CATEGORIE

Vittorio Feltri su Giuseppe Conte: "Vogliono tutti mandarlo a casa, ma per sostituirlo con chi?"

sabato 9 maggio 2020

1' di lettura

Giuseppe Conte ha appena toccato il punto più basso a livello di consenso da quando è iniziata l’emergenza coronavirus. Se in una prima fase il gradimento del premier è schizzato alle stelle, adesso oltre la metà degli italiani (il 55,7%, secondo l’ultimo sondaggio di Termometro Politico) afferma di non avere fiducia in lui. Vittorio Feltri frena però gli entusiasmi riguardanti un governissimo, soprattutto dopo le ultime voci dal Quirinale, secondo cui il presidente Sergio Mattarella sembra essere “poco incline” ad un esecutivo di larghe intese. “Vogliono tutti mandare a casa Conte. Per sostituirlo con chi? E per fare cosa?”. Domande, quelle del direttore di Libero, che centrano perfettamente il punto della questione: per ora il premier rimane al comando perché, seppur non stia facendo un buon lavoro, è difficile da rimpiazzare: o meglio, una sua uscita di scena richiederebbe un ingresso di Matteo Salvini nel governo e secondo il Colle nessun premier di prestigio sarebbe disposto a legare il suo destino a quello del leader leghista. 

undefined

...

Agghiacciante Giuseppe Conte, la vergogna: "Il 7 ottobre? Tutto in poche ore, anni fa"

A L'Aria che tira L'Aria che tira, Conte la spara grossa: "Ho ancora il numero di Trump, ma..."

L'intervista del direttore Sechi Vittorio Feltri e i 25 anni di Libero: "Questo giornale ha un segreto"

tag

Ti potrebbero interessare

Giuseppe Conte, la vergogna: "Il 7 ottobre? Tutto in poche ore, anni fa"

L'Aria che tira, Conte la spara grossa: "Ho ancora il numero di Trump, ma..."

Vittorio Feltri e i 25 anni di Libero: "Questo giornale ha un segreto"

Mario Sechi

Capezzone, "la parola che Putin ha pronunciato per la prima volta"

Marco Damilano, "Il cavallo e la torre"? Ecco l'unico merito del programma

La tivù politico-pedagogica può essere volta in spettacolo, rutilante ed unilaterale, ed è per esem...
Giovanni Sallusti

Gas. così la Germania travolgerà anche l'incolpevole Italia

Qui si scannano su quisquilie, i candidati esclusi a torto o a ragione inscenano psicodrammi manco li avessero torturati...
Alessandro Sallusti

Alessandro Di Battista, vuol fare il Che ma... è Sora Camilla

C'è un grillo sparlante che si aggira fuori dalla politica. Dell'originale, il Grillo fondatore, ha l'...
Pietro Senaldi

Albino Ruberti, Senaldi: "Qui si prova la nobiltà dei magistrati"

Il Ruberti gate? Scene imbarazzanti. Il video rubato in cui il capo di gabinetto del sindaco di Roma Albino Ruberti, dopo una cena, minaccia di morte un commensale che era con lui ha portato alle dimissioni dello stesso braccio operativo del sindaco Gualtieri e al ritiro della candidatura alle politiche di Francesco De Angelis, che era con lui quella sera. Se ci saranno inchieste stabiliranno le colpe, pare che ci sia di mezzo una storia di assicurazioni del Comune di Roma e scambio di favori. 

Questa, in ogni caso, è una bellissima cartolina del Pd romano. Nella Capitale si diceva: "Non solo Cesare deve essere immacolato, anche sua moglie". In questo caso la moglie è Ruberti e Cesare è il sindaco Gualtieri, che rischia di perdere credibilità. Due cose: non è che con le dimissioni di Ruberti può tornare tutto come prima, perché c'è un pentolone da scoperchiare. Seconda cosa: qui si prova la nobiltà della magistratura. Sarebbe bello che l'ex capo di gabinetto venisse trattato dai magistrati, e da certa stampa, così come vengono solitamente trattati i politici di centrodestra. Il video-commento del direttore di Libero Pietro Senaldi.