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Pazza idea: il manicomio (in Abruzzo) che diventerà un centro di cultura

Davide Locano
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Quale migliore idea (pazza) di trasformare un ex luogo di contenzione per malati psichiatrici in un polo di cultura e una fucina di creatività, istruzione e promozione sociale? Sta germogliando in Abruzzo il progetto di fare dell'ex manicomio di Teramo – parliamo di un edificio enorme, tra i più grandi ospedali psichiatrici del Meridione, ormai da decenni dismesso – il cuore pulsante di un rilancio urbanistico e culturale della città e dell'intero territorio. Una forma, è il caso di dire, di lucidissima follia. La realizzazione della Cittadella della cultura nell'area dell'ex Ospedale S. Antonio di Teramo, meglio noto come ex Ospedale psichiatrico, costituisce la più importante opera di trasformazione urbana che sarà realizzata nel capoluogo teramano dopo gli interventi post bellici. La sua rilevanza non è dovuta solo alle dimensioni dell'intervento ed alla posizione centralissima, e quindi strategica, del complesso edilizio e dell'area di pertinenza, ma anche al tipo di funzioni previste che andranno a caratterizzare il futuro dell'intero territorio aprutino, con ricadute sulla vita socio-economica di grande impatto. Ora l'Università degli Studi Teramo, attraverso una complessa opera amministrativa che ha coinvolto la locale ASL e la Regione Abruzzo, proprietari dell'immobile, si è assunta l'onore e l'onere di promuovere e guidare quest'opera di trasformazione, attesa da circa quarant'anni. Per avviare la quale ha promosso un Concorso internazionale di idee, con l'intento di raccogliere indicazioni e proposte preliminari alla definizione di un progetto di una “Cittadella della cultura”. Per far conoscere ed apprezzare sia la rilevanza dell'opera sia il processo avviato, l'Università di Teramo ha affidato all'Istituto di cultura urbana Tetraktis di Teramo - operante da oltre 35 anni con attività di studi e ricerche nel settore architettonico e urbanistico - il compito di illustrare gli esiti del Concorso attraverso un programma di iniziative volte a favorire sia la conoscenza dei progetti, sia la presa di coscienza del rilievo che un'opera del genere può esercitare. L'interesse per l'ex ospedale psichiatrico è stato al centro in questi anni anche del FolleMente Festival, kermesse multidisciplinare sulla follia, che si svolge a Teramo dal 2015 e che nell'ultima edizione ha proposto un incontro con i maggiori attori istituzionali per discutere di una possibile riqualificazione della struttura, e poi ha permesso di ridare colore e dignità a una sua porzione esterna attraverso un intervento artistico parietale. Il ciclo d'iniziative per lanciare il progetto della “Cittadella della cultura” è partito con un convegno sul tema dell'economia della cultura, cioè sull'impatto positivo che l'industria culturale e creativa può avere dal punto di vista socio economico su una città e su un territorio, con il contributo del Prof. Giampaolo D'Andrea, Assessore alla cultura Comune di Matera “Città Europea della Cultura”, docente di filosofia, già Sottosegretario di Stato ai Beni Culturali, ed il Prof. Giuseppe Roma, Segretario Generale RUR, docente di urbanistica, già Direttore Generale del CENSIS. Giovedì 21 novembre alle ore 17 sarà inaugurata a Teramo, presso la sala Conferenze Archivio di Stati, in Via C. Battisti 55, una mostra che vedrà in esposizione gli esiti del “Concorso internazionale di idee per la Cittadella della Cultura” e presentato un libro catalogo dei progetti. Sabato 30 novembre, al centro della città, in Piazza Martiri della Libertà, terzo appuntamento per il ciclo d'iniziative a firma Tetraktis, con “City Future Mapping”, uno spettacolo di video proiezioni sulla facciata dello storico Duomo di Teramo, curata dall'Istituto di Cultura urbana Tetraktis, in collaborazione con l'Università di Camerino e l'Università degli Studi di Teramo. Il progetto, a guida del Prof. Daniele Rossi di UNICAM, presenterà gli esiti di un contest sul racconto dell'idea di futuro della città e di città del futuro, immaginato da studenti, giovani laureati e professionisti che hanno partecipato con una loro interpretazione audiovisiva sul tema. Nel corso della serata saranno proiettati anche i disegni realizzati, sullo stesso tema, dagli alunni delle scuole primarie del capoluogo. di Gianluca Veneziani

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