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Squinzi: "Sarà un autunno bollente. Detassare i salari"

Il leader di Confindustria boccia il goerno Monti: "Le tasse fanno calare i consumi e bloccano la produzione industriale"
di Andrea Tempestini domenica 9 settembre 2012

Squinzi, il presidente di Confindustria

2' di lettura

"L'autunno non è caldo, è bollente, ci sono casi di crisi aziendali che non finiscono sui giornali". Il presidente di Confindustria, Girogio Squinzi, tratteggia un quadro nerissimo ne La Telefonata di Canale 5 con Maurizio Belpietro, direttore di Libero. Il numero uno di Viale dell'Astronomia ha aggiunto che casi come il Sulcis dimostrano che "il problema è che latita una politica industriale chiara. Ci sono migliaia di piccole e medie aziende che stanno soffrendo mediaticamente in silenzio ma che sono la cosa che ci preoccupa di più - ha aggiunto Squindi -. Le nostre imprese potranno essere uniche quanto si vuole ma abbiamo bisogno di un paese normale, di semplificazioni burocratiche, se il nostro paese non assicura condizioni competitive, analoghe a quelle del resto d’Europa e del mondo non andremo molto lontano". Nel dettaglio, spiega il leader degli industriali a Belpietro, "il caso Ilva è emblematico della complicazione normativa e burocratica del paese, con una regione che può imporre parametri più stringenti di quelli europei. Sono problemi che bisogna risolvere per dare una speranza a chi investe nel Paese". Bocciata la riforma del lavoro - Squindi passa poi in rassegna la riforma del lavoro di Monti come "un'occasione persa", pur ritenendo che "si possa intervenire per migliorarla. Non giudichiamo la riforma in maniera positiva in quanto ha tolto molta flessibilità in entrata senza dare una vera svolta alla flessibilità in uscita". Sempre sulla situazione italiana, il leader di Viale dell'Astronomia ha spiegato che il calo della produzione industriale italiana è legato principalmente alla flessione dei consumi interni, dovuta in particolare al prelievo fiscale. Secondo Squinzi, le tasse di Monti stanno affossando il Paese. "Uno stimolo dei consumi interni - ha aggiunto il presidente - è il modo più diretto e immediato per far ripartire la crescita. Bisogna lavorare in modo particolare sulla detassazione dei salari". Squinzi, che oeggi, mercoledì 5 settembre, incontrerà il governo, ha inoltre auspicato misure a più lungo termine come "il sostegno alla ricerca, per essere capaci di creare innovazione".

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