Lo strazio di Cristiano De Andrè: "Mia madre e il sesso con il mio amico"
Cristiano De Andrè, 54 anni, figlio del mitico Faber, racconta la sua storia fatta di arte e drammi: un padre geniale e difficile, una madre che ha tentato il suicidio, una strada professionale da trovare, le donne, la famiglia. Alla vigilia dello spettacolo De André canta De André si racconta su Vanity Fair. Suo padre, racconta, si arrabbiava quando perdeva a Risiko. "Si imbestialiva, spaccava le bottiglie di birra, urlava: 'Ti ammazzo'. È arrivato persino a rubare i carrarmatini. Mio padre non accettava di perdere, in generale". Non voleva che il figlio facesse il cantante. "Avrebbe voluto che studiassi veterinaria. Aveva aperto un'azienda agricola in Sardegna e gli serviva qualcuno che facesse partorire le vacche". Quando si ammalò, Faber non voleva il figlio al suo capezzale. "Da genitore non voleva mostrarsi debole. Nelle canzoni scriveva della sua fragilità ma, nella vita, non accettava di farla vedere. [...] Faceva parte di quella generazione che non riusciva a dire ti voglio bene. In faccia non me l'ha mai detto. Solo dopo ho scoperto che l'affetto che provava per me lo raccontava ai suoi amici". Cristiano parla anche di una madre fragile. "Mi madre era una vittimista cronica. All'inizio per problemi al cuore: soffriva di pericardite. Poi, perché non riusciva ad accettare la fine del matrimonio. Era un senso di colpa vagante, una nuvola di disperazione. Tentò il suicidio due volte. Avevo 11, 12 anni quando successe". Sua madre si fidanzò con un amico di Cristiano. "Era più grande di me di una decina di anni. A un certo punto cominciai a trovarmelo sempre per casa. Finché, un giorno, mia madre disse: 'Marco e io stiamo insieme'. Sono esploso. [...] Proprio con il mio migliore amico doveva mettersi? Comunque, col tempo, ho perdonato".