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Il "prezzo" di Verdini, le quattro richieste a Renzi. Un piano diabolico: spunta anche il condono

Andrea Tempestini
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Un retroscena gravido di implicazioni, quello firmato da Tomaso Labate sul Corriere della Sera. Si parla di Denis Verdini, il grande tessitore, che dopo lo strappo di Gatano Quagliariello con Ncd è tornato a muoversi a tutto campo, velocissimo, tra telefonate, colloqui, promesse e incontri. Il punto è che con gli alfaniani in ebollizione, come ripete Denis ai suoi come se fosse un mantra, "Renzi rischia di non avere più la maggioranza al Senato. Di conseguenza, prepariamoci al grande passo". Quattro punti - Ma il lavoro di Verdini, secondo Labate, ha un prezzo: tanto che martedì sera ci sarà un vertice a Palazzo Chigi, dove i verdiniani presenteranno le loro richieste, in quattro punti. Il primo: l'accelerazione del progetto del Ponte sullo stretto. Secondo punto: un super-condono edilizio che riguarda 75mila abitazioni in Campania. Terzo punto: un intervento che "pompi" nuovi soldi nella sanità dopo i recenti tagli. Quarto e ultimo punto, un provvedimento che riguardi la fiscalità di vantaggio nel Meridione. Il "prezzo" - Richieste pesanti, quelle vergate nel documento che "fissa il prezzo" di Verdini. Richieste tutt'altro che casuali, soprattutto perché, come evidente, riguardano soprattutto il Sud: l'obiettivo è recuperare altri parlamentari sul punto di lasciare Forza Italia, nonché altri in uscita da Ncd: obiettivo, svuotare definitivamente il partito di Angelino Alfano. "Se Quagliariello riporta da Berlusconi Formigoni, Giovanardi, Lupi e l'ala settentrionale di Ncd, noi dobbiamo portarci via i meridionali. Oltre a quelli che arriveranno da Forza Italia", è la riflessione dei verdiniani.

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