabinieri che recapitano un avviso di garanzia. Giudicato dai lettori, non da una toga che si arroga il diritto di stabilire ciò che è può essere detto e ciò che non lo è, quale opinione perseguire per legge e quale tollerare". Il vilipendio alla religione lo si può, secondo Battista, lasciare ai fondamentalisti dell'islamismo che considerano vilipendio ogni dissenso e "balsfemia ogni manifestazione di pensiero libero. L'apologia del fascismo "potrebbe essere riposta nel magazzino dei ferrivecchi: se il fascismo nonha ancora smaltito la sua eredità, lo si deve appunto alla sopravvivenza in regime democrativo dei reati d'opinione. 

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