Previsioni di BorsaInside sul petrolio: analisi per il 2019
(Milano, 5 marzo 2019) - Milano, 5 Marzo 2019 - Il petrolio sarà uno degli asset protagonisti dell'economia globale anche per il 2019 ed è per questo che dall'inizio dell'anno previsioni e analisi sul suo andamento non smettono mai di arrivare. BorsaInside riferisce che negli ultimi 12 mesi sono stati ricchi di sorprese per le quotazioni di Brent e Wti che dopo il recupero di inizio anno sono tornati a perdere molto terreno. Proprio a causa di questo rallentamento del mercato non è stato facile per gli analisti e gli osservatori di mercato cercare di comprendere come si muoveranno gli andamenti nell'anno in corso appena iniziato. Come sempre ci sono ottimisti e pessimisti che si battono per affermare la loro opinione, ma alla fine saranno quotazioni e grafici di prezzo a dirci la verità nel corso del 2019. I Market Mover del Petrolio Per comprendere quelli che potrebbero essere i movimenti del petrolio quest'anno gli analisti guardano con attenzione a quelli che sono i market mover dell'asset. Ad esempio, pochi sanno che uno dei principali fattori che incidono sul prezzo del greggio è l'andamento dell'economia globale e in particolar modo la crescita globale. Il motivo di questa stretta correlazione che potrebbe avere un peso enorme nelle quotazioni del petrolio, è molto semplice: quando c'è crescita economica a livello globale aumenta anche la domanda di beni e materie prime e visto che il petrolio rientra praticamente in tutti i processi produttivi come materia prima ecco che la domanda di petrolio crescerà. Se insieme alla domanda non crescerà anche l'offerta ecco che il prezzo del greggio tenderà a salire. In caso di cattive previsioni per quanto riguarda il rischio di crisi economica globale il prezzo del greggio potrebbe dunque ritrovarsi a scendere considerevolmente. Particolare attenzione in questo quadro bisognerà dare alla Cina perché si tratta del principale moto dell'economia mondiale in questo momento. Se la domanda di petrolio da parte dei cinesi dovesse diminuire nel 2019, allora è probabile che il prezzo del petrolio subisca una flessione quasi immediata. Petrolio e Dollaro americano La correlazione che esiste tra il dollaro statunitense e il petrolio è inversa, questo significa che al salire del valore del dollaro corrisponde la discesa del prezzo dell'oro nero. Al contrario, quando il dollaro si svaluta ne deriva un apprezzamento del petrolio. Perché? Come gran parte delle commodities, il petrolio è quotato in dollari USA e questo influisce notevolmente sul commercio internazionale. Infatti: • se il valore del dollaro aumenta, con la stessa somma di denaro è possibile acquistare una maggiore quantità di petrolio e il suo prezzo scende; • se il valore del dollaro diminuisce, viceversa, è necessario pagare una somma maggiore di dollari per acquistare la stessa quantità di petrolio, così il prezzo sale. Il parere di Bank of America Bank of America ha consigliato cautela agli investitori che guardano al petrolio per eventuali operazioni. Questo soprattutto in seguito all'aumento dell'offerta e al conseguente sbilanciamento del mercato. Tuttavia, i tagli alla produzione dovrebbero avere un impatto positivo sulle quotazioni di mercato. Il mercato dovrebbe muoversi verso nuovi livelli di equilibrio a quota 59-70 dollari al barile. Goldman Sachs: una visione pessimista Non è dello stesso avviso Goldman Sachs. In questo momento gli ultimi ad esprimersi sulle quotazioni del petrolio sono stati proprio gli esperti della finanziaria americana che non hanno nascosto quasi per niente le loro posizioni pessimiste. È probabile che i surplus di produzione porteranno ancora una volta le quotazioni a rallentare se non ad affossarsi, per questo il prezzo del Brent nel 2019 potrebbe aggirarsi intorno quota 62,50$, mentre il Wti dovrebbe oscillare intorno a 55,5$ al barile. Per maggiori informazioni: https://www.borsainside.com/Comunicato a cura di TiLinko - Img Solutions srl