Verstappen - 10. Con una Red Bull imponente, macina giri veloci e perfezione. E si prende pure il punto addizionale. Avrebbe vinto. Al 47esimo la posteriore sinistra lo pianta in asso. Rabbia, calci. Qualche pugno. E un impavido cameraman che durante il ritiro lo marca a uomo. Lo rivedremo.
Perez - 9 e mezzo. Per tutto il weekend è un razzo, spesso più veloce del compagno. Si ritrova meritatamente leader. E stravince. Affidabile, super solido, è lo scudiero perfetto. Quel gran furbone di Helmut Marko ha fatto proprio bene a prenderlo. Ieri il messicano ci ha ricordato Barrichello.
Hamilton - Gara atletica. Ma dietro ai tori scatenati va in bambola. Prima spreme all'inverosimile una macchina che non ne vuole sapere. Poi il ritiro di Max gli riconsegna la leadership del Mondiale su un vassoio d'argento ma rovina tutto. E al penultimo giro, come un dilettante qualsiasi, va lungo. Ultimo. 0.
Gasly - 7. Il podio glielo regala Hamilton ma è meritato. Già da Monaco centrato e più energico. E alla fine la spunta nella lotta con Charles. Il terzo posto ci ricorda la vittoria di Monza. Oltre a dirci che il team di Faenza può giocarsela per il terzo posto tra i Costruttori. Complice anche il ritrovato rookie Tsunoda, che quando non si incazza qualche bel risultato lo porta.
Alonso - 6 meno. L'esperienza e un po' di fortuna gli regalano una domenica diversa da quella opaca che si delineava per la Alpine. I punti sono una boccata d'aria fresca. Anche perché il solito Ocon si era già dato alla macchia.
Ferrari - 6 meno. Il riscatto della pole di Charles aveva riacceso gli animi. Ma in gara son stati ceffoni. Per Leclerc, da 7, che patisce gli ovvi limiti e fa l'impossibile per aggirarli, commettendo anche errori. Per l'incerto e sfortunato Sainz, da 5 meno, che ci mette un attimo a perdersi.
Bottas - 0. Parte decimo e chiude senza nemmeno un punto, beffato addirittura dalle Alfa Romeo, con il compagno dietro solo per uno scherzo del destino. E il bello è che un capolavoro del genere sarebbe arrivato anche se Toto non avesse già deciso di trombarlo.
Circuito di Baku - 10 e lode. Cento e anche più di Gran Premi così! La curva 15 foriera di disavventure e lacrime, tra libere e qualifiche, per Leclerc, Stroll, Giovinazzi, Verstappen. La 3 fatale in gara per Sainz, lungo, e poi disperso. La posteriore sinistra che mette ko in fotocopia un dignitoso Stroll, il leader Max e far rischiare anche Hamiton. La Sprint di 2 giri che alla fine diventa un inaspettato show. Dopo la ripetitività e gli sbadigli di Monaco, un circuito cittadino folle ed esplosivo. E finalmente una domenica meno ingessata per la Formula 1.
