Giuseppe Conte agisce, confusamente e per raptus, ma si muove. La domanda è: perché il capo dello Stato in una situazione di emergenza si muove come una chiatta sulla morta gora? D' accordo, ha detto parole profonde e con volto sereno al popolo. La nostra Costituzione assegna al presidente della Repubblica poteri che non hanno quelli della Germania e di Israele, e neppure la Regina del Regno Unito. In questo la nostra Carta ha rilevato i poteri che lo Statuto Albertino assegnava al Re, abbastanza anomali rispetto alla blanda armonia parlamentare.
Cossiga, ma anche - e costoro in modo discutibile - Scalfaro e Napolitano, in tempeste meno turbinose di questa, hanno plasmato compagini governative e trasmesso loro direttive in grado di reggere i marosi della storia.
Nello sconquasso di sentimenti e di incertezze che afferrano per il bavero gli italiani, di qualunque idea politica, è intollerabile una guida esecutiva - da Palazzo Chigi in giù - priva di solidità e competenza, che sin dai primi giorni di crisi sanitaria ha palesato una totale assenza di consapevolezza di quanto ci stesse cadendo addosso. A una simile rabberciata scialuppa, persino costituzionalmente accettabile ad agosto, nessun ragionevole padre di famiglia affiderebbe oggi i suoi figli per la loro salvezza. E allora com' è possibile che sia lasciata dal Colle al suo destino di potere che per noi coincide con la sciagura?
Il Ruberti gate? Scene imbarazzanti. Il video rubato in cui il capo di gabinetto del sindaco di Roma Albino Ruberti, dopo una cena, minaccia di morte un commensale che era con lui ha portato alle dimissioni dello stesso braccio operativo del sindaco Gualtieri e al ritiro della candidatura alle politiche di Francesco De Angelis, che era con lui quella sera. Se ci saranno inchieste stabiliranno le colpe, pare che ci sia di mezzo una storia di assicurazioni del Comune di Roma e scambio di favori.
Questa, in ogni caso, è una bellissima cartolina del Pd romano. Nella Capitale si diceva: "Non solo Cesare deve essere immacolato, anche sua moglie". In questo caso la moglie è Ruberti e Cesare è il sindaco Gualtieri, che rischia di perdere credibilità. Due cose: non è che con le dimissioni di Ruberti può tornare tutto come prima, perché c'è un pentolone da scoperchiare. Seconda cosa: qui si prova la nobiltà della magistratura. Sarebbe bello che l'ex capo di gabinetto venisse trattato dai magistrati, e da certa stampa, così come vengono solitamente trattati i politici di centrodestra. Il video-commento del direttore di Libero Pietro Senaldi.