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Bersani: "Crisi di governo? Spero di no". Alfano: "Dipende solo da te"

Il segretario Pd: "Sull'election day rispettiamo la decisione del governo". Pdl e Udc non ci stanno, Angelino: "Sfiducia? Il Pd molli l'idea della tassa di 100 milioni di euro"

Giulio Bucchi
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  Il Pdl staccherà la spina al governo Monti? "Dipende tutto da Bersani e dal Pd". Ne è sicuro il segretario azzurro Angelino Alfano, e il nodo resta sempre l'election day. Il segretario democratico Pierluigi Bersani, a proposito di eventualità di crisi e sfiducie, ha cercato di essere ottimista: "Spero di no e credo proprio di no. Cerchiamo di capirci. La data delle elezioni regionali, legge alla mano, è dovuta, obbligata". La data è quella fissata dal Viminale per il 10 e 11 febbraio 2013 per le regionali in Lombardia, Lazio e Piemonte. La decisione, però, non è andata giù ad Alfano e al leader Udc Pierferdinando Casini, per una volta d'accordo: "Serve una soluzione di buon senso, una campagna elettorale di quattro-cinque mesi rischia di paralizzare il parlamento". Per questo dal Pdl premono perché il premier Monti si dimetta a febbraio, lasciando aperta l'opzione di unica giornata elettorale. Scontro Bersani-Alfano - "Chi ha questa intenzione dovrebbe preoccuparsi di avere una nuova legge elettorale e non di fare polemiche". Eccolo, l'altro nodo: la riforma del Porcellum con premio di maggioranza e premio al primo partito. "Noi abbiamo una posizione chiara, siamo pronti a migliorarla, serve un testo che garantisca la governabilità", ha proseguito Bersani. Alfano però non ci sta e ribadisce: "Sulla crisi di governo molto dipende da Bersani, se insiste a imporre agli italiani una tassa di cento milioni di euro". "In ogni caso - ha aggiunto il segretario - la legge di stabilità è fatta nell'interesse dell'Italia e il nostro voto non è in dubbio".   

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