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Terni, le Forze dell'ordine non c'entrano: il sindaco Di Girolamo colpito con un ombrello

Il video esclusivo diffuso dalla Polizia. Si vede chiaramente un uomo che con un ombrello colpisce violentemente il primo cittadino. L'aggressore è già stato fermato

Marta Macchi
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Dopo che, durante la manifestazione di protesta organizzata dagli operai della Acciai Speciali Terni, il Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo è rimasto ferito alla testa, un coro quasi unanime di politici e commentatori ha subito individuato nelle forze di polizia gli autori dell'aggressione. Un video della polizia, però, smonta completamente la tesi secondo cui gli aggressori appartengono alla Polizia.  Eppure, il coro di condanna alle Forze dell'ordine era stato unanime. Da Massimo D'Alema che ha subito espresso la propria "solidarietà ai lavoratori e al sindaco di Terni, oggetto di una incredibile aggressione da parte delle forze dell'ordine", al premeir Enrico Letta, che indirettamente ha fatto capire di concordare con la versione di D'Alema, fino ai senatori umbri del Pd, tra cui lo spindoctor di Pierlugi Bersani (Miguel Gotor), che hanno addirittura presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere "se non ritenga di dover chiarire quali siano state le dinamiche che hanno spinto le forze dell'ordine ad intervenire attivamente con violenza sui manifestanti e quale sia stata la catena del comando". E ancora Stefano Fassina e tutti e tre i sindacati confederali (Cgil, Cisl, Uil), condannavano "le violenze della polizia", chiedendo quindi al ministero dell'Interno Angelino Alfano di riferire in Parlamento. A nulla è valsa la prudenza di Alfano, che invitava ad andarci piano con i giudizi, promettendo comunque che il governo avrebbe "fatto tutto ciò che era necessario fare".  La certezza granitica, assoluta, nutrita da parte di parte dei vertici del Pd riguardo la colpevolezza della polizia, stride fortemente con il video che mostra un manifestante alzare un ombrello e scagliarlo violentemente in testa al Sindaco Di Girolamo, uscito poi dagli scontri sanguinante. Si vede una folla di manifestanti inferociti, che spintonano e insultano i poliziotti, i quali si limitano ad una semplice azione di contenimento. "Non è mai successo nulla di simile in una città come la nostra", aveva commentato. "Neppure in circostanze ben più drammatiche - ha aggiunto - si era arrivati a questo. Noi eravamo lì per placare gli animi e siamo stati travolti da una reazione esagerata". Ad ogni modo, il sindaco, ferito alla testa, se l'è cavata con due punti di sutura e per precauzione è stato trattenuto in osservazione presso l'ospedale Santa Maria con la prognosi di ferita lacero contusa al cuoio capelluto per trauma diretto. Da parte sua l'operaio 36enne di Narni, ascoltato dalla polizia dopo gli scontri di ieri e identificato dalle forze dell'ordine come colui che avrebbe colpito alla testa il sindaco di Terni durante la manifestazione di protesta, riconosce di essere lui la persona ripresa da un video mentre brandisce l' ombrello  ma si dice certo di non avere colpito nessuno, tanto meno il sindaco di Terni, Leopoldo di Girolamo. L'uomo lavora alle acciaierie di Terni come operaio da circa dieci anni. Il legale ha anche riferito che è stato lo stesso 36enne a "mettere spontaneamente a disposizione della polizia l'ombrello" che è poi stato sequestrato. Al momento nei confronti dell'operaio è stato fatto solamente un verbale di identificazione ma non gli sarebbe stato ancora contestato nessun reato.

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