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Hong Kong, proteste e scontri per Occupy Central: gas lacrimogeni sugli studenti

Giulio Bucchi
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La polizia di Hong Kong ha sparato gas lacrimogeni per disperdere le manifestazioni di studenti che chiedono l'avvio della democrazia. E' la prima volta che accade dal 2005. Nel centro della città si scatena il caos quando un corteo si dirige verso la barriera di agenti che circonda altri manifestanti che avevano lanciato un appello alla "disobbedienza civile" e messo in atto un sit-in. La scorsa notte il movimento Occupy Central with Love and Peace aveva dato il via ufficiale alla protesta, in anticipo rispetto alla data prevista del primo ottobre, 65esimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. La protesta dei manifestanti si era intanto estesa alle vie di Harcourt Road e di Gloucester Road, vicine al centro della rivolta, la zona di Admiralty e Tamar, dove ha sede il governo dell'isola. La polizia ha chiuso l'accesso alle aree calde ha avvertito della possibilità di arresti a chiunque avesse tentato di fare irruzione nell'area delle proteste. Il traffico è nel frattempo andato in tilt e molti autobus e automobili vengono circondate dalla folla. Da venerdì sono stati 78 gli arresti nell'ex colonia britannica per le manifestazioni dei giorni scorsi: tra loro anche un giovane di 17 anni, Joshua Wong, cui è stata negata la libertà su cauzione, i deputati del Partito Democratico, Emily Lau e Albert Ho, e l'accademico Joseph Cheng, docente di Scienze Politiche della City University di Hong Kong.

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