CATEGORIE

La Fornero frigna ancora:"Sfiducia, che sofferenza..."

Respinta la mozione individuale nei suoi confronti ma cresce la fronda del Pdl. Elsa si salva, poi lo sfogo: "Un mattone sullo stomaco"
di Andrea Tempestini domenica 8 luglio 2012

3' di lettura

  Il ministro delle Lacrime questa volta si trattiene (e si salva dalla sfiducia), ma mette in piazza tutta la sua sofferenza: "Infastidita? Non è il termine adatto, chiaramente mi ha creato sofferenza", ha spiegato Elsa Fornero dopo che era stata respinta la mozione di sfiducia individuale nei suoi confronti (435 i "no" dell'aula alla Camera, 88 i "sì" mentre gli astenuti erano 18). "Ora - ha aggiunto il ministro del Lavoro - continuerò a lavorare con l'impegno di prima. A chi mi accusa voglio dire che non ho mai mentito", ha aggiunto respingendo i sospetti sul suo "balletto" sulle cifre degli esodati. La lagna del ministro, pur non plateale come quella che seguì il varo della riforma delle pensioni, non è ancora terminata: "La sensazione è stata quella di avere un mattone sullo stomaco. Ora il mattone si sta spostando e tornano l’impegno e la determinazione a lavorare. I problemi sono tanti e complessi. Gli italiani vorrebbero avere i risultati subito ma non è facile perchè i problemi sono tanti. Faccio fatica a capire il gioco politico essendo un tecnico, per me le parole hanno un valore, se mi si accusa di mentire, nessuno al mio posto avrebbe preso la cosa alla leggera", ha spiegato ai microfoni di TgCom24. La fronda del Pdl - Come ampiamente previsto, la Fornero si è salvata dalla sfiducia. Ma sul voto in aula possono essere fatte delle considerazioni. La prima riguarda il Pdl, sempre più affrancato dal governo dei tecnici. E' stata folta la fronda degli Azzurri che avrebbe voluto affondare la Fornero: 61 i voti del partito di via dell'Umiltà che sono mancati alla mozione presentata da Idv e Lega a Montecitorio. Tabulati alla mano, sono cinque i deputati del Popolo della libertà che hanno votato sì alla sfiducia: Edmondo Cirielli, Lino Miserotti, Alessandra Mussolini, Mauro Pili e Fabio Rampelli. Sedici gli astenuti mentre 40 i deputati che non hanno votato, di cui 9 in missione. Tra gli assenti, Silvio Berlusconi, Massimo Corsaro, Maurizio Bianconi, Guido Crosetto, Ignazio La Russa, Giulio Tremonti e Denis Verdini. Tra gli astenuti pidiellini spiccano, la tessera numero due di Forza Italia, l’economista Antonio Martino, il suo braccio destro, Giuseppe Moles, l’ex sottosegretario alla Difesa, Giuseppe Cossiga, il presidente della provincia di Napoli, Luigi Cesaro, Debora Bergamini, Michaela Biancofiore. "Un ministro pessimo" - Edmondo Cirielli ha spiegato il perché del suo voto contro la Fornero: "Ho votato la sfiducia al ministro con convinzione". Il presidente della Commissione Difesa della Camera ha aggiunto: "E' un ministro pessimo sul piano politico, insensibile alle problematiche e alla tragedia del mondo del lavoro, incapace di affrontare l’emergenza occupazionale  che attanaglia l’Italia. Come presidente della Commissione Difesa - ha continuato Cirielli - ho voluto denunciare, con il mio voto di sfiducia, il gravissimo attentato   all’efficienza e alla coesione istituzionale delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate con un’ipotesi di riforma previdenziale che sarebbe un vero e proprio tradimento nei confronti degli uomini e delle donne in divisa". Maroni: "I partiti hanno paura" - Duro, infine, il commento del neo-segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, che come tutto il Carroccio ha votato contro la Fornero. "Il ministro - ha sottolineato Bobo - non ha la fiducia dei gruppi politici, che però non la sfiduciano perché hanno timore che caschi il governo. E' il solito atteggiamento della poltica italiana. In aula, con il nostro capogruppo Dozzo, abbiamo usato le parole di chi, negli altri partiti, nelle scorse settimane, ha sfiduciato la Fornero e oggi si rimangia quello che ha detto", ha concluso Maroni.  

tag
elsa
fornero
sfiducia
lacrime
mozione
camera
ministro
lega
idv
pdl
azzurri

Veneto, via al dopo-Zaia Alberto Stefani spiazza la sinistra: la prima legge è targata Pd

Superato lo scoglio Meloni, vertice di governo sulle pensioni: cosa cambia

Chi sale, chi scende Sondaggio Supermedia, crollo inarrestabile per il M5s: le cifre

Ti potrebbero interessare

Alberto Stefani spiazza la sinistra: la prima legge è targata Pd

Lorenzo Cafarchio

Meloni, vertice di governo sulle pensioni: cosa cambia

Sondaggio Supermedia, crollo inarrestabile per il M5s: le cifre

Andrea Carrabino

Pensioni, "no alla retroattività": il governo disinnesca la stretta

Michele Zaccardi

Cervia, il sindaco Pd Missiroli indagato per maltrattamenti alla moglie

Il sindaco Pd di Cervia è indagato per maltrattamenti alla moglie: l'ultima domenica prima di Natale regala c...

Giorgia Meloni "donna forte dell'Europa": i media incoronano la premier

L’ultimo Consiglio europeo ha confermato la centralità del presidente del Consiglio italiano, Giorgia Melon...
Mauro Zanon

Nel Pd chi ha idee diverse deve giustificarsi

Sono parole di buon senso quelle di Luigi Zanda, autore di una lettera pubblicata ieri da Repubblica nella rubrica di Fr...
Corrado Ocone

Manovra stravolta? Ha ragione Giorgetti: conta il risultato

La sinistra forse ci ha sperato davvero. Anche perché il centrodestra, come va detto e come abbiamo detto su Libe...
Sandro Iacometti