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Chris Cornell, il presagio durante il concerto: quella frase al pubblico prima del suicidio

Eliana Giusto
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Due elementi inquietanti emergono ora sulla morte di Chris Cornell, leader dei Soundgarden che si è tolto la vita dopo il concerto di Detroit. Il primo è la cover di una canzone dei Led Zeppelin, In My Time of Dying (al momento della mia morte, ndr) e la frase con cui ha salutato il pubblico che letta a posteriori suona proprio come l'annuncio del suicidio.  "Mi dispiace per la prossima città", ha detto infatti dal palco ai suoi fan. Parole che la platea ha inteso come un elogio per una accoglienza senza precedenti, invece..."All'inizio ho creduto che intendesse dire che il suo prossimo concerto non poteva essere paragonato a questo di Detroit - racconta a People il fotografo Ken Settle, già autore di diversi servizi sui Soundgarden - dopo ho ripensato a quella frase... Non aveva intenzione di presentarsi nella prossima città". E anche l'esibizione è stata strana per Settle: "Chris sembrava euforico, più di quanto non lo avessi mai visto prima. Di solito teneva lo sguardo rivolto alla chitarra, con i capelli in faccia. In questo concerto invece ha fatto l'opposto... Interagiva col pubblico".

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