Perugia: martedi' nuova udienza preliminare per caso Narducci
Perugia, 6 apr. (Adnkronos) - Torna in aula a Perugia quel che resta dell'inchiesta sul presunto depistaggio che sarebbe avvenuto in seguito alla morte del medico perugino Francesco Narducci. Martedì mattina davanti al Carla Maria Giangamboni compariranno l'avvocato Alfredo Brizioli, che fu uno degli amici più stretti del gastroenterologo morto nel lago Trasimeno, il giornalista Mario Spezi, l'ex questore Francesco Trio, l'ex ispettore Ferdinando Zaccaria, il muratore Luigi Ruocco, ed Emma Magara, la donna di servizio dell'abitazione dei Narducci situata al Trasimeno che parlò di un bigliettino che il gastroenterologo lasciò prima di sparire con la sua barca al Trasimeno, quando invece avrebbe lasciato una lettera. Le accuse per loro vanno dalla minaccia e violenza a pubblico ufficia, all'interruzione di pubblico servizio, alla calunnia, al favoreggiamento. Caduta invece, secondo la lettura che ne ha dato la Corte suprema di Cassazione, l'accusa di associazione a delinquere, che per il pubblico ministero Giuliano Mignini, era stata finalizzata allo scambio di cadavere per mantenere segreti i presunti legami che la procura credeva esistessero tra il medico e gli omicidi del mostro di Firenze. A prosciogliere tutti dalle accuse era stato nell'aprile del 2010 il gup Paolo Micheli. Contro quella decisione poi il sostituto procuratore Giuliano Mignini fece ricorso in Cassazione, che accolse in parte il ricorso presentato dall'accusa e dalla parte civile, la vedova Narducci, assistita dall'avvocato Francesco Crisi. Adesso dunque si torna in aula per sette capi d'imputazione, per tutti, e anche altri dieci per Alfredo Brizioli, che ha rinunciato alla prescrizione. (segue)