Calcio: Cagliari, Pili a giudizio per visite in carcere a Cellino (2)
(Adnkronos) - "Per nessun motivo - prosegue - essere dovevano essere miei dipendenti. Nessuna legge lo prevede e sono migliaia le persone entrate in carcere accompagnando parlamentari senza avere nessun contratto di dipendenza con loro. Pensare che visite umanitarie e di solidarietà a dei detenuti possano diventare reati è semplicemente inaudito. Le argomentazioni del pubblico ministero che ha inquadrato le mie visite in una logica elettorale e di contesto politico sono la palese dimostrazione che si vuole punire la mia azione politica e istituzionale". Pili comunica che il processo inizierà il 16 ottobre e sino ad allora "penderà sul mio capo il sospetto che abbia operato in modo illegale". "Sono consapevole che questo rinvio a giudizio per alcuni corrisponde ad una condanna, per altri ad un avvertimento per fare da 'bravo'. Non mi curerò nè della prima nè del secondo. So - prosegue - di aver operato senza violare alcuna norma. So di aver agito secondo coscienza e con l'obiettivo esplicito di svolgere una battaglia politica su una questione, come tante altre, che ho reputato e reputo di pertinenza di un parlamentare. Non mi fermo e non mi farò intimidire da alcuno. Non sarà facile perché comprendo di aver esercitato liberamente il mio mandato istituzionale e politico e questo evidentemente ha disturbato qualcuno. Mi difenderò in un aula di tribunale senza mai dismettere la mia determinazione a combattere per le mie idee e le mie opinioni".