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La modella rapita a Milano, l'agghiacciante retroscena: la rete che vende vergini europee ai ricchi arabi

Giulio Bucchi
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L'orrore nell'orrore. Il rapimento della 20enne modella britannica a Milano non è opera di un pazzo, ma rientra in un agghiacciante "sistema". Il polacco Lukasz Pawel Herba, che ha prima drogato e poi sequestrato per sei giorni la povera ragazza, ha rivelato tutto. Doveva venderla online a ricchissimi uomini arabi, all'asta la modella era già arrivata a 300mila euro salvo poi essere stata liberata perché Herba aveva scoperto che era mamma, "e questo non va bene", non è consentito dalle regole. Quali regole? Qui si arriva al secondo livello. Dietro il rapimento, ha spiegato Herba, c'è un gruppo clandestino che vive e fa affari nel Dark web, l'Internet sommerso dove tutto è lecito, compresi scambi come questi: si chiama Morte nera (Black Death), è guidato da romeni con aggancia a Londra e conta 10.000 iscritti in tutta Europa. Il loro obiettivo è vendere donne europee a ricchi uomini d'affari mediorientali, a patto appunto che queste ragazze non siano già madri. Il patto con chi compra, infatti, è che le giovanissime europee siano vergini. Herba ha tentato di difendersi sostenendo di essere entrato nel giro perché gravemente malato di leucemia e bisognoso di fare tanti soldi, in fretta. 

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