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Rivoluzione all Regioni: meno consiglieri e sanzioni a chi non taglia

Eliana Giusto
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Riduzione dei consiglieri, controllo diretto della Corte dei conti sulle spese, trasparenza di tutti gli atti e sanzioni per chi non taglia. E' la proposta delle Regioni al governo. Le Regioni propongono una drastica riduzione del numero dei consiglieri regionali in tutta Italia: "Saranno oltre 300 in meno", così ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni al termine dell'incontro di Palazzo Chigi con il sottosegretario Antonio Catricalà. In merito alla questione, il governatore lombardo ha dichiarato: "Abbiamo illustrato al Presidente della Repubblica e proposto al governo di adottare un provvedimento urgente fatto in tempi molto rapidi per omogenizzare la riduzione dei costi in tutte le Regioni". Formigoni ha poi aggiunto: "Si tratta di una riduzione drastica per un numero di consiglieri di oltre 300 in meno, una riduzione di un terzo". Concludendo il suo discorso, il politico del Pdl ha affermato: "Assieme a queste, le spese per la politica saranno tutte sottoposte alla Corte dei Conti. Si tratta di una iniziativa di autoriforma obbligatoria per tutti perchè sono previste sanzioni per chi non la attuerà entro tempi congrui, ad esempio 60 giorni". Dunque le Regioni propongono al governo l'adozione di "un provvedimento legislativo concordato urgente, da   emanare entro la prossima settimana" per la riduzione dei costi della politica. Lo hanno chiesto gli stessi governatori presentando le loro proposte all'esecutivo. Ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, Roberto Formigoni ha poi aggiunto: "Dalla conferenza delle Regioni, usciamo con la decisione di provvedere, per tutte le regioni italiane, una riduzione drastica dei posti di consigliere regionali, quasi un terzo del totale, dalla prossima legislatura. Da subito invece una riduzione dei costi delle regioni, dai rimborsi ai benefit, abrogando le famose ostriche e champagne".  Parola d'ordine: trasparenza - Le Regioni propongono la "trasparenza di tutte le spese" di funzionamento. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, spiegando le proposte presentate al governo per il taglio dei costi della politica. I governatori propongono anche "penalizzazioni" per le Regioni che non si adeguano al taglio delle spese attraverso la riduzione del  numero dei consiglieri, la trasparenza degli atti e il controllo della  Corte dei Conti. Le Regioni, si legge ancora, ritengono "indispensabile intervenire al più presto sui seguenti punti: una riduzione netta e significativa di tutti i costi della politica, a partire, per le regioni che non si sono ancora adeguate, dalla piena applicazione delle norme per la riduzione del numero dei consiglieri regionali di cui al decreto legge numero 138 del 2011, promuovendo l'omogeneizzazione delle diverse situazioni regionali anche attraverso la valorizzazione delle migliori pratiche; un'azione volta ad assicurare la piena trasparenza dei dati relativi ai costi di funzionamento delle Istituzioni e dei gruppi consiliari; L'attivazione di procedure di controllo, attraverso la Corte dei Conti, anche per quelle spese connesse ai costi della politica, oggi ancora non sottoposte a tale forma di controllo".  "Dalla conferenza delle Regioni, usciamo con la decisione di provvedere, per tutte le regioni italiane, una riduzione drastica dei posti di consigliere regionali, quasi un terzo del totale, dalla prossima legislatura. Da subito invece una riduzione dei costi delle regioni, dai rimborsi ai benefit, abrogando le famose ostriche e champagne". E' stato il commento del presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo  

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