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Afghanistan, lunghe code ai seggi tra minacce dei talebani e soldati armati

silvia belfanti
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Sfidando le minacce dei talebani, gli afghani stanno andando alle urne per scegliere il successore del presidente Hamid Karzai. Lunghe code si sono formate all'esterno dei seggi elettorali - circa 6mila - disseminati in tutto il Paese. I talebani hanno esortato i loro uomini ad attaccare i seggi, gli elettori e le forze di sicurezza, ma finora sono stati segnalati pochi incidenti, come l'esplosione che ha ucciso una persona e ferito altre due in una scuola in cui era stato allestito un seggo nella provincia di Logar, a sud di Kabul. Altri attacchi - Nella provincia settentrionale di Faryab, la polizia ha arrestato un aspirante kamikaze che cercava di entrare in un seggio. Mentre a Ghazni, nel sud-est, è stata lanciata una raffica di razzi, che sono però tutti andati a vuoto. Nella capitale, invece, la situazione è più tranquilla. Il ministro dell'Interno, Omar Daudzai, ha detto che per la sicurezza dei cittadini sono stati schierati in tutto 400mila uomini, tra polizia, esercito e uomini dei servizi segreti.

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