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Paolo Becchi, "ci rendiamo conto della pagliacciata?". Il M5s, Draghi e il voto su Rousseau: "Ridicoli nel mondo"

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"Ci rendiamo conto della pagliacciata?". Paolo Becchi, ex grillino della prima ora, le liturgie del Movimento 5 Stelle le conosce bene, le ha viste da vicino e anche per questo, oggi, ne diffida. Ma sul voto di Rousseau che dovrebbe dare il via libera (o negarlo) all'appoggio del Movimento al governo Draghi, è duro soprattutto per motivi politici, più che formali.

Il fatto: su spinta di Davide Casaleggio e Vito Crimi (forse per non spaccare definitivamente il fronte parlamentare), i 5 Stelle hanno annunciato il voto su Rousseau, di fatto condizionando la formazione di un governo alla scelta via clic di 44mila attivisti. Beppe Grillo pare non averla presa bene, preoccupato alla realpolitik e forse già oltre il "vecchio" Movimento. Becchi, su Twitter, coglie l'aspetto tragicomico di questo balletto politico.

 

 

"Oggi il M5S va da Draghi e gli dice: 'Caro, i nostri ministri sono questi, ma noi aspettiamo Rousseau e tra qualche giorno l’Elevato di Sant’Ilario ti farà sapere'. Ma ci rendiamo conto della pagliacciata? Ci rendiamo conto di quanto stiamo diventando ridicoli nel mondo intero?". La domanda che si pone il filosofo ed editorialista di Libero è quella condivisa da molti lettori/elettori: come possono Draghi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella accettare tutto questo in un momento in cui c’è bisogno al più presto di un governo autorevole?

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