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Ecco la Roma dimenticata dalla Raggi e dai grillini: rom, baracche e degrado oltre ogni limite

Giulio Bucchi
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Oggi a Roma hanno trovato un cadavere allo stadio Flaminio, un tempo struttura sportiva di grande eccellenza, a due passi dall'Auditorium e non lontano da Prati, oramai abbandonato nel degrado da anni, al punto che se uno, disgraziatamente, muore nei paraggi, può rimanere lì stecchito per giorni prima che un passante se ne accorga. Li chiamano gli “invisibili” di Roma e cominciano a essere così tanti che fare un censimento diventa impresa ardua: sono poveri, barboni, disperati, immigrati. Nessuno li reclama e anche loro fanno di tutto per non farsi trovare. Poco distante dal cadavere c'erano tre o quattro clochard che avevano trovato nello stadio Flaminio abbandonato un rifugio per la notte. Invisibili pure questi. Gente senza nome, forse adesso saranno identificati. Il Comune a guida grillina se ne frega perché, fedele al solito adagio “quelli prima hanno fatto peggio di noi”, non ha mai pensato di dare un'occhiata dentro ciò che resta dello stadio Flaminio e di porvi rimedio. Idem per i sotterranei di Villa Borghese, così vicina ai fasti di via Veneto, e per le gallerie dietro alla stazione Termini. Nessuno, tra le istituzioni, è mai andato a farsi un giro da quelle parti. Poi ci sono le baraccopoli dei nomadi. Tante, troppe, disseminate in ogni angolo della Capitale e sempre più polveriere pronte a esplodere da un momento all'altro. Una delle situazioni più a rischio è quella del viadotto della Magliana. Una vergogna per i cittadini di Roma. Le foto che vi mostriamo non mentono. C'è sporcizia, incuria e microcriminalità dilagante. Praticamente i paladini della difesa dell'ambiente, che avevano promesso di "ripulire la città dall'orrore di prima", non solo si sono tenuti gli insediamenti abusivi, ma non fanno nulla per migliorare la situazione. C'è qualche consigliere di centrodestra, come l'azzurro Marco Rollero e Valerio Garipoli di Fdi, che, lavorando sul territorio, stanno prendendo a cuore la situazione a suon di esposti e denunce, ma finché non interviene il Comune… La baraccopoli del viadotto della Magliana (altezza via del Cappellaccio), municipio XI è un vero scempio ambientale, tra roghi tossici e rifiuti di ogni genere, denuncia Rollero che è presidente del club delle Libertà per le politiche sociali e della sicurezza. Elettrodomestici, calcinacci, baracche e materiali di risulta sono accatastati a ridosso del fiume e tra gli abitanti del quartiere cresce la paura per una situazione fuori controllo che sta diventando sempre più pericolosa. di Brunella Bolloli

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