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Cina: "Ridurre gli investimenti nel calcio europeo". Tremano Inter e Milan

Mariano Paolozzi
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Niente più soldi dalla Cina, il governo di Pechino ha deciso di stringere la cinghia vietando e limitando gli investimenti di capitali all'estero. In poche parole una possibile iattura per Milan e Inter. Rischiano di essere già riposti di nuovo nel cassetto i sogni dei tifosi rossoneri e nerazzurri e, insieme ai sogni, anche i milioni che hanno riscaldato la Milano calcistica. Il presidente del Dragone, Xi Jinping, vuole limare gli investimenti oltre confine, per ridurre il rischio finanziario. Già a marzo 2016 il governatore della Banca Centrale cinese aveva bacchettato gli investimenti di capitale nel calcio europeo, dove negli ultimi anni avrebbero speso oltre due miliardi di dollari, una cifra monstre.  Le squadre d'Europa made in China sono 28, fra cui l'Aston Villa, l'Atletico Madrid e le nostre Parma, Milan e Inter. I rossoneri sono di proprietà di Sino-europe Sports, in capo a Yonghong Lì, i nerazzurri sono controllati per il 70% dal gruppo Suning. In generale, l'Italia è la terza destinazione del vecchio continente per gli investimenti cinesi: nel nostro paese hanno già investito 168 gruppi provenienti dall'estremo oriente. Investire nel calcio non verrà vietato, ma sarà fra le attività "limitate" dal governo: bisognerà capire quali effetti concreti avranno queste direttiva, ma non si presagisce nulla di buono. 

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